Dagli uomini primitivi fino ai mafiosi contemporanei, un sottile filo rosso guida il destino del genere umano lungo un percorso che ha lo stesso colore del sangue. Si tratta della violenza e della criminalità, una volontà di sopraffazione che non conosce confini né di tipo spaziale né di tipo temporale e che, vero universale culturale, caratterizza ogni epoca storica e ogni luogo abitato della Terra. Dagli Assiri, spesso sadici e brutali, agli antichi romani, anche detti “i tagliagola del Mediterraneo”, passando attraverso la follia distruttrice dei Vandali, le stragi di Gengis Khan e le esecuzioni di massa ordinate da un Tamerlano, un Ivan il Terribile o un Vlad l’Impalatone, ovunque il terrore, la morte e la distruzione accompagnano il cammino della razza umana, la sola tra tutte le specie del pianeta, in grado di uccidere senza alcuna necessità di difendersi o dì cibarsi.
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David Cordingly – Storia della pirateria
Salvatore Lupo – Il passato del nostro presente. Il lungo Ottocento 1776-1913
Giuseppe Galasso – Storia d’Europa
La storia d’Europa è la storia di una vicenda perenne e appassionante di contrazioni ed espansioni di un grande spazio di civiltà. È in questo spazio che è nata la tradizione del Cristianesimo, si sono incrociati e fusi i destini di grandi popoli e di grandi tradizioni culturali, è sbocciata la civiltà moderna della scienza e della tecnica, è fiorita la cultura dell’uomo e della libertà morale, politica e civile. E tutto ciò fino a oggi, alla complessa e affascinante pagina dell’Unione europea e ai suoi problemi nel mondo della globalizzazione.
Paul Ginsborg – L’Italia del tempo presente. Famiglia, società civile, Stato 1980-1996
Gli anni tormentati del post-terrorismo e del craxismo, della corruzione e della mafia, la drammatica crisi del 1992-93, la lunga corsa per entrare nell’Europa monetaria: dietro la cronaca dei fatti le scosse di un terremoto profondo che ha cambiato la vita pubblica e le abitudini degli italiani.
Nato come ampliamento del volume Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi, questo nuovo libro di Paul Ginsborg si è via via trasformato in un’autonoma e approfondita ricerca sull’Italia, dal 1980 al 1996. Nella ricostruzione dell’autore, i dati dell’economia (il nuovo corso del capitalismo italiano tra disoccupazione e avanzata del terziario) sono considerati in parallelo con i fatti della politica (la crisi dello Stato centralista e burocratico, il ruolo della magistratura) e con la formazione di una nuova società civile. A sua volta il tema della famiglia, che percorre tutto il libro, è indagato a partire da un’analisi dei consumi, dei gusti e della cultura della gente.
Guido Crainz – Diario di un naufragio. Italia 2003-2013
Enzo Traverso – Il passato. Istruzioni per l’uso
Arnold J. Toynbee – Il mondo e l’occidente
Sembra che il primo cinese che abbia conosciuto direttamente l’Occidente si chiamasse Hu. Venne a Parigi, da Canton, nel 1722. Uscì di senno e fu internato nel manicomio di Charenton. L’anno precedente erano uscite ad Amsterdam, prudentemente anonime, le Lettres Persanes di Montesquieu: immaginario resoconto del viaggio a Parigi di due giovanotti persiani, turbati anch’essi dal contatto con l’Occidente, dove – essi apprendono e comunicano in patria – per questioni di fede si bruciano gli uomini come fossero paglia. «La storia del mondo va da Oriente a Occidente», scriverà Hegel un secolo più tardi, «l’Europa è infatti assolutamente la fine della storia del mondo, così come l’Asia ne è il principio». Si sa, l’idea che la storia davvero finisca in qualche punto del globo ritorna, arrogante, di tanto in tanto (oggi ha daccapo seguaci). L’equivoco nasce dal vezzo, proprio del moderno Occidente, di sentirsi depositario del meglio che la storia abbia prodotto: libertà, progresso, modernità, dinamismo. Questo libro di Toynbee, scritto in un momento di allarme dell’Occidente intorno al proprio destino, ma freschissimo e singolarmente attuale, giova, come pochi, poiché non è un libro di parte, a dissipare siffatti pregiudizi, che già all’euro-asiatico Erodoto erano parsi infantili. Luciano Canfora