Giorgio Bocca – Storia d’Italia nella guerra fascista (1940-1943)

Storia d'Italia nella guerra fascista: 1940-1943 di [Bocca, Giorgio]

Dal “patto d’acciaio” che Italia e Germania firmano nel 1939 all’armistizio dell’8 settembre 1943. È l’arco di tempo che Bocca studia in questo libro, che completa il quadro avviato con la Storia dell’Italia partigiana (1966; nuova edizione Feltrinelli, 2012).
Ne viene un affresco cupo e impietoso del tramonto e del tragico epilogo del regime fascista, che trova nell’avventura della Seconda guerra mondiale il suo ultimo atto e il suo ritratto definitivo. Nel serrato e coinvolgente racconto di Bocca, sfilano davanti al lettore il velleitarismo di un dittatore sempre più isolato, l’impreparazione di una classe dirigente collusa con il regime, la fragilità di un sistema economico in prevalenza agricolo che inevitabilmente si piega sotto il peso politico, strategico, militare delle grandi potenze industriali dell’Europa, del Nordamerica e dell’Unione Sovietica.
Uscito per Laterza nel 1969, il libro viene ripubblicato, completo di numerose cartine geografiche, nel contesto della riedizione delle opere storiche di Giorgio Bocca avviata da Feltrinelli nel 2012.

Giampiero Carocci – Storia del fascismo

Che cosa è stato il fascismo? Che cosa ha rappresentato nella storia d’Italia? Chi era Mussolini: un volgare avventuriero o un grande statista? Sono domande che le polemiche politiche dei nostri giorni rendono di una attualità bruciante. Il presente volume vuole rispondere a queste domande, sforzandosi però di non cedere alle suggestioni del dibattito politico, che si prestano magari a battute brillanti ma che renderebbero inevitabilmente le risposte condizionate a motivi contingenti. L’autore, pur non nascondendo un preciso punto di vista etico-politico, ha voluto che le risposte a quegli interrogativi fossero di carattere rigorosamente storico.

Francesca Tacchi – Fascismo

Fascismo di [Francesca Tacchi]

Sorto dopo la fine della Grande Guerra, il fascismo si affermò come un movimento di massa il cui obiettivo principale era quello di arrivare alla guida del paese distruggendo la democrazia parlamentare. Quando nell’ottobre del 1922, a conclusione della marcia su Roma, Benito Mussolini fu incaricato di formare un nuovo governo, in Italia si registrò una svolta di portata storica: era la fine dello stato liberale e delle istituzioni rappresentative. Una fase drammatica per la storia italiana, che si concluse solo il 25 aprile 1945. Il libro analizza eventi, problemi e personaggi di un ventennio che suscita ancora oggi discussioni e polemiche: la fondazione dei fasci di combattimento, lo squadrismo, la marcia su Roma e il delitto Matteotti, il regime di massa, l’inquadramento degli italiani e le forme del ”consenso”, i rituali e l’estetica del potere, l’economia e la società, il mito del Duce, le personalità della politica e della cultura, il fascismo italiano e i fascismi europei, la politica estera e la proclamazione dell’Impero, la tragedia della guerra, l’occupazione nazista e la Repubblica di Salò. Un’esperienza che ha segnato la storia dell’Italia del Novecento allungando le sue ombre sull’Italia repubblicana.

Pietro Secchia – Le armi del fascismo (1921-1971)

Cosa è stato il fascismo? Come e perché è sorto? Quali le cause, i modi, gli eventi decisivi della sua ascesa nella società italiana cinquantanni or sono? È ripetibile oggi? Che senso hanno, quali pericoli celano gli episodi recenti di violenza fascista in Italia? Non costringono essi a ripercorrere la storia passata, a rimeditare i nodi della tragica involuzione della società italiana nel primo dopoguerra, individuando le componenti economiche, politiche, sociali, psicologiche, le forze e le possibilità in campo nel duro scontro di classe in una società — allora come oggi — in profonda trasformazione? Pietro Secchia in questo agile libro tenta una organica risposta a queste domande, che purtroppo si ripropongono non come tema semplicemente storiografico, ma come compito conoscitivo e impegno politico insieme. La situazione odierna è diversa da quella di allora, certo, diverso il rapporto di forze tra il movimento operaio e la costellazione di classe al potere, ma intatta è la pervicacia reazionaria e potenziale belluinità degli avversari della democrazia, della minoranza dominante. Ammonisce perciò Secchia: “ Le forze per impedire e battere qualsiasi tentativo di rinascita del fascismo esistono purché agiscano e facciano sentire il loro peso. Non è sufficiente dire che la storia non si ripete. È vero, non si ripete mai nelle stesse forme, negli stessi modi, ma se si lasciasse fare e non si lottasse con la giustezza e la decisione necessarie, mirando a precisi obiettivi, potrebbe ripetersi anche in peggio.

Ignazio Silone – Il fascismo, origini e sviluppo

Il fascismo: Origini e sviluppo di [Silone, Ignazio]

Tra la fine degli anni Venti e l’inizio dei Trenta Ignazio Silone, esule politico in Svizzera, pose mano a un’organica monografia sul fascismo, la cui stesura coincise con la fase conclusiva della sua militanza comunista. Pubblicato originariamente in tedesco, a Zurigo nel 1934, Il fascismo vede ora la luce nella lingua in cui fu pensato, in questa prima edizione critica curata dallo storico Mimmo Franzinelli il quale, nell’ampio saggio introduttivo, ricostruisce sia la travagliata genesi del testo siloniano, e l’impatto che ebbe sulla variegata comunità dei fuorusciti italiani, sia la fitta rete di corrispondenti dello scrittore. L’opera di Silone è una significativa e originale rivisitazione di importanti capitoli della storia italiana, allo scopo di individuare le radici del fenomeno fascista e le ragioni del suo successo. Queste pagine ci mostrano un Silone inedito, nel pieno della delicata e sofferta fase di transizione dall’impegno politico a quello letterario, e vanno a completare il mosaico della sua rilevante produzione saggistica e narrativa degli anni Trenta.

