Archivi tag: Progetto centenario rivoluzione russa
Marco Natalizi – Il burattinaio dell’ultimo zar
Andrej Amal’rik – Rasputin. Il « monaco nero » e la corte dell’ultimo zar
Félix Yussupov – Dalla corte all’esilio. Memorie dell’uccisore di Rasputin
L’assassinio, avvenuto a San Pietroburgo il 29 dicembre 1916, venne fatto passare per un delitto politico; il suo autore, che sicuramente agì d’intesa con altri congiurati e con potentissimi protettori dell’ambiente di corte (se la cavò, infatti, senza nemmeno un processo, con una mitissima pena all’esilio in campagna), sostenne di aver voluto liberare lo zar, e soprattutto la zarina, Alessandra Fedorovna, dall’influenza di Rasputin, giudicato un intrigante senza scrupoli che, con il suo ascendente sulla coppia imperiale, stava trascinando la Patria alla rovina. Felix Yusupov era un omosessuale che non riusciva ad accettare la propria condizione (benché studi recenti abbiano dimostrato come essa fosse diffusissima nella “gioventù dorata” cui egli apparteneva e specialmente nel prestigioso reggimento Preobrazhenskij della Guardia imperiale, al quale apparteneva, al punto che lo si definiva, dietro le quinte, “il reggimento degli omosessuali”, e tale era anche il suo nobilissimo comandante). Secondo alcuni studiosi, si sarebbe rivolto a Rasputin proprio perché lo aiutasse a risolvere il suo problema di identità sessuale.
La comune di Parigi. Centenario Rivoluzione russa 1917-2017 – prima sezione
Cari amici di LDB, ci siamo: dopo tanta fatica è arrivato il momento. Come da progetto (se non l’avete fatto, leggete il piano del programma linkato qui sopra ) inizieremo con una selezione dedicata alla Comune di Parigi.
Dietro gran parte di queste proposte c’è l’impegno del compagno Grattacielo, che mi preme ringraziare particolarmente: in questi mesi di lavoro è sempre stato presente e puntuale nei consigli come nelle critiche. Semplicemente, senza il suo aiuto, materiale e morale, questo lavoro non avrebbe mai visto la luce.
Ricordo, come sempre, che è possibile sostenere questo blog con una donazione in denaro a questo LINK DONAZIONE, oppure condividendo a vosta volta materiale con il blog.
Tornando alla Comune, meglio lasciare la parola allo stesso Lenin:
IN MEMORIA DELLA COMUNE
Quarant’anni sono passati dalla proclamazione della Comune di Parigi. Con comizi e manifestazioni il proletariato francese ha commemorato, come d’uso, gli artefici della rivoluzione del 18 marzo 1871. Negli ultimi giorni di maggio, esso andrà nuovamente a deporre corone sulle tombe dei comunardi fucilati, vittime dell’orribile « settimana di maggio » e a giurare ancora una volta di combattere senza tregua fino al trionfo completo delle loro idee, fino alla completa realizzazione dell’opera che ci hanno affidata. Continua a leggere
Prosper-Olivier Lissagaray – Gli ultimi giorni della Comune
P. M. Kergentsev – La Comune di Parigi
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Alistair Horne – L’assedio e la Comune di Parigi. 1870-1871
Il Secondo Impero crolla, Napoleone III viene fatto prigioniero e la Francia proclama la Terza Repubblica: è la vittoria delle armate di Bismarck che entrano vittoriose in una Parigi che tenta inutilmente di resistere all’assedio. E poi gli incandescenti giorni della Comune. Le conseguenze politiche e sociali dell’assedio prussiano, le cause dell’insurrezione e la sua repressione nel sangue vengono analizzate da Alistair Horne in quella che è la più completa ricostruzione storica degli avvenimenti parigini del 1870-1871, con lo stile e la passione di una grande narrazione.
Karl Marx – La guerra civile in Francia
L’analisi storica delle vicende che portarono alla rivoluzione della Comune parigina si intreccia con la demolizione spietata di Thiers e degli uomini del governo di Versailles, con l’esaltazione vibrante e talora ispirata della Comune e del suo significato, con la difesa appassionata della sua opera e con la raffigurazione, densa di contenuto teorico, di come si sia venuto formando lo Stato della borghesia e di come si presenti il potere operaio attraverso la Comune.
Giuliana Pistoso – La Comune di Parigi
Molti oggi parlano della Comune, ma pochi sanno di usare un’antica formula che diceva: “Noi giuriamo di difendere le libertà municipali con la nostra forza comune…” La Comune quindi è un giuramento: anzi, secondo l’espressione usata dai giacobini del 1792, una “sacra congiura”. Infatti, è difficile immaginare qualcosa di più “sacro” della lotta del popolo di Parigi nella primavera del 1871. Uscito stremato dall’assedio prussiano dell’inverno precedente, esso si era trovato ad urtare contro il secolare problema francese di una provincia clericale e contadina che, invece di pensare alla ricostruzione del paese dopo la sconfitta, mirava solo a colpire ancora di più la capitale, di cui temeva la forza rivoluzionaria. I parigini, quindi, furono costretti e spinti ad una rivolta che non avevano cercato.
L’impegno con cui accettarono di vivere quei momenti ne viene perciò ancor più