Francesco Guicciardini – Storia d’Italia

Storia D'Italia - Francesco GuicciardiniGuicciardini (1483 – 1540) fu scrittore, storico e politico fiorentino. La Storia d’Italia rappresenta la sua opera maggiore. Si tratta di un vasto e dettagliato affresco delle vicende italiane tra il 1492 e il 1532, unanimemente considerato un autentico capolavoro della storiografia della prima epoca moderna e della storiografia scientifica in generale. La Storia d’Italia esce oggi in formato ebook con il contestuale compendio critico, fruibile mediante ipertesto, per la casa editrice Utet.

Consiglio a cura di Athanasius.

Silvio Pons – Berlinguer e la fine del comunismo

coverPer la prima volta uno storico italiano si misura con la figura ingombrante e impegnativa di Enrico Berlinguer. Ricostruendo l’evoluzione della politica internazionale come pilastro portante della sua strategia, il terreno sul quale si cimentò nell’impresa impossibile di riformare il comunismo. E seguendo cosí il filo rosso del suo disegno politico, dalla stagione del «compromesso storico» e dell’eurocomunismo fino a quella della «diversità», della «questione morale» e del pacifismo alla vigilia della morte. Silvio Pons conduce il lettore attraverso le vicende che videro l’ascesa e la sconfitta del PCI di Berlinguer, rivelandone aspetti sconosciuti e attingendo ad una ricchissima documentazione inedita, in un libro fondamentale per comprendere le radici ormai antiche di molte delle nostre attuali discussioni. La personalità e l’azione di Enrico Berlinguer devono essere comprese alla luce del suo tentativo di riformare il comunismo e al tempo stesso di presidiare i confini dell’identità comunista. Egli investí parte essenziale della propria politica nell’esigenza di fornire una risposta al declino del comunismo: a questo asse furono correlate le strategie da lui seguite nelle diverse fasi storiche. La sua ambizione fu di realizzare un nuovo modello di socialismo all’Ovest, in grado di cambiare la cultura politica e i regimi all’Est. Tuttavia egli non seppe riconoscere che l’idea di una riforma del comunismo rappresentava sempre piú un’illusione e che la crisi del comunismo sovietico metteva in discussione radicalmente anche la tradizione e l’identità del PCI. Fu questo decisivo fallimento a conferire a Berlinguer il carattere di una figura tragica. Rendendo politicamente debole e contraddittoria la sua eredità, inadeguata a fronteggiare la crisi dello stesso comunismo italiano.

Benedetto Croce – Storia d’Europa nel secolo decimonono

coverLa libertà intesa come «religione», come «unione di una visione totale del mondo con la passione civile e morale»- teoria che è al centro di tutto il Croce storico – trovò il suo perfetto dispiegamento in questa Storia d’Europa, che rimane una delle opere strutturalmente più audaci di Croce. Dal magma della storia europea dell’Ottocento viene qui estratto, con prodigiosa capacità espositiva, una sorta di teorema della libertà, che ci permette di capire molte delle innervature segrete degli eventi nella grande età borghese. Oggi poi che l’Europa è costretta dalle cose stesse a riflettere sulla propria natura, più che mai sarà preziosa quest’opera che, già nel suo progetto, non volle perdersi nella moltitudine degli eventi ma catturare quella essenza dell’Europa su cui continuiamo a interrogarci.

Benedetto Croce – Storia d’Italia dal 1871 al 1915

coverPresentando questo lavoro, Croce scrisse che si trattava dello “schizzo di una storia dell’Italia dopo la conseguita unità di stato”, concepito come “tentativo di esporre gli avvenimenti nel loro nesso oggettivo e riportandoli alle loro fonti interiori”. Ma scoprire il nesso oggettivo in quei quarantacinque anni fra il 1871 e il 1915, significava coglierne la relazione con gli anni del Risorgimento e proiettare la storia italiana sulla scena dell’Europa moderna. Proprio perché coinvolge l’identità stessa della nazione italiana, quest’opera è forse la più discussa fra le grandi opere storiche del filosofo abruzzese, quella che ha esercitato la più vasta influenza sulla visione che generazioni di italiani si sono formati sulla propria storia.

Chester G.Starr – Storia del mondo antico. Volume I

cover1Tenendo conto dei risultati della critica storica e delle più importanti scoperte letterarie e archeologiche moderne, Storia del mondo antico espone la vicenda di tutte le civiltà antiche dell’Europa e dell’Asia, dalla comparsa dell’uomo sulla Terra fino al V secolo dopo Cristo. L’ordinamento cronologico permette di osservare i rapporti e i contatti tra le grandi civiltà che sorsero tra l’Atlantico e il Pacifico, di inquadrare in un unico panorama universale il fiorire della filosofia greca e i movimenti di pensiero che in Oriente culminarono con Buddha e Confucio. Il viaggio affascinante che Starr compie e ci fa compiere è al tempo stesso originale, rigoroso e illuminato dalle grandi capacità comunicative dell’autore: un libro che è insieme un’opera storica di straordinaria importanza e un esempio di alta divulgazione.

Consiglio ispirato da Piolino.

