Mario Farnè – Guarir dal ridere. La psicobiologia della battuta di spirito

coverRidere è veramente importante per tutti noi e in qualsiasi momento della vita. Non dobbiamo perdere occasione di farci una risata o, comunque, di affrontare gli eventi quotidiani con un sorriso sulle labbra o nel cuore. Contro i rischi dell’ansia e dello stress, sostiene l’autore, dovremmo leggere ogni sera prima di addormentarci qualche pagina di un libro umoristico. Perché ridere fa bene? Il libro sintetizza le conclusioni a cui sono giunti psicologi e psicoanalisti riguardo ai meccanismi dell’umorismo e riporta i risultati di una serie di ricerche svolte negli Stati Uniti e in Italia: la risata ci permette di liberarci dei nostri impulsi inibiti in un modo che è piacevole e non danneggia gli altri.

Consiglio a cura di Flextime

Zorobabele – Dio cavalca un cherubino. Le incredibili stravaganze della Bibbia

coverGli antichi ebrei vedevano continuamente Dio, persino mentre «cavalcava un cherubino» (Salmo 18,11) e raccontavano le sue imprese in modo grossolano e mortalmente noioso in un insieme di libri poi chiamati Bibbia. Sarà per questo che, dopo, Dio non è più apparso. Il Libro Sacro ha avuto comunque successo ma la Chiesa cattolica non ha mai incoraggiato i fedeli alla lettura diretta della Bibbia, perché solo qua e là vi si trovano quelle pillole di saggezza che vengono sempre citate. Qua e là però sono sparsi anche episodi scabrosi, crudeli, comici e francamente grotteschi che, non essendo mai stati pubblicizzati, rimangono sconosciuti ai più, tanto da sembrare incredibile che provengano dal testo più stampato nella storia dell’umanità. Dio cavalca un cherubino raccoglie tutti questi episodi dividendoli in 63 voci (Animali, Consigli, Donne, Emorroidi, Gay, Governo e tasse, Lavoro, Matrimonio, Ricchezza e povertà, Sacerdoti, Sesso, ecc.). Finalmente – dopo tanti «Il meglio della Bibbia» – ecco «Il peggio della Bibbia».

Consiglio offerto da Flextime.

Gabriele Lolli – Il riso di Talete. Matematica e umorismo

coverIl riso è uno scoppio di energia incontrollata, un rivolgimento umorale, insomma una catastrofe fisiologica (e anche sociale, se si ride a sproposito). Ma le catastrofi sono quelle strane discontinuità studiate dai matematici. E’ possibile affidare a loro una teria del riso? Nell’opinione comune i matematici sono incapaci di emozioni, sono robot, macchine, magari geni, ma vorreste davvero essere come loro? Non meno degli italici carabinieri oggetto di riso, personaggi di barzellette, fin da quando Talete fece ridere la serva tracia cadendo in una buca perché camminava guardando le stelle. Ma il nostro “agente all’Avana”, ci fa pervenire rapporti che rivelano come siano loro, i matematici, tra i più prolifici inventori di umorismo, storie, barzellette.

Consiglio a cura di Flextime.

Slavoj Žižek – 107 storielle di Zizek

107storielle_esec@01.inddVorreste spiegare il concetto di negazione determinata a un amico, ma temete di essere lasciati a piedi? Sospettate che “filosofia” sia qualcosa di affine al riso e allo scherzo, ma non sapreste come dimostrarlo? In merito di humour avete gusti più fini di Francesco Totti o Silvio Berlusconi? Beh, questo è il libro che fa al caso vostro. Si tratta di una raccolta di storielle, molte delle quali inedite, che ripercorre oltre un ventennio di indefessa produzione filosofica di Zizek (da “L’oggetto sublime dell’ideologia”, 1989, al maestoso “Meno di niente”, 2013-2014) e riassume meglio di qualsiasi trattato “serio” il pensiero del gigante di Lubiana, come quello dei grandi maestri che egli non smette mai di chiamare a confronto: Marx, Freud, Lacan e, soprattutto, Hegel, la cui famigerata dialettica speculativa è candidata da Zizek al ruolo di madre di tutte le barzellette. Ne risulta, insieme, un manuale del politicamente scorretto e un prontuario di critica dell’ideologia. Zizek è un distillatore vivente di paradossi, capace di cogliere il rovescio comico o grottesco di ogni teoria e situazione del mondo reale, per quanto tragiche, scabrose o astruse esse possano apparire a tutta prima: e nessun suo libro lo prova più di questo.

Consiglio di U.s.A.