Archivi tag: Rivoluzione russa
Michele Prospero – Ottobre 1917 La rivoluzione pacifista di Lenin
Samir Amin – Ottobre ’17. Ieri e domani
Luciano Canfora – Pensare la rivoluzione russa
Sergio Gentili – Questo è un fatto e i fatti sono ostinati. Lenin e l’Ottobre 17. Una lettura politica
Ezio Mauro – L’anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione
Pier Paolo Poggio – Marx Engels e la rivoluzione russa
La caratteristica essenziale della storia russa sino al XX secolo è rappresentata dalla lentezza dell’evoluzione del paese, determinata, prima ancora che dalle cause specificamente storiche, dalle sue stesse condizioni naturali. Lo scarto tra periodo di produzione e periodo di lavoro, proprio della agricoltura, era molto aggravato in Russia dalle condizioni climatiche ed imponeva la combinazione tra agricoltura e artigianato rurale domestico, un modo di produzione molto stabile e retto dalla tradizione che portava inevitabilmente ad una situazione di stagnazione. (Dal I capitolo)
AA.VV. – Rivoluzione e letteratura. Atti del Primo congresso degli scrittori sovietici.
Il dibattito al primo congresso degli scrittori sovietici del 1934
AA.VV. – L’avanguardia dopo la rivoluzione
“Noi facciamo appello agli uomini di sinistra: ai futuristi rivoluzionari che hanno portato l’arte nelle strade e nelle piazze; ai produttivisti che hanno dato all’ispirazione un fondamento preciso e le hanno applicato la dinamo della fabbrica; ai costruttivisti che hanno sostituito il misticismo della creazione con l’elaborazione del materiale.”
“I nemici del Lef dicono: ‘Che cos’è il Lef? Un’accolita di futuristi. E che cosa sono i futuristi? Marinetti. E che cos’è Marinetti? Un fascista italiano. Quindi la conclusione è chiara’.
Ma sono tutte stupidaggini perché i futuristi russi sono nati molto tempo prima che si avesse notizia in Russia di Marinetti.
Quando nel gennaio del 1914 Marinetti venne in Russa, i futuristi russi lo accolsero con ostilità…”
Lev Trotsky – Storia della rivoluzione russa
“Come Tucidide, Dante, Machiavelli, Heine, Marx, Herzen e altri pensatori e poeti, Trotsky ha raggiunto la sua maturità come scrittore solo in esilio, durante i brevi anni trascorsi all’isola di Prinkipo. I posteri lo ricorderanno come storico della Rivoluzione d’Ottobre e come suo dirigente. Nessun altro bolscevico ha о avrebbe potuto fornire un resoconto così grandioso e cosi splendido degli avvenimenti del 1917; e nessuno, tra i molti scrittori appartenenti ai partiti antibolscevichi, ha saputo presentare una replica adeguata ”. Questo giudizio del noto biografo di Trotsky — Isaac Deutscher — sintetizza il significato e il valore della Storia della rivoluzione russa, che l’oscurantismo staliniano ha cercato invano di cancellare dal novero dei grandi contributi della critica storica marxista. In realtà ancor oggi, a quasi cinquantanni dalla rivoluzione del T7, questa di Trotsky resta la ricostruzione piu esauriente e piu suggestiva del grandioso avvenimento. Il confronto accurato delle fonti, dei testi, dei documenti e la verifica sulla base di altri studi di quel periodo confermano la probità scientifica dell’autore; come è stato opportunamente segnalato, è significativo che nessuno dei dirigenti antibolscevici, che hanno grande parte in questa storia e che erano ancora in vita quando venne pubblicata, sia stato in grado di segnalare una sola scorrettezza della ricostruzione degli avvenimenti. E nessun rilievo su questo piano ha potuto essere fatto neppure dagli storici dei piu diversi indirizzi che si sono occupati di quegli anni. Esempio di magistrale applicazione del metodo storico marxista, la Storia della rivoluzione è al tempo stesso la manifestazione più alta delle doti letterarie del suo autore, definito dal suo biografo “nella sua generazione, il più grande maestro della prosa russa”.