Dedicate al rapporto tra filosofia e scienze e alla critica delle ideologie (dell’idealismo) che si connettono alla pratica scientifica, queste lezioni, tenute all’Ecole normale come introduzione ad un Cours de philosophie pour scientifiques alle soglie del Maggio parigino del ’68, si collocano in una fase di transizione della ricca e articolata riflessione teorica di Althusser. Con esse, infatti, viene avviato il processo di rettifica della « deviazione teoricista» di Per Marx e Leggere il Capitale, attraverso cui la definizione della filosofia come « Teoria della pratica teorica » si trasforma nel suo opposto: nella dominanza della funzione pratica sulla funzione teoretica all’interno della filosofia.
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Pedro De alcantara Figueira – Nascita della scienza moderna. Descartes e il materialismo rivoluzionario
Lo storico e filosofo brasiliano Pedro de Alcântara Figueira offre una prospettiva inedita sulla filosofia e la vita di Descartes dalla quale emerge la figura di un rivoluzionario capace di definire e difendere le idee della nuova classe borghese in ascesa nella lotta sempre più cruenta che si stava delineando contro gli assetti feudali, incamminati sulla strada del tramonto, ma ancora capaci di costituire un pericolo, non solo per le idee di chi si poneva a difesa del nuovo sistema sociale nascente, ma anche per la libertà e la vita stessa di questi coraggiosi al eri del nuovo mondo che andava affermandosi. Cartesio in questa lotta all’ultimo sangue fra due forme di civiltà incompatibili è un protagonista attivo. Il metodo cartesiano è nuovo perché nasce dall’azione e dalla lotta di classi sociali nuove e lo steso “dubbio” non è mero e innocuo espediente metodologico, ma esprime la necessità di dubitare delle verità espressione di un sistema di dominio che deve essere superato.
Paolo Rossi – I filosofi e le macchine 1400-1700
Il mutamento profondo delle ideologie che fra la metà del 400 e la metà del 700 accompagnò lo sviluppo della tecnica nel mondo moderno e il progressivo affermarsi delle macchine.
Paolo Rossi – La nascita della scienza moderna in Europa
Le idee, i drammi, i personaggi, le contraddizioni che coesistono nel secolo e mezzo in cui avviene il parto difficile della scienza. «Un esempio mirabile di facilità, trasparenza, precisione nel dominare una materia immensa come quella del progressivo affermarsi, nei diversi paesi europei, dell’immagine del mondo impostasi a partire dalla “rivoluzione scientifica” del Seicento». Armando Massarenti “il Sole 24Ore”
Pietro Greco – La scienza e l’Europa: Dalle origini al XIII secolo
Pochi lo ammettono. Ma l’Europa è l’ultimo dei continenti connessi a scoprire la scienza. Quando nell’anno 1202 scrive il Liber abaci, il pisano Leonardo Fibonacci non porta nel piccolo continente solo i numeri arabi e la numerazione posizionale indiana – vale a dire il moderno sistema di calcolo –, ma propone nuova conoscenza matematica. Prima di lui in Europa non lo aveva fatto nessuno. Eppure la scienza era nata da almeno millecinquecento anni, nel mondo ellenico. Si era diffusa in Cina e in India. Era stata ripresa e sviluppata dall’Islam. Ma fino a quando Fibonacci non scrive il suo Liber abaci nessuno nelle terre europee aveva mai prodotto nuovo sapere scientifico. Perché? L’incontro con la scienza, seppure giunta in ritardo nell’estremità più occidentale dell’Eurasia, ha effetti dirompenti: aiuta l’Europa a nascere e a consolidare progressivamente la sua identità. Cosa succede, però, durante la grande crisi del Trecento? Questo volume, primo di una trilogia, ripercorre la storia del continente europeo dalle origini al XIII secolo mostrando come la scienza abbia giocato il ruolo di collante culturale nell’Europa nascente.
John Losee – Filosofia della scienza
Quali caratteristiche distinguono l’indagine scientifica da altri tipi di indagine? Quali procedure dovrebbero seguire gli scienziati quando indagano la natura? Quali condizioni devono essere soddisfatte perché una spiegazione scientifica possa essere ritenuta corretta? Qual è lo status cognitivo delle leggi e dei princìpi scientifici?Filosofia della scienza, tradotto in dodici lingue e ora proposto dal Saggiatore in una nuova edizione aggiornata, presenta al lettore non specialista, con rigore metodologico e chiarezza espositiva, le tappe principali attraverso cui si è snodata nei secoli la storia di questa disciplina. Il percorso comincia con Aristotele, che codificò il sillogismo ed elaborò il metodo induttivo-deduttivo, e prosegue con l’orientamento dei pitagorici, assertori dell’armonia matematica in natura, e con l’atomismo democriteo, per approdare al Medioevo e al rasoio di Ockham. Da lì apre alla scienza moderna – dominata dalla rivoluzione copernicana e dalle leggi di Keplero – e alle teorie fondanti come il Cogito cartesiano, lo scetticismo e l’empirismo di Hume, fino alla falsificabilità di Popper, alla morte dell’ortodossia secondo l’anarchico Feyerabend, al dibattitocontemporaneo sul realismo scientifico.Filosofia della scienza è il prontuario essenziale per chiunque voglia conoscere tutte le domande ele risposte dei più importanti filosofi e scienziati che negli ultimi tre millenni si sono pronunciati per la comprensione dell’universo.
