Vincenzo Ferrone – Storia dei diritti dell’uomo

Storia dei diritti dell'uomo

Furono gli illuministi per primi a ridefinire un’etica dei diritti fatta dall’uomo per l’uomo, cosmopolita, razionale, mite, umanitaria e rispettosa dell’individuo, capace di dar vita a un potente linguaggio politico dei moderni contro il secolare Antico regime dei privilegi, delle gerarchie, della disuguaglianza. Furono gli illuministi a far conoscere al mondo intero che i diritti dell’uomo per definirsi tali devono essere eguali per tutti gli individui, senza alcun tipo di distinzione di nascita, ceto, nazionalità, religione, genere, colore della pelle; universali, cioè validi ovunque, in ogni angolo del mondo; considerati inalienabili e imprescrittibili. Ed è proprio ponendo l’accento in modo originale sul principio di inalienabilità, che la cultura illuministica trasformò radicalmente gli sparsi e di fatto inoffensivi riferimenti ai diritti soggettivi nello stato di natura, già indagati dai giureconsulti della scuola del diritto naturale nei secoli precedenti, in un linguaggio politico capace di avviare l’emancipazione dell’uomo attraverso la pratica dei diritti nella costruzione della moderna società civile. Spaziando dall’Italia di Filangieri e Beccaria alla Francia di Voltaire, Rousseau e Diderot, dalla Scozia di Hume, Ferguson e Smith alla Germania di Lessing, Goethe e Schiller, sino alle colonie americane di Franklin e Jefferson, Vincenzo Ferrone affronta un tema di storiografia civile che si inserisce nel grande dibattito odierno sul nesso problematico tra diritti umani e autonomia dei mercati, su politica e giustizia, diritti dell’individuo e diritti delle comunità, dispotismo degli Stati e delle religioni e libertà di coscienza.

Alberto Barzanò – Il cristianesimo nell’Impero romano da Tiberio a Costantino

Il cristianesimo nell’Impero romano da Tiberio a Costantino

Il rapporto tra il Cristianesimo e l’autorità civile romana fu ricco di numerose sfaccettature – Barzanò si sofferma in particolare sulla condizione dei «laici» a Roma, su quella della donna e sul significato del servizio militare prestato dai Cristiani – e anzi fu un processo a doppio senso: si può infatti parlare sia di cristianizzazione dell’Impero sia di romanizzazione del Cristianesimo, come la storia successiva della civiltà europea ha d’altronde dimostrato, sia pure in modo problematico. Studiare la figura e l’opera di Costantino, così come degli imperatori che lo precedettero, non è dunque un fatto accademico, ma significa acquisire elementi di conoscenza essenziali per comprendere il senso di molti aspetti del nostro presente.

Domenico Losurdo – Il revisionismo storico. Problemi e miti

Il revisionismo storico

Più volte ristampata e tradotta in un numero crescente di paesi, quest’opera è una rilettura originale della storia contemporanea, dove l’analisi critica del revisionismo storico – a cominciare dalle tesi di Nolte sull’Olocausto e di Furet sulla rivoluzione francese – si intreccia con quella di una serie di fondamentali categorie filosofiche e politiche come guerra civile internazionale, rivoluzione, totalitarismo, genocidio, filosofia della storia. Questa edizione ampliata analizza le prospettive del nuovo secolo. Da un lato il revisionismo storico continua a riabilitare la tradizione coloniale, com’è confermato dall’omaggio che uno storico di successo (Niall Ferguson) rende al tramontato Impero britannico e al suo erede americano, dall’altro vede il ritorno sulla scena internazionale di un paese (la Cina) che si lascia alle spalle il ‘secolo delle umiliazioni’. Sarà in grado l’Occidente di tracciare un bilancio autocritico o la sua pretesa di essere l’incarnazione di valori universali è da interpretare come una nuova ideologia della guerra?

Ernst Nolte – I tre volti del fascismo

coverMagistrale esempio di storiografia filosofica I tre volti del fascismo costituisce un contributo essenziale alla ricostruzione della genesi e dello sviluppo dei movimenti reazionari che caratterizzarono il periodo fra le due guerre: L’Action française di Charles Maurras, il fascismo italiano, il nazionalsocialismo tedesco. In una vasta analisi che unisce all’impegno storico e al penetrante giudizio critico un’eccezionale ricchezza di informazioni, Nolte illustra e approfondisce la dottrina e la prassi di quei movimenti, considerati quali stadi successivi di uno stesso fenomeno evolutivo. Un fenomeno che, già riconoscibile in forma embrionale nell’Action française, si dilata poi e assume connotati distinti nel fascismo e nel nazismo. E’ un esame quello di Nolte largamente improntato al metodo comparativo, e proprio il continuo confronto di tesi e di risultati getta piena luce sulle matrici comuni e sugli sbocchi che contraddistinguono i tre movimenti. Corredato da un ampio apparato di note bibliografiche, da un indice dei nomi e da uno degli argomenti, I tre volti del fascismo è un libro fondamentale, una guida sicura per chi voglia approfondire tutti gli aspetti di un’epoca fra le più tormentate della recente storia d’Europa