Chester G. Starr – Storia del mondo antico. Volume II

coverTenendo conto dei risultati della critica storica e delle più importanti scoperte letterarie e archeologiche moderne, Storia del mondo antico espone la vicenda di tutte le civiltà antiche dell’Europa e dell’Asia, dalla comparsa dell’uomo sulla Terra fino al V secolo dopo Cristo. L’ordinamento cronologico permette di osservare i rapporti e i contatti tra le grandi civiltà che sorsero tra l’Atlantico e il Pacifico, di inquadrare in un unico panorama universale il fiorire della filosofia greca e i movimenti di pensiero che in Oriente culminarono con Buddha e Confucio. Il viaggio affascinante che Starr compie e ci fa compiere è al tempo stesso originale, rigoroso e illuminato dalle grandi capacità comunicative dell’autore: un libro che è insieme un’opera storica di straordinaria importanza e un esempio di alta divulgazione.

Consiglio ispirato da Piolino.

Ian Tattersall – Il mondo prima della storia. Dagli inizi al 4000 a. C.

Tatersall, Ian - Il mondo prima della storiaIl famoso antropologo Ian Tattersall ripercorre l’albero evolutivo della specie umana, dai primi inizi della nostra famiglia zoologica, Hominidae, alla comparsa di Homo sapiens e poi alla rivoluzione agricola. Con la consueta chiarezza Tattersall esplora un gran numero di argomenti, tra cui le prime forme artistiche conosciute, gli antichi riti di sepoltura, le probabili cause dell’estinzione dei neandertaliani, la relazione tra l’agricoltura e il cristianesimo e i misteri ancora irrisolti della coscienza umana.

Consiglio a cura di Jgcarb.

Jack Goody – Eurasia. Storia di un miracolo

coverL’idea di un predominio europeo nella storia mondiale ha ispirato molte teorie della società e della cultura. Si riteneva che dall’antichità al capitalismo, attraverso feudalesimo e Rinascimento, vi fosse una progressione lineare che in Europa aveva trovato compimento. Ancora oggi molti credono in un “miracolo” europeo cui sarebbe dovuta la supremazia globale dell’Occidente. Goody smantella sistematicamente questa visione eurocentrica. Se un miracolo si è davvero dato, ha avuto per protagonista non l’Europa, ma l’Eurasia, a partire dalla rivoluzione urbana e dall’invenzione della scrittura, che interessarono Medio Oriente, Cina e India ben prima del nostro continente. Iniziò così uno scambio di esperienze e conoscenze tra Oriente e Occidente che li ha visti alternarsi nel ruolo di leadership. Se con il Rinascimento l’Europa avviò, grazie soprattutto alla secolarizzazione della cultura, un lungo ciclo di crescita, questa supremazia sembra oggi giunta ad esaurimento, con il ritorno del testimone nelle mani dell’Oriente.

Consiglio ispirato da jgcarb.

Giovanni Arrighi – Il lungo XX secolo. Denaro, potere e le origini del nostro tempo

coverLe ricorrenti crisi finanziarie degli ultimi quarant’anni non sono incidenti di percorso ma riflettono tendenze storiche di lungo periodo. Giovanni Arrighi ha dimostrato che, da secoli, quando la produzione di beni e il commercio non bastano più a garantire alti profitti, l’accumulazione del capitale si sposta nella sfera della finanza e della speculazione. Ne conseguono instabilità economica, incertezza politica e nuovi conflitti sociali, che possono rappresentare il preludio a una svolta epocale negli equilibri globali. Il capitalismo si è evoluto attraverso una sequenza di “lunghi secoli”, ciascuno dei quali ha insediato una nuova potenza al centro dell’economia-mondo. Al capitalismo genovese e veneziano seguì nel XVII secolo un ciclo economico olandese, la cui crisi aprì la strada all’impero britannico e infine alla leadership globale degli Stati Uniti. In passato fu l’ascesa della finanza a preannunciare la transizione da un ciclo all’altro: dietro le turbolenze economiche del nostro tempo si cela forse la fine del dominio statunitense? “Il lungo XX secolo” proietta le vicende del Novecento in un quadro storico di lunga durata, che mette in luce il rapporto quasi simbiotico tra il capitalismo e la formazione dello stato moderno. Conduce il lettore attraverso imperi e colonie, porti commerciali e campi di battaglia, colossi industriali e banche internazionali, fin dentro le stanze segrete in cui si incontrano politica e alta finanza, potere e denaro. Prefazione di Mario Pianta.

Shlomo Sand – L’invenzione del popolo ebraico

coverChe cos’è il popolo ebraico? Secondo Shlomo Sand, la risposta si trova nella storia. Non, però, in quella ufficiale, costruita e avallata da studiosi che hanno abilmente manipolato le fonti per creare una visione unitaria e coerente del passato. Di fatto, miti fondativi dalla storicità dubbia, come l’esilio babilonese, la conquista del paese di Canaan o la monarchia unita di Davide e Salomone, sono diventati le colonne di una ricostruzione della storia degli ebrei presentata come una sorta di percorso ininterrotto che dall’epoca biblica si dipana senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri. Nulla di tutto ciò: in realtà, sostiene Sand, gli ebrei discendono da una pletora di convertiti, provenienti dalle più varie nazioni del Medioriente e dell’Europa orientale. Ma la storiografia di stampo nazionalista ha fornito fondamento e giustificazione all’impresa di colonizzazione sionista. Con rigore e vis polemica, Shlomo Sand scuote una delle fondamenta dell’esistenza stessa dello Stato d’Israele e della sua politica identitaria. E senza timore di intaccare certezze consolidate intraprende un viaggio a ritroso nella storia e nella storiografia ebraiche basandosi su fonti e reperti archeologici per ricostruire e affermare una nuova verità. Lo anima la speranza in una società israeliana aperta e multiculturale perché “se il passato della nazione è stato soprattutto un sogno perché non cominciare a sognare un nuovo futuro, prima che il sogno si trasformi in un incubo?”.