Carl Safina – Al di là delle parole. Che cosa provano e pensano gli animali

Negli ultimi decenni le scienze biologiche hanno ricostruito i tratti evolutivi che ci legano agli altri animali (dai pesci ai primati) sul piano morfologico e genetico. Un risultato già stupefacente, se non fosse che ora – grazie a studiosi della finezza e percettività di Carl Safina – ci avviamo a un salto ulteriore: verificare l’incidenza di quei tratti a livello cognitivo e affettivo-emotivo. Da rigoroso ricercatore sul campo, Safina ci immette in tre paesaggi esemplari: una riserva africana, dove elefanti dalle variegate “personalità” si aggregano in una spiccata socialità (non a caso i Masai li considerano dotati di un'”anima” al pari degli umani); il parco di Yellowstone, dove i lupi – reintrodotti di recente – si muovono echeggiando cadenze pleistoceniche, fra strategie di predazione e sorprendenti gerarchie sociali (le femmine, per esempio, sono deputate ai dilemmi decisionali come restare/partire); e le acque cristalline del Pacifico nordoccidentale, dove cetacei di diverse specie dispiegano la vertigine della loro visione “acustica” e interagiscono col “Sapiens” in modi inaspettati e toccanti. Penetriamo così in un ventaglio di intelligenze, “coscienze” e “visioni del mondo” di altri animali – con cui condividiamo molti “correlati neurali”, a partire dal cervello “antico” e dalla sua tastiera emotiva – insieme familiari e aliene, contigue e alternative. Al punto da mettere in dubbio, ancora una volta, la tesi secondo la quale l’uomo sarebbe la misura di tutte le cose.

John G. Kemeny – Il filosofo e la scienza

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Nelle retrovie della scienza si agitano problemi filosofici che gli scienziati evitano spesso di affrontare, reputandoli di competenza del filosofo. Questi problemi, per la cui soluzione la scienza fa appello ai filosofi, includono le questioni giudicate presupposte dalla scienza stessa: linguaggio, matematica, postulati di fondo, probabilità. Topici questi che formano la prima parte del presente volume. La seconda parte, che verte principalmente sul metodo scientifico, si conclude con argomenti emergenti dalla scienza, cioè dalla conoscenza: se l’universo è determinato; il senso della vita; la natura della mente umana; lo status dei valori; la natura delle scienze sociali.

Federigo Enriques – L’anima religiosa della scienza

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Nell’aprile del 1911, il matematico e storico della scienza Federigo Enriques presiede a Bologna il IV Congresso Internazionale di Filosofia. Nel discorso di apertura, che qui viene ripubblicato e che suscitò un’aspra polemica con Benedetto Croce, Enriques elogia lo spirito aperto e non dogmatico della scienza, caratterizzata da una ricerca continua di una teoria che possa dare un senso complessivo alla realtà. Sebbene sia legato all’osservazione empirica, lo scienziato non rinuncia allo scopo ideale di soddisfare le esigenze razionali, estetiche e morali innate nell’essere umano. In questo senso, la scienza non perde mai lo spirito di religiosità che anima ogni sforzo conoscitivo intrapreso dall’uomo nella comprensione del mondo che lo circonda.

Marc D. Hauser – Menti morali. Le origini naturali del bene e del male

Menti morali

L’attuale senso comune ritiene che si prendono decisioni morali in base a ciò che la società ritiene sia giusto o sbagliato. Questa prospettiva ha consolidato la convinzione che la psicologia morale delle persone sia determinata esclusivamente dall’esperienza e dall’educazione. La tesi di questo libro riconduce la morale alla teoria evolutiva di Charles Darwin: secondo Marc Hauser le regole morali avrebbero una radice profonda e inconscia, da lui definita “grammatica morale universale”, sviluppatasi nel corso di milioni di anni, la cui individuazione è possibile grazie all’adozione dei parametri dei più moderni studi di linguistica (con particolare riferimento alla grammatica generativa di Noam Chomsky). Per supportare questa tesi l’autore cita fatti di cronaca, illustra i risultati di test empirici effettuati su oltre 250mila individui di 120 nazioni differenti e valuta la conoscenza morale nei casi di psicopatologie, individuando i momenti fondamentali della storia della filosofia morale.