Timothy Ferris – L’avventura dell’universo. Da Aristotele alla teoria dei quanti e oltre
Il genere umano non ha mai smesso di indagare i misteri dello spazio cosmico e del tempo, dividendosi tra lo stupore e la sete di conoscenza, cercando di definire il proprio posto nell’universo. La storia di questa indagine, epica e costellata di personaggi straordinari, è anche la storia del pensiero scientifico e del suo accidentato percorso, tracciato nella lotta secolare contro i pregiudizi della politica e delle religioni. Pubblicato per la prima volta nel 1988, L’avventura dell’universo è ora un classico della divulgazione scientifica, un’introduzione essenziale alle scoperte della fisica, della cosmologia e dell’astronomia, attraverso gli uomini e gli eventi che le hanno rese possibili. A guidarci sono le parole di Timothy Ferris, non un semplice divulgatore, ma uno scrittore che sa unire all’esattezza scientifica dell’esposizione la seduzione di uno stile avvincente e, a tratti, poetico. L’autore illustra le sfere cristalline di Aristotele, la rivoluzione di Copernico e Galileo, le teorie moderne del Big Bang e delle supersimmetrie, e intreccia i paradossi e i progressi della ricerca scientifica alle evoluzioni della cultura, dell’arte e della Storia. Una materia vastissima per un libro straordinario e appassionante, come le domande che, per quanto possano estendersi le nostre conoscenze, continueremo a porci di fronte ai misteri del cosmo.
Paul G. Falkowski – I motori della vita: Come i microbi hanno reso la Terra abitabile
Per quattro miliardi di anni la Terra è stata abitata solamente dai microbi. Nel brodo primordiale non c’era altro, e il nostro pianeta, in tutto quel lungo periodo, era molto diverso dal luogo caldo e ospitale che conosciamo oggi. Per un lungo, lunghissimo periodo di tempo i microrganismi hanno svolto il loro meticoloso, ostinato, instancabile lavorìo biochimico grazie alle loro sofisticatissime nanomacchine biologiche, trasformando radicalmente in milioni di anni la composizione chimica del pianeta e rendendo in questo modo la Terra abitabile anche per le altre forme di vita, esseri umani compresi, che senza i microbi non avrebbero mai potuto evolversi. I motori della vita è il libro che ci racconta come sia potuta accadere questa improbabile meraviglia e ci mostra come, ancora oggi, senza i microbi la vita sarebbe del tutto impossibile. I microrganismi sono gli autentici «edificatori» della Terra. Tutti i cicli biogeochimici degli elementi, tutti quei grandiosi movimenti che fanno circolare a livello planetario le sostanze necessarie alla vita, passano necessariamente in un modo o nell’altro dal macchinario cellulare dei batteri. È all’interno degli apparati citoplasmatici di queste creature che avvengono i passaggi cruciali che permettono a tutto il mondo vivente di continuare indefinitamente il proprio cammino nel mondo, tanto che per potersi evolvere gli organismi superiori sono stati costretti a inglobare nelle loro cellule proprio questi piccoli miracoli di efficienza biologica, in una simbiosi vincente che dura ormai da centinaia di milioni di anni. Falkowski ci svela così che tutti noi, in fondo, non siamo altro che un agglomerato evoluto di microbi, e lo fa muovendosi in questo mondo con un umorismo e una competenza incredibili, raccontando con voce felice l’evoluzione da un punto di vista originale e inusuale. «Una prospettiva unica sui mondi micro e macro che compongono il sistema vivente della Terra. Una bellissima lettura».Edward F.
Alfred North Whitehead – Scienza e filosofia
La storia del pensiero occidentale inizia con il connubio di scienza e filosofia. Questo inizio è individuabile nella Grecia antica, in cui le riflessioni di Talete inaugurano il lungo e articolato cammino della ricerca umana verso una spiegazione razionale della realtà. In questa conferenza pronunciata nel marzo 1932, Whitehead ripercorre alcuni passaggi fondamentali dello sviluppo filosofico-scientifico dell’avventura intellettuale dell’Occidente, soffermandosi in particolare sulla teoria delle idee di Platone e sul sistema della natura di Newton, che condividono l’ambizione di offrire una descrizione definitiva dell’esistenza. In questo sforzo costante e mai compiuto di elaborare un’immagine coerente del mondo naturale, l’ultimo passo dovrà essere realizzato dalla filosofia, con un’ultima, illuminante intuizione
John Kelly III & Steve Hamm – Macchine intelligenti. Watsone e l’era del cognitive computing
Stiamo varcando una nuova frontiera nell’evoluzione dell’elaborazione dati, stiamo entrando nell’era dei sistemi cognitivi. La vittoria di Watson, il sistema di intelligenza artificiale sviluppato da IBM, al quiz televisivo Jeopardy! ha rivelato come ricercatori e ingegneri, in ogni parte del mondo, stiano spingendo i confini della scienza e della tecnologia fino a creare macchine che sentono, imparano, ragionano e interagiscono in modi inediti con le persone, dando loro suggerimenti e consigli. Con questo libro, Kelly e Hamm introducono all’affascinante mondo dei «sistemi cognitivi» anche i lettori non specialisti, aprendo una finestra sul futuro del computing. I sistemi cognitivi promettono di penetrare nella complessità e aiutare persone e organizzazioni a prendere decisioni migliori. Possono supportare i medici nella diagnosi e nella cura dei pazienti, aumentare le prospettive di analisi, prevedere i maggiori eventi meteorologici e contribuire a progettare città più intelligenti. Di questa tecnologia gli autori descrivono aspetti interni ed esterni, spiegandoci come ci aiuterà a capire e dominare i «big data», una delle più grandi sfide nell’elaborazione delle informazioni che imprese e governi dovranno affrontare nei prossimi decenni. Coinvolgente e appassionato, il libro ispirerà decisori pubblici, università e imprese tecnologiche di tutto il mondo a lavorare insieme per alimentare questa eccitante ondata di innovazione.