Hans Magnus Enzensberger – Il mostro buono di Bruxelles ovvero L’Europa sotto tutela

coverQuello di Hans Magnus Enzensberger sembra un attacco frontale all’Unione europea. Una mossa apparentemente inspiegabile da parte di uno degli scrittori e intellettuali piú spiccatamente europeisti del panorama continentale. Tuttavia non è una provocazione, la sua, ma un grido di allarme. Un dito puntato contro la burocrazia di Bruxelles, il mostro «buono» che, con la pretesa di armonizzare le differenze, sta erodendo gli ideali su cui l’Unione si fonda. Il «deficit democratico» che da piú parti viene diagnosticato alle istituzioni comunitarie è solo un pietoso eufemismo per celare una vera e propria messa sotto tutela dei cittadini europei. La conseguenza del fiorire di istituzioni nascoste dietro sigle e acronimi misteriosi, o del proliferare di leggi sulla curvatura media dei cetrioli o sui conti correnti da trentaquattro cifre, è la progressiva erosione del senso civico degli abitanti di «Eurolandia». E, potenzialmente, la resa di tutti noi a uno spirito antidemocratico.

Stephen Kern – Il tempo e lo spazio. La percezione del mondo tra Otto e Novecento

cov0001Con un’indagine che intreccia storia della tecnologia e analisi filosofica, storia dell’arte e storia delle idee, Kern mette a fuoco la serie dei mutamenti avvenuti tra gli ultimi due decenni dell’Ottocento e la prima guerra mondiale, che modificarono i modi di percepire il tempo e lo spazio e diedero luogo, in altri termini, a una nuova identità dell’uomo occidentale. Kern si sofferma, in questo saggio, da un lato sui cambiamenti tecnologici quali il telefono, la radiotelegrafia, i raggi X, il cinema, la bicicletta, l’automobile, l’aereo; dall’altro su fenomeni culturali quali la psicoanalisi, il cubismo, la teoria della relatività, il romanzo moderno (Joyce, Proust). L’indagine considera successivamente la natura del tempo, il passato, il presente, il futuro, la velocità, la natura dello spazio, la forma, la distanza e la direzione: per ciascuno di questi aspetti del tempo o dello spazio Kern mette in relazione le scoperte tecnologiche che vi produssero dei mutamenti ai fenomeni culturali che si correlano ad esse. Edizione aggiornata con una nuova introduzione.

Cristopher Lasch – La ribellione delle élite. Il tradimento della democrazia

cover0001Mentre vengono meno le promesse della cultura industriale e della tradizione democratica liberale, le condizioni di vita e il livello morale negli Stati Uniti si deteriorano ogni giorno di più, come dimostra il crescere del divario tra gli estremi della scala sociale, l’aumento del crimine e della violenza, la crisi dei modelli comportamentali, la degenerazione del tessuto sociale urbano. Eppure le élite politiche e intellettuali non sono in grado di fare fronte al problema, hanno perso i contatti con la realtà in cui vivono. Lo stesso dibattito ideologico si indirizza quasi solo a problemi d’importanza marginale (le polemiche sul “politicamente corretto” e simili). Un quadro desolante, un’analisi disincantata della società americana contemporanea.

Arjun Appadurai – Modernità in polvere

coverCi sono più modi di nominare la globalizzazione – mondializzazione, interconnessione planetaria, interdipendenza universale – ma il senso è uno: il mondo è divenuto più complesso e se da un lato si sono ridotte le distanze fisiche, dall’altro si sono create fratture profonde, politiche e culturali, tra e dentro gli stati nazionali. Questo squilibrio ha aperto una crisi di legittimità che mina alla base le democrazie nuove e antiche. “Modernità in polvere”, che è già un classico delle scienze sociali, risponde alle sfide teoriche e metodologiche della globalizzazione guardando al mondo non più come a un insieme di oggetti culturali statici (nazioni, economie, demografie, istituzioni), ma come a un sistema di flussi in movimento che trasportano attraverso il pianeta persone, denaro, immagini, tecnologie e ideologie. Quando trovano spazi locali in cui assestarsi, questi flussi subiscono un processo di indigenizzazione, ovvero un processo in cui devono necessariamente ricostruire la propria specificità. In tal modo si genera nuova differenza anziché omologazione, ed è nell’osservazione minuziosa di questo progressivo differenziarsi che la ricerca etnografica recupera il proprio senso originario e il proprio valore.

