Davide Coero Borga – Scienza della fantasia

Che fine fanno i personaggi e i luoghi della letteratura per ragazzi sotto la lente dello scienziato? Quelle che siamo abituati a liquidare come semplici storielle per bambini nascondono in realtà idee, racconti, suggestioni di scienza e tecnologia. Dopo la Grammatica della fantasia di Gianni Rodari, qui è la storia della scienza a svolgersi come un gomitolo nelle fiabe di Perrault, dei fratelli Grimm e di Andersen: fra i trucchi e i sortilegi dell’apprendista stregone e gli alambicchi di uno scienziato pazzo, la fantasia lascia il passo alla fantascienza e infine alla scienza cruda. Principesse, draghi, castelli incantati, elfi, orchi, spade, bacchette magiche, amuleti, nani, avventurieri, esploratori, armature, scienziati, streghe, creature spaventose e meraviglie della natura popolano le pagine di questo almanacco illustrato della fantasia scientifica. E raccontano al lettore una storia nuova e sorprendente.[BIO]Davide Coero Borga è progettista e comunicatore scientifico e lavora con l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Per Codice Edizioni ha già pubblicato nel 2012 La scienza dal giocattolaio, diventato poi una rubrica di Geo, trasmissione in onda su Rai 3. Per Rai Scuola, dopo il Nautilus di Federico Taddia, conduce una serie di documentari per la nuova trasmissione di scienza “Memex”.Ester Chilese è graphic designer e illustratrice. Diplomata all’ISIA di Urbino, collabora con studi, case editrici, enti pubblici e aziende progettando immagini coordinate, prodotti editoriali e percorsi multimediali. Illustra artigianalmente per adulti e ragazzi, esplorando varie tecniche e linguaggi.

Alexandre Koyrè – Dal mondo del pressappoco all’universo della precisione

I temi affrontati da questo libro da uno dei piú autorevoli storici della scienza, Alexandre Koyré, sono oggetto di un vivace interesse da parte della nostra cultura. Koyré discute qui l’origine, la natura e le valutazioni delle macchine e degli strumenti scientifici, considerati nei loro riflessi umani e sociali, piú ancora che nelle loro caratteristiche tecniche. La sua analisi chiarisce i termini di alcune questioni fondamentali per la storia della tecnologia e della scienza, e del loro rapporto storico: perche ad esempio la scienza greca, scopritrice di fondamentali principi poi applicati trionfalmente dalla fisica moderna, non abbia cercato di tradurli in innovazioni tecniche; perché i notevolissimi ritrovati tecnici delle civiltà orientali e del Medioevo abbiano fallito a questo scopo; perché la rivoluzione scientifica dell’età moderna ci abbia dato col suo concetto dell’esperienza gli strumenti che sono alla base della civiltà industriale; quale sia infine il rapporto fra tecnica e scienza pura che sta alla base della società moderna.

Pietro Greco – La scienza e l’Europa: Il Rinascimento

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L’incontro tra la scienza e l’Europa avviene nel XII secolo. Il rapporto che si instaura è intenso e profondo, ma la ‘grande crisi del Trecento’ ne interrompe presto lo sviluppo. È nel Quattrocento che l’Europa riscopre la scienza, in particolare a Firenze. Pionieri di questo nuovo inizio sono Brunelleschi, Donatello, Masaccio, artisti che studiano la matematica per meglio rappresentare la realtà fisica, e su tutti Leon Battista Alberti, teorico della prospettiva.

Pietro Greco – La scienza e l’Europa. Dal Seicento all’Ottocento

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Nel XIX secolo la piccola Europa acquisisce la decisiva leadership mondiale. Non solo e non tanto perché assume il controllo militare di una parte notevole del resto del pianeta, ma anche e soprattutto perché diventa il luogo più ricco della Terra e il continente dove sono più avanzati i diritti civili e politici. Questa leadership è il frutto di una serie di grandi cambiamenti che si usa definire ‘rivoluzioni’: la rivoluzione francese e anche quella americana alla fine del Settecento e la rivoluzione industriale all’inizio dell’Ottocento. Ebbene, all’origine di questi cambiamenti c’è un’altra rivoluzione: la rivoluzione scientifica del XVII secolo. Da Galileo a Newton, alcune decine di matematici e filosofi naturali disseminati per l’Europa producono una quantità di conoscenze sul mondo naturale senza precedenti, creando le premesse per il futuro sviluppo tecnologico e per la rivoluzione industriale. Ma gli uomini di scienza del Seicento danno vita anche a una comunità transnazionale che rappresenta un modello di trasparenza, democrazia, tolleranza e rigore che informerà di sé il secolo dei Lumi e la cultura del Vecchio continente, ponendo così le basi per la rivoluzione americana e la rivoluzione francese.

