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Max Tegmark – Vita 3.0 Essere umani nell’era dell’intelligenza artificiale
In che modo l’intelligenza artificiale influirà su criminalità, giustizia, occupazione, società e sul senso stesso di essere umani? Come possiamo far crescere la nostra prosperità grazie all’automazione senza che le persone perdano reddito o uno scopo? Quali consigli dobbiamo dare ai bambini di oggi per la loro futura carriera lavorativa? Dobbiamo temere una corsa agli armamenti con armi letali autonome? Le macchine alla fine ci supereranno sostituendo gli umani nel mercato del lavoro? L’intelligenza artificiale aiuterà la vita a fiorire come mai prima d’ora o ci darà un potere più grande di quello che siamo in grado di gestire?
Questo libro offre gli strumenti per partecipare alla riflessione sul tipo di futuro che vogliamo e che noi, come specie, potremmo creare. Non teme di affrontare l’intero spettro dei punti di vista o i temi più controversi: dalla superintelligenza al significato dell’esistenza, alla coscienza e ai limiti ultimi che la fisica impone alla vita nel cosmo.
Kevin Kelly – L’inevitabile. Le tendenze tecnologiche che rivoluzioneranno il nostro futuro
Come vivremo fra trent’anni? Non siamo ancora in grado di prevedere il futuro, ma alcune risposte sono certe, o quasi. Per esempio, non avremo un’auto di proprietà: pagheremo per abbonarci a un servizio di mobilità e trasporto da utilizzare all’occorrenza. Anzi, non possederemo quasi nulla, ma quando ci servirà qualcosa potremo accedervi facilmente. La realtà virtuale sarà ormai «reale», farà parte di qualsiasi telefono cellulare. Dialogheremo con tutti i nostri dispositivi elettronici grazie a una serie predefi nita di gesti, e tutte le superfi ci saranno coperte di schermi interattivi, ognuno dei quali ricambierà puntualmente i nostri sguardi. Tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana saranno tracciabili e registrabili, da noi stessi ma anche dagli altri. I robot e le macchine pensanti ci avranno rimpiazzati nei vecchi impieghi, ma non resteremo senza lavoro, perché nel frattempo proprio quelle tecnologie avranno creato nuove occupazioni.
Trent’anni fa Kevin Kelly – uno dei fondatori della rivista Wired – previde che l’avvento di Internet avrebbe rivoluzionato il mondo. L’inevitabile descrive – con il saggio ottimismo che è proprio dei grandi visionari – la strada che l’innovazione sta tracciando per i prossimi decenni. Leggendo queste pagine saremo catapultati in un futuro nel quale l’intelligenza artifi ciale e immense reti di dati e saperi avranno permeato di conoscenza ogni aspetto della realtà umana; e tutto sarà fl uido, accessibile, condivisibile, interattivo e sempre in divenire. La prosa entusiasmante di Kelly ci farà vivere le nostre vite future, e osserveremo il nostro nuovo modo di lavorare, apprendere, giocare, comprare, comunicare con gli altri.
Le forze tecnologiche che stanno riplasmando la società sono già attive, sono interdipendenti, e sono soprattutto inarrestabili. È inutile opporsi. Dobbiamo invece predisporci ad accogliere la complessa e stupefacente convergenza tra l’umanità e le macchine, una sinergia che spezzerà ogni confi ne nazionale e ogni legge dell’economia, e che a volte potrà produrre caos e scontento, ma porterà soprattutto straordinari benefi ci individuali e sociali.
Terrence W. Deacon – Natura incompleta. Come la mente e` emersa dalla materia
Uno degli enigmi che arrovellano l’uomo fin dall’emergere della nostra specie riguarda la nascita della vita, e per estensione della mente, dalla materia inanimata. La lista delle risposte è lunga e si perde nella notte dei tempi, tra argomentazioni religiose, filosofiche e scientifiche. Una delle ultime immani fatiche in questo campo è “Natura incompleta”, libro inedito in Italia, che troverete in edicola con «Le Scienze» di settembre.