Consiglio a cura di Athanasius

Jim Baggott – Il bosone di Higgs [Epub – Mobi]

coverTra i tanti oggetti pervasivi ed elusivi che affollano la dimensione invisibile del mondo subatomico, il “bosone di Higgs» è stato il più pervasivo ed elusivo: quella particella era l’elemento cruciale che mancava a completare il puzzle del Modello Standard, perché conferiva massa a tutte le altre particelle elementari, un enigma rimasto altrimenti insoluto. Quando finalmente il 4 luglio 2012 il CERN ne ha annunciato la verifica sperimentale, la “particella di Dio» (come un fisico l’ha temerariamente denominata) ha atti­rato su di sé i riflettori dell’attenzione mediatica mondiale.
Affrontando l’intera questione con un rigore che ne acuisce la densità intellettuale e la vertigine tecnologica, Jim Baggott segue due percorsi paralleli. Non solo, infatti, ne ricostruisce la genesi teorica, ma ripercorre tutte le stazioni di avvicinamento al­l’e­clatante risultato di Ginevra: il legame tra i primi acceleratori degli anni Venti e le collisioni di particelle nei raggi cosmici; la messa a punto del ciclotrone da parte di Lawrence; il contributo di Van der Meer, il cui metodo di «raffreddamento stocastico» ha permesso al gruppo di Rubbia l’individuazione dei bosoni W e Z, decisivi per arrivare alla scoperta del bosone di Higgs; e le svolte successive del LEP (Large Electron-Positron Collider) e dell’or­mai leggendario LHC (Large Hadron Collid­er), che con i suoi 1600 magneti superconduttori ha permesso di sviluppare energie senza precedenti. Presentandoci via via gli snodi più sofisticati del mondo delle particelle, Baggott ci accompagna, attraverso una narrazione serrata e avvincente, in un viaggio che ci costringe a ripensare tutte le categorie abituali della fi­sica, fino a convincerci di come un famoso aforisma di Einstein – «Dio è sottile, ma non malizioso» – possa essere a volte smentito.

John L. Heilbron – Galileo. Scienziato e umanista [Epub – Mobi]

coverDi Galileo si parla quasi ininterrottamente ormai da quattro secoli: dalla pubblicazione, cioè, del Sidereus Nuncius, l’asciutto resoconto delle scoperte astronomiche compiute dallo scienziato pisano, allora a Padova, con l’ausilio del cannocchiale. La realtà dell’ipotesi copernicana, già difesa in teoria, veniva messa per la prima volta sotto gli occhi di tutti: con un piccolo libro di circa sessanta pagine, uscito a Venezia il 13 marzo 1610, si voltava pagina una volta per sempre. Le “grandi cose” annunciate dallo scienziato pisano sul frontespizio e in apertura del testo si rivelarono decisive per l’affermazione della teoria eliocentrica, ma il cammino che portò alla sua definitiva accettazione come vera descrizione della struttura dell’universo fu ben più lungo e tormentato di quanto, forse, lo stesso Galileo aveva immaginato. Con gli anni, i suoi contributi scientifici sono diventati un punto di riferimento per gli scienziati, e la sua vicenda personale è divenuta il simbolo della lotta per la libertà della ricerca scientifica contro ogni dogma o vincolo imposto dall’esterno. Fisico di formazione, Heilbron presenta con non comune competenza i dettagli tecnici della scienza galileiana, inserendoli nel più ampio quadro degli eventi storici che l’hanno accompagnata e fornendo un’immagine inedita della personalità e della formazione umanistica di Galileo.