Giorgio Israel – La matematica e la realtà

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È sempre più diffusa la convinzione che la matematica sia lo strumento principe per analizzare e prevedere ogni aspetto della realtà, e questa visione è diventata tanto influente per il ruolo centrale che la matematica ha assunto negli sviluppi recenti della fisica e della tecnologia. Ma il mondo è matematico? Per rispondere a questa domanda, l’autore spiega con un approccio estremamente semplice come venga usata la matematica nella versione più recente della costruzione di modelli. Traccia poi il percorso storico che ha condotto dall’idea di Galileo che il mondo è scritto in linguaggio matematico fino alla contemporanea modellistica matematica. Infine descrive le problematiche più recenti – tra cui il tema della “ragionevole” o “irragionevole” efficacia della matematica e il ruolo del calcolatore nella ricerca scientifica.

Giorgio Israel – Incubi postmoderni e tirannia della tecnoscienza

Questo libro sviluppa sia una critica della tecnoscienza contemporanea che delle ricette del postmodernismo. Al contempo denuncia due illusioni contrapposte e parimenti pericolose: l’idea di una gestione della società su basi puramente scientifiche e tecnocratiche e i tentativi di demolire dalle fondamenta la società per ricostruirla completamente, realizzando così una palingenesi sociale. Si tratta di tendenze che comportano i rischi complementari di una visione totalitaria e riduttiva della ragione e di alimentare atteggiamenti mistici e irrazionali.

Amir Alexander – Infinitamente piccoli. La teoria matematica alla base del mondo moderno

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Il 10 agosto 1632 cinque padri gesuiti si riunirono in un austero palazzo di Roma per censurare, perché considerata sovversiva, un’affermazione apparentemente innocua che avrebbe gettato le basi della matematica moderna: una linea continua è composta da punti infinitamente piccoli. Ma non si trattava solo di speculazione teorica. In ballo c’era molto di più: il concetto di infinitesimo metteva in discussione l’idea del mondo come luogo razionale e governato da leggi matematiche esatte, e con essa il dogma di un ordine naturale, politico e sociale immutabile. Amir Alexander ci racconta la storia di una lotta, combattuta dalla Germania all’Inghilterra, dalla Roma papale alle stanze della Royal Society, che vide schierati da un lato i difensori dell’autorità costituita, disposta a tutto pur di mantenere salda l’ortodossia, e dall’altro i promotori di un’epoca di libertà intellettuale e progresso scientifico.BIOAmir Alexander insegna storia alla University of California di Los Angeles, e si occupa dei legami tra la matematica e il suo contesto sociale, culturale e politico. Prima di “Infinitamente piccoli” ha pubblicato “Geometrical Landscapes” (2002) e “Duel at Dawn: Heroes, Martyrs, and the Rise of Modern Mathematics” (2010).

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Paul Bloom – La scienza del piacere

La scienza del piacere

Perché proviamo piacere mangiando cibi aspri o grattando la pelle fino a farla sanguinare? Perché alcuni uomini pagano per farsi sculacciare? Perché ci fermiamo a guardare incidenti cruenti? E perché andiamo a vedere film che ci fanno piangere e stare male? Mescolando intuizioni provenienti da campi diversi come lo sviluppo infantile, la neuro-scienza cognitiva e l’economia comportamentale, Paul Bloom fonda una scienza nuova: La scienza del piacere. Amore, arte, cibo: il libro che ci spiega perché ci piace ciò che ci piace.L’autore: Paul Bloom è professore di psicologia e scienze cognitive a Yale. La sua ricerca verte su come bambini e adulti comprendono il mondo fisico e sociale, indagando in particolar modo linguaggio, moralità, religione, narrativa e arte. Per il Saggiatore ha pubblicato Il bambino di Cartesio (2005).