Roy Palmer Domenico – Processo ai fascisti

E’ il racconto della epurazione del personale politico e amministrativo fascista intrapresa dai governi e dai partiti della nuova Italia democratica. Con ricchezza di fonti e di dati Domenico percorre le vicende del regno del Sud e poi dell’Italia tutta liberata, delineando le difficoltà incontrate dagli uomini della Resistenza nel realizzare un efficace programma di pulizia e nel condurre in sede giudiziaria i complici del regime. L’autore si sofferma inoltre sulle esecuzioni e le vendette sommarie del triangolo della morte, ma anche sui tentativi di frenare o mettere in difficoltà le iniziative dei magistrati, di quanti erano interessati a cercare degli alleati e non dei nemici nella ex classe dirigente fascista.

Mario Avagliano, Marco Palmieri – L’Italia di Salò 1943-1945

L'Italia di Salò: 1943-1945 (Biblioteca storica) di [Avagliano, Mario, Palmieri, Marco]

Quando cadde il regime mussoliniano e l’Italia si divise in due, quanti aderirono alla neonata Repubblica sociale e presero le armi? E quali erano le loro motivazioni e i loro sentimenti? Resoconti di polizia, corrispondenze intercettate dalla censura, diari, memorie e documenti editi e inediti consentono di ricostruire la storia dei fascisti di Salò: i volontari, i coscritti, gli internati in Germania che “optarono” per la Rsi, i prigionieri degli Alleati che rifiutarono di collaborare, le seimila ausiliarie e i fascisti che operarono nelle zone già liberate. In tutto oltre mezzo milione di aderenti, volontari o forzati, che vissero i venti mesi della guerra civile “dalla parte sbagliata”.

Mimmo Franzinelli – Il prigioniero di Salò: Mussolini e la tragedia italiana del 1943-1945

Il prigioniero di Salò: Mussolini e la tragedia italiana del 1943-1945 (Le scie) di [Franzinelli, Mimmo]

La tragica avventura della Repubblica di Salò è stata fra le più pesantemente colpite dalle semplificazioni ideologiche. Tanto le versioni dei vincitori quanto quelle dei vinti hanno trascurato, e mistificato, la realtà storica a favore dell’esaltazione di amor di patria, sentimento nazionale, passione civile e – da ultimo – consacrazione eroica delle vittime.
Mimmo Franzinelli si lascia alle spalle queste logiche e sulla base di fonti inedite o sinora trascurate descrive la tentata resurrezione del fascismo nel settembre 1943 e i successivi sviluppi fino all’aprile 1945. Gli scritti di Mussolini, i rapporti di Kappler per Hitler, le carte di Claretta Petacci, i notiziari della Guardia nazionale repubblicana, le note della Segreteria particolare del duce rivelano una storia inedita di equilibri estremamente instabili, dove Mussolini, inseguendo il sogno di una rinascita improbabile – anche sul piano personale -, svolge comunque un ruolo da protagonista nella guerra civile innescata dalla costituzione della RSI e dall’insediamento del suo quartier generale sul lago di Garda.
Consapevole di essere ostaggio dei nazisti, il vecchio dittatore, esautorato dai tedeschi, criticato dai suoi stessi colonnelli e lontano dal suo popolo, è costretto in un microcosmo di sopravvissuti dove unico referente resta Claretta, la giovane amante, e obiettivo primario – ossessivamente quanto vanamente perseguito – è spostare la sede di governo lontano da Salò. Il volume documenta la disistima del capo della RSI verso i suoi collaboratori, l’odio mortale per Alleati e partigiani, la prostrazione – sino al limite del suicidio – per la perdita di Roma e l’avvicinamento del fronte al Nord. E attraverso i dossier dei servizi segreti esamina l’estremo tentativo di riscatto, con il discorso milanese del Teatro Lirico, il 16 dicembre 1944. Nelle pagine finali sono descritti, settimana per settimana, i tentativi di far espatriare Claretta Petacci, il terrore di essere arrestato dagli anglo-americani, la disperata ricerca di salvezza di un uomo ormai convinto di essere un “cadavere vivente”.

Diego Meldi (a cura di ) – La repubblica di Salò

Questa breve ma esaustiva guida alla storia degli anni Quaranta del secolo scorso, che videro la nascita e la caduta della Repubblica Sociale Italiana, si sviluppa attraverso i luoghi e i personaggi che vi parteciparono, con l’aiuto di documenti e testimonianze di entrambe le “fazioni”. Non saranno dimenticati gli avvenimenti scomodi per i “fascisti” (rappresaglie, antisemitismo, diserzioni ecc.), ma nemmeno quelli per i partigiani (attentati, delazioni, uccisioni indiscriminate ecc.), così come le “vergogne” degli alleati (bombardamenti sui civili, stupri, fucilazione di prigionieri ecc.) per un tentativo di comprendere quell’oscuro ma fondamentale periodo storico della nostra Repubblica.