Rivoluzionario e controrivoluzionario, individualista e comunitario, cosmopolita e nazionalista, realista e fantastico, retrogrado e utopista, ribelle e malinconico, democratico e aristocratico: il romanticismo sembra davvero un enigma indecifrabile che sfugge a ogni possibile definizione. A tal punto che un noto critico americano non ha esitato a invitare i critici letterari a sbarazzarsi di un termine che dà adito a un così gran numero di irritanti contraddizioni. L’invito, però, è caduto nel vuoto. Anzi, a parere della maggior parte degli studiosi, il fatto che da secoli si parli di romanticismo deve corrispondere a una qualche realtà.
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Isaiah Berlin – Le radici del Romanticismo
In questo libro Berlin espone la sua teoria riguardo al Romanticismo, che considera la più grande rivoluzione cognitiva all’interno dell’Occidente moderno. Berlin rivela, ad esempio, che l’attacco ai Lumi è già implicito negli stessi Lumi, grazie a figure come Vauvenargues (con il suo pessimismo nichilista), Montesquieu (con il suo esasperato relativismo antropologico) o persino Hume (col tarlo scettico che rode dall’interno il grande edificio empirista). Non solo: oltre a gettar luce su figure misconosciute eppure decisive come Hamann, Berlin delinea un Romanticismo “temperato” di Kant, Schiller e Fichte, contrapponendolo a quello “senza biglie” di Schelling, di Schlegel, delle poesie di Tieck e dei racconti di Hoffmann.
Consiglio ispirato da Michael Bakunin.
Rudiger Safranski – Il Romanticismo
Un saggio colto e appassionante, che delinea un quadro più completo possibile del Romanticismo e della sua influenza in tutti gli ambiti della cultura europea. La prima parte del volume racconta la storia di un gruppo, piuttosto eterogeneo, di figure vissute nel medesimo periodo storico e accomunate da un analogo atteggiamento spirituale, in essa si ricostruiscono le origini e si ripercorrono gli sviluppi del Romanticismo, presentando i protagonisti di un’epoca ricca di straordinari geni e talenti, non solo della letteratura e della filosofia, ma anche dell’arte, dai fratelli Schlegel a Novalis, a Fichte, Schelling, e E.T.A. Hoffmann. La seconda parte approfondisce in maniera audace e originale gli elementi “romantici” introdotti e illustrati nelle pagine precedenti, ricercandone la presenza nel corso dei due secoli successivi. Con il passare del tempo, necessariamente, l’essenza del Romanticismo assume un senso più ampio; è proprio grazie alla “fantasia” e all'”immaginazione” che l’uomo può non tanto sfuggire dalla realtà, quanto piuttosto – in positivo – cambiarla. Romanticismo viene allora a coincidere con libertà, con quella capacità dell’uomo di guardare oltre il reale per arrivare non solo a nuove scoperte scientifiche, ma sognare anche nuovi “mondi possibili”, nuove realtà politiche.