Autorevole filosofo e combattivo militante, Roger Garaudy è una delle personalità contemporaneo che esprimono la battaglia nella sinistra europea. Ben note sono le sue posizioni di dialogo e di recupero verso il mondo cattolico, di apertura verso il nuovo modello cinese, di afforr:rnzione della coesistenza come priorità dell’informazione sul dogmatismo e la chiusura settari.a. La tesi del « blocco storico », con lo sfondo di tali posizioni, ha costituito l’elemento più aspro del dissidio di Garaudy con il Partito comunista francese, culminato con la sua esclusione dal Comitato Centrale. In questo studio su Lenin, egli fa derivare l’idea del blocco storico dalla concezione leninista di una egemonia esercitata dalla classe operaia alla testa di un sistema di alleanze di classi.
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Alain Besancon – Le origini intellettuali del leninismo
In questo libro, A. Besançon affronta il problema delle origini intellettuali di quell’ideologia che ha trovato in Russia il terreno migliore per affermarsi nella sua forma più stabile e definitiva: il leninismo. La ricerca di queste origini porta Besançon a risalire, nella storia del pensiero, fino a Plotino e agli gnostici, per poi ripercorrere la strada che, passando attraverso Leibniz e l’Illuminismo, ha portato al nascere di quei fermenti intellettuali sulla cui base – grazie anche al concorso di particolari condizioni storiche, politiche e sociali – si è sviluppata l’ideologia leninista.
Luigi Cortesi – Il comunismo inedito Lenin e il problema dello stato
Valerio Tonini – Che cosa ha veramente detto Lenin
Angelica Balabanoff – Lenin visto da vicino
« Era intollerante verso qualsiasi deviazione dal suo modo di pensare. Ma colui che aveva ragione, i cui insegnamenti, le cui vedute dovevano essere seguiti, non era lui, Lenin, era un bolscevico di severa osservanza, propugnatore della tattica che doveva trionfare nel mondo perché l’unica giusta. Un dittatore impersonale, se così è lecito esprimersi ». Cosi, Angelica Balabanoff descrive, tra l’altro, il carattere di Lenin. Angelica Balabanoff, che di Lenin fu per molti anni amica e compagna di lotta, ci ha dato, con questo libro, una delle testimonianze più dirette e veritiere sulla reale personalità e modo di pensare e di agire del fondatore del bolscevismo.
Amadeo Bordiga – Lenin
Lenin nel cammino della rivoluzione conferenza tenuta da Amadeo Bordiga nella Casa del popolo di Roma il 24 febbraio 1924. ” Capo ” di Antonio Gramsci. Editoriale scritto in morte di Lenin, apparso non firmato nel marzo 1924 sul I numero della Terza serie dell’ ” Ordine Nuovo
Roy Medvedev – Gli ultimi anni di Bucharin 1930-1938
Con questo nuovo libro, scritto da Roy Medvedev nel quarantesimo anniversario del processo e della morte di Bucharin e pubblicato per la prima volta in questa edizione italiana, lo storico sovietico intende portare il proprio contributo al ritorno di interesse storiografico per la figura del grande rivoluzionario, vittima nel 1938 della repressione staliniana. Concentrando la ricerca sugli ultimi anni della sua vita (dal 1930 al 1938), Medvedev si propone nel contempo di approfondire quell’analisi e quella riflessione sul fenomeno staliniano che sono al centro dei suoi studi e di apportare nuovi elementi alla conoscenza della storia sovietica degli anni trenta. Attraverso la ricostruzione della vicenda di Bucharin avviata al tragico epilogo — la sua estromissione, insieme a Tomskij e Rykov, dal gruppo dirigente del partito, la sua attività nel campo della programmazione della ricerca scientifica, la nomina a direttore delle Izvestija, la sua partecipazione al dibattito culturale sovietico, il suo ultimo viaggio all’estero, la sua vita familiare, i suoi rapporti personali con Stalin, infine le drammatiche vicende dell’istruttoria e del processo — si delinea quindi anche lo spaccato di una società impegnata a trasformarsi secondo quel modello di sviluppo centrato sulla collettivizzazione forzata delle campagne e sulla « rivoluzione dall’alto » alla cui attuazione lo stesso Bucharin si era tenacemente opposto, convinto della necessità di creare una diversa via per la costruzione del socialismo in Unione Sovietica.
Nicolaj Ivanovic Bucharin – La teoria del materialismo storico
AA.VV. – Dissenso e socialismo. Una voce marxista del Samidzat sovietico
Del «dissenso» si è parlato e si parlerà molto perché esso costituisce un fenomeno importante e nuovo della realtà sovietica e di quella di altri paesi affini per struttura sociale e politica. Ma il «dissenso» è un fenomeno complesso, come complessa è la realtà storica che in esso si manifesta, e la sua comprensione richiede alla «sinistra» europeo-occidentale una notevole revisione di schemi e preconcetti, nonché un serio impegno di documentazione. I testi qui raccolti appartengono alla corrente socialista e marxista del «dissenso» sovietico che fa capo allo storico Roj Medvedev. I temi trattati sono vari: dal significato del XX e del XXII congresso del Pcus alla polemica con Solženicvn, dalla definizione della struttura della società sovietica all’inchiesta sociologica sull’alcolismo nell’Urss. Dall’insieme dei testi emerge una proposta di riflessione e di discussione, nella quale si immette lo scritto introduttivo di Vittorio Strada Dissenso e socialismo. Del «dissenso» si è parlato e si parlerà molto perché esso costituisce un fenomeno importante e nuovo della realtà sovietica e di quella di altri paesi affini per struttura sociale e politica. Ma il «dissenso» è un fenomeno complesso, come complessa è la realtà storica che in esso si manifesta, e la sua comprensione richiede alla «sinistra» europeo-occidentale una notevole revisione di schemi e preconcetti, nonché un serio impegno di documentazione. I testi qui raccolti appartengono alla corrente socialista e marxista del «dissenso» sovietico che fa capo allo storico Roj Medvedev. I temi trattati sono vari: dal significato del XX e del XXII congresso del Pcus alla polemica con Solženicvn, dalla definizione della struttura della società sovietica all’inchiesta sociologica sull’alcolismo nell’Urss. Dall’insieme dei testi emerge una proposta di riflessione e di discussione, nella quale si immette lo scritto introduttivo di Vittorio Strada Dissenso e socialismo.
Richard Crockatt – Cinquant’anni di guerra fredda
Una ricostruzione minuta di cinquant’anni di storia mondiale, dal 1941 al 1991, dominati dall’esasperata competizione tra due superpotenze: Stati Uniti e Unione Sovietica. Con grande finezza, l’autore illustra i delicatissimi equilibri su cui si è retto per decenni il destino del mondo, sempre sull’orlo di un micidiale conflitto nucleare, ripercorrendo le tappe più significative di un periodo tormentato da gravi tensioni: la guerra di Corea; la guerra del Vietnam; l’ascesa della Cina fino alla caduta dell’ “Impero sovietico”. Un libro inquietante, una sintesi suggestiva e terribile di mezzo secolo tra i più drammatici della storia umana.