Grazie a Mauritius in libris per aver ispirato questo consiglio

Niall Ferguson – Il grande declino. Come crollano le istituzioni e muoiono le economie

Il grande declino. Come crollano le istituzioni e muore l'economia

I sintomi del declino dell’Occidente sono da tempo sotto i nostri occhi: rallentamento della crescita, debiti, una popolazione sempre più vecchia, tensioni e violenze interne alla società. Secondo Ferguson la vera causa di questo declino risiede nei quattro pilastri che hanno permesso all’Occidente di dominare il mondo dal 1500 in poi: governi rappresentativi e democratici, libero mercato, le leggi, le regole della società civile. Le nostre democrazie hanno rotto il contratto di scambio reciproco tra le generazioni, i mercati sono regolati da leggi sempre più complesse che peggiorano la situazione invece di semplificarla, la società è degenerata a un livello di inciviltà estremo, in cui si attende passivamente che lo Stato intervenga a risolvere ogni tipo di problema. Questo saggio è un polemico atto d’accusa al nostro tempo: mentre il mondo arabo lotta per la democrazia e la Cina si muove verso un’economia sempre più liberale, europei e americani sembrano aver dimenticato l’eredità culturale e istituzionale che per secoli ha permesso loro di dominare il mondo. Per arrestare questo declino, avverte Ferguson, saranno necessari un grande sforzo collettivo, sotto la guida di una leadership forte e decisa, e riforme radicali.

Rosaria Romeo – Cavour e il suo tempo. Volume I. 1810-1842

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Nell’opera di Cavour convergono le forze politiche economiche e culturali che, sul piano interno e su quello internazionale, cooperarono alla creazione dell’unità italiana: fatto tra i maggiori della storia dell’Occidente nel XIX secolo, destinato a influire durevolmente sul successivo sviluppo delle vicende europee. Da questa larga prospettiva muove Rosario Romeo nella ricostruzione della biografia dello statista, collocandola sullo sfondo agitato di un’epoca in cui le alternative tra reazione, libertà e rivoluzione assumono toni drammatici che vanno recuperati nella loro autenticità, al di là della visione sostanzialmente deformante che ne ha tramandato un secolo di ottimismo storiografico. L’Europa uscita dalla Rivoluzione iniziava allora la sua grande avventura sul filo di un ideale di libertà e di progresso travagliato da profonde contraddizioni culturali e sociali, e sempre al limite perciò della catastrofe interna e dell’autodistruzione. Questi problemi si riflettono con eccezionale lucidità nella visione e nell’opera politica di Cavour, che diede un contributo decisivo alla conclusione positiva di una delle fasi più importanti di quell’avventura.

Rosaria Romeo – Cavour e il suo tempo. Volume III. 1854-1861

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Con questo volume conclusivo la grande ricostruzione di Rosario Romeo giunge alla fase culminante della vita e dell’opera politica di Cavour. Messo in crisi dalla guerra di Crimea il sistema di alleanze uscito dal congresso di Vienna, la diplomazia cavouriana si inserì nel varco così prodottosi, dapprima sulla scia della politica revisionista di Napoleone III e poi aprendosi un proprio autonomo spazio di manovra. In tal modo fu resa possibile la nascita del nuovo Stato italiano, sostanzialmente imposta al mondo della conservazione europea e alle stesse grandi potenze occidentali. Tutto ciò sullo sfondo di un serrato confronto del liberalismo cavouriano con la democrazia mazziniana e garibaldina, rimasto di esito incerto sino all’autunno 1860.

Jared Diamond – Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni

Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni - Jared DiamondPerché alcuni popoli sono piú ricchi di altri? Perché gli europei hanno conquistato buona parte del mondo? La tentazione di rispondere tirando in ballo gli uomini e le loro presunte attitudini è forte. Ma la spiegazione razzista non va respinta solo perché è odiosa, dice Diamond: soprattutto perché è sbagliata e non regge a un esame scientifico. Le diversità culturali non sono innate, ma affondano le loro radici in diversità geografiche, ecologiche e territoriali sostanzialmente legate al caso. Armato di questa idea, Diamond si lancia in un appassionante giro del mondo, alla ricerca di casi esemplari con i quali illustrare e mettere alla prova le sue teorie. Attingendo alla linguistica, all’archeologia, alla genetica e a mille altre fonti di conoscenza, riesce a condurre questo tour de force storico-culturale con sorprendente maestria e rara abilità di divulgatore. Questa nuova edizione è stata arricchita dal capitolo Chi sono i giapponesi? e da una postfazione dell’autore.

Consiglio a cura di Athanasius.