L’autore, Terrence W. Deacon, è professore di antropologia biologica e neuroscienze all’Università della California a Berkeley, e propone una visione radicalmente nuova, con un approccio che parte dalla teoria dei sistemi dinamici, passando per la teoria del caos per poi arrivare alla teoria dell’informazione e ai processi neurali.
Mauro Dorato – Il software dell’universo. Saggio sulle leggi di natura
Bert Hölldobler & Edward O. Wilson – Formiche. Storia di un’esplorazione scientifica
Con le loro oltre diecimila specie, le formiche hanno avuto, in termini di capacità di sopravvivenza, dominazione del territorio e genialità di soluzioni organizzative, più successo del genere umano. Perché? Come? Alla vita e alle avventure di quelli che taluno potrebbe definire gli abitanti più riusciti del pianeta Terra hanno dedicato decenni di osservazioni e ricerche gli autori di questo libro: E.O. Wilson, il creatore della sociobiologia, e il mirmecologo B. Hölldobler. Così essi hanno decifrato per noi, quasi partecipandone, il mondo feroce e generoso delle formiche. Feroce per la durezza degli esiti, anche mortali, imposti all’individuo da strutture di comportamento quali l’inflessibile gerarchia e l’organizzazione sociale in caste; generoso per il benessere che da queste stesse strutture sociali deriva alla comunità quindi agli individui. Sia la ferocia che la generosità hanno la medesima radice: la cooperazione, uno dei risultati più controintuitivi e sorprendenti dell’evoluzione naturale.
Se Wilson ha dimostrato di avere quella capacità di diventare insetto fra gli insetti – un po’ alla maniera di Fabre – che è uno dei contrassegni più sicuri del grande naturalista, al tempo stesso l’osservazione tenace lo ha spinto verso complesse elaborazioni teoriche: tutta la concezione della sociobiologia deve molto a tali ricerche. E altri risultati cruciali vengono raggiunti nel corso di queste indagini, come ad esempio la scoperta del ruolo dei feromoni nella segnalazione e nella comunicazione all’interno della colonia. Hölldobler e Wilson, inoltre, affrontano da più parti l’inquietante nesso tra superorganismo (la colonia) e altruismo (dell’individuo), apportando fra le righe contributi epistemologici significativi. Come i lavori di Eugène Marais sulle termiti e di Karl von Frisch sulle api, Formiche rimarrà un classico dell’etologia, poiché suscita in chi lo legge una tensione pari a quella di un rapinoso romanzo – o anche di un resoconto di esplorazione.
Lorenzo Baravalle – Evoluzione e cultura
Wolfgang Schmidbauer – Uomo e natura. Anti-Lorenz
Wolfgang Schmidbauer, in polemica con Lorenz e altri etologi, esamina criticamente i risultati finora raggiunti dall’etologia umana, per sottolineare come essa spesso sopravvaluta l’innato e l’ereditario nel comportamento e finisce per vanificare ogni progetto di rinnovamento sociale. Così la biologia fornisce un avallo scientifico ai programmi della conservazione. In particolare, Schmidbauer considera infondate le analogie fra comportamento umano e quello di specie animali lontane da noi: non si può dimostrare l’« istinto di proprietà » sulla base del comportamento dei roditori, né 1’« istinto territoriale » sulla base del comportamento degli uccelli. La via più ricca di prospettive per ricostruire l’evoluzione del comportamento umano, le sue possibilità e i suoi limiti per il futuro, passa attraverso lo studio delle scimmie antropomorfe, e delle popolazioni primitive ancora al livello di cacciatori e raccoglitori. Solo su questa base è possibile affrontare la domanda se il comportamento umano sarà in grado di adattarsi senza esiti fatali a fenomeni come la distruzione dell’ambiente naturale, la crescita demografica incontrollata, il consumismo e la società di massa.