Alessandro Dal Lago, Serena Giordano – Fuori cornice. L’arte oltre l’arte

coverIl mondo dell’arte è circondato da esperienze artistiche non ufficiali, popolari, religiose, marginali di cui raramente la critica e la storia dell’arte si interessano. In questo libro si analizzano opere ed esperienze creative che potrebbero tranquillamente essere collocate in quel mondo. Tre sono i casi studiati: l’arte votiva, l’outsider art e la street art, a ognuno dei quali è dedicato un capitolo. L’arte votiva è ignorata negli aspetti più contemporanei, ma visitando un qualsiasi santuario in Italia ci si può imbattere anche in linguaggi diversi dalla pittura figurativa: fotografia, installazioni, ready made, opere concettuali. All’arte degli outsider è sempre negata la consapevolezza del loro lavoro, e questo li separa definitivamente dai colleghi cosiddetti sani e liberi. La street art è spesso compromessa con la dimensione dell’arte ufficiale quando smette di essere tale ed è trasferita sulle pareti di una galleria d’arte. Il volume riconosce e discute le potenzialità di questi tre campi limitrofi, al fine di rendere più ricca la discussione del rapporto tra arte ed espressione umana.

Consiglio ispirato da U.s.A.

Max Weber – La scienza come professione. La politica come professione

coverIl volume comprende il testo delle due conferenze “La scienza come professione” e “La politica come professione” che Max Weber tenne a Monaco rispettivamente nel novembre 1917 e nel gennaio 1919, nell’ambito di un ciclo di conferenze sul “lavoro intellettuale come professione” organizzate dall”‘associazione dei liberi studenti”, e pubblicate nello stesso 1919. Pronunciate nell’epoca che vide la crisi della potenza tedesca, le due conferenze sono il frutto più maturo della riflessione weberiana sul senso della scienza e della politica, ma soprattutto sul loro rapporto: un rapporto complesso, di rimando reciproco ma soprattutto di distinzione.

Carlo Formenti – Utopie letali

coverAlla parola utopia siamo soliti associare significati positivi: sogni, desideri, speranze in un mondo migliore. Ma a volte le utopie producono effetti imprevedibili, se non catastrofici. In tempi recenti questo rischio è stato evocato soprattutto da destra, per esorcizzare il ritorno dell’indomabile spettro del comunismo. Ma altre sono le “utopie letali” con cui polemizza questo libro: si tratta di quelle di una sinistra “movimentista” che – abbandonata la via dell’antagonismo di classe – ha sostituito le velleità rivoluzionarie con il sogno di un crollo indolore del capitalismo, provocato da improbabili mutazioni della psicologia individuale, lunghe marce dei diritti, terze vie “oltre il pubblico e il privato”, ecc. Un racconto che usa una neolingua in cui regna il prefisso post – postmoderno, postfordista, postmateriale, postideologico, ecc. – e che rispecchia quegli stessi valori liberali che dice di combattere.

Carlo Formenti – Felici e sfruttati. Capitalismo digitale ed eclissi del lavoro

coverMolti guru giurano che il capitalismo sta per lasciare il campo a un nuovo modo di produrre, a una societ in cui mezzi di produzione e chance di arricchimento saranno ampiamente ridistribuiti, mentre levecchie gerarchie lasceranno il campo ai network orizzontali di produttori-consumatori. Ma se osserviamo la realt vediamo un altro panorama: crollo dei redditi e dei livelli occupazionali di classi medie e lavoratori della conoscenza, concentrazioni monopolistiche, inasprimento delle leggi sulla propriet intellettuale, balcanizzazione del Web – ridotto a un arcipelago di riserve di caccia aziendali. LŐautore presenta una tesi radicale: Internet non ha ammorbidito il capitalismo; ne ha al contrario esaltato la capacit di cavalcare lŐinnovazione per sfruttare la creativit e il lavoro umani. Per i (falsi) profeti della rivoluzione digitale lŐobiettivo allevare una generazione di lavoratori della conoscenza flessibili, disciplinati e convinti di vivere nel migliore dei mondi possibili. Felici e sfruttati. Con lŐavallo anche di una sinistra che teme di prestare il fianco ad accuse di nostalgie classiste.

Chiara Volpato – Deumanizzazione. Come si legittima la violenza

cover“Nella storia della nostra specie deumanizzare serve a pensare l’altro essere umano incompleto, animale, oggetto. Serve a compiere su di lui azioni inaccettabili in un contesto normale”. Chiara Volpato indaga gli atteggiamenti, i comportamenti e le pratiche sociali che, in maniera aperta e violenta, oppure sottile e subdola, escludono l’altro – l’oppositore, il nemico, il diverso – dalla specie umana.

Edward W.B. Du Bois – Negri per sempre

coverQuesto volume, accompagnato da una ricca nota bio-bibliografica curata da Raffaele Rauty e arricchito dalla prefazione di David Levering Lewis, raccoglie parte dei principali scritti di Edward W.B. Du Bois, relativi soprattutto al periodo di individuazione della centralita del problema nero, della fondazione e dello sviluppo della sociologia statunitense a Philadelphia e Atlanta, e di costruzione e attività del Niagara Movement della National Association for the Advancement of Coloured People e della rivista The Crisis