H.L. Nieburg – La violenza politica

La violenza non è un fenomeno aberrante da condannare in quanto tale. Grazie alla violenza i diseredati e gli oppressi proclamano il proprio diritto all’esistenza, provano a se stessi e agli altri la propria legittimità, sì impongono come soggetti attivi del processo sociale. La prova di forza si trasforma in un giudizio terribile e inequivocabile, in cui i valori, le visioni del mondo, le istituzioni e la struttura del potere che le sorregge vengono saggiate nella loro vitalità, sottoposte a un esame estremo che può cambiare la realtà e creare un nuovo ordine di vita. La violenza non è irrazionale e inumana, e non è sempre distruttiva. Nello scambio continuo di valori, che governa i rapporti tra gli uomini, la violenza è l’ultimo strumento per riparare le diseguaglianze e reintegrare le parti su basi piu giuste.

La violenza non è l’atto creativo della società nuova. La violenza è semplicemente uno strumento i cui limiti e la cui efficacia sono definiti dal contesto sociale. Tutti i livelli della vita associata sono permeati da un processo di contrattazione che abbraccia una gamma amplissima di valori, positivi e negativi. Nieburg fu qui giustizia delle mascherature teoriche che ricoprono i pregiudizi vecchi e nuovi sulla violenza politica e inquadra il fenomeno in una dimensione inesplorata. Il suo suggerimento è semplice: comprendere il processo sociale perché la violenza ne è parte integrante, e individuare i modelli di interazioni che la promuovono e consolidano. In questo modo emerge il contesto strutturale della violenza politica, e le interpretazioni settoriali sono superate in una prospettiva più ampia. Un passo importante nella direzione di una teoria della violenza politica e un libro lucido e antiaccademico, lontano da ogni scolastica, che va diritto al nocciolo delle cose e propone una meditazione seria sul mondo che ci circonda.

Marie-France Hirigoyen – Molestie morali

Può essere il coniuge che ci denigra in pubblico o si serve dei figli per ricattarci; può essere il capufficio che ci affida incarichi avvilenti e non ci fornisce dati che pure ci servirebbero; può essere il collega che ci manipola: in ogni caso stiamo subendo una molestia morale. Una violenza che non si manifesta sul piano fisico ma si esercita attraverso sottintesi, allusioni, sgarbi che si ripetono fino a diventare ossessivi.
In questo libro, nutrito di molte testimonianze, Marie-France Hirigoyen descrive le molestie nell’ambito familiare e quelle sul posto di lavoro (il mobbing), analizza la personalità di aggressore e aggredito, fa il punto sulle possibili soluzioni legali e mediche, ipotizza nuove vie d’uscita. Il quadro che ne risulta è tanto dettagliato e allarmante quanto dipinto con passione: la passione di un’esperta che non esita a schierarsi con le vittime di quello che può essere considerato un vero e proprio assassinio psichico.

Autori Vari – Il sonno della ragione. Saggi sulla violenza

Il sonno della ragione

Siamo tutti esseri violenti: è possibile tentare di essere almeno dei violenti responsabili? A tale domanda cerca di rispondere questo libro. Se il sonno della ragione genera mostri, come recita il titolo dell’acquaforte di Goya, mai come in questo momento storico è necessario riflettere sulla violenza: della guerra, che oggi l’Occidente non può relegare in luoghi remoti; della corruzione; a danno dell’infanzia; contro le donne; l’omofobia; la tortura, il genocidio. Spettri e s/ragioni della quotidianità. Su questi temi è sviluppata un’indagine a più voci senza precedenti, che, come scrive Silvia Vegetti Finzi nella Prefazione, «si fa appello alla tolleranza, nella valorizzazione della diversità che il libro stesso si incarica di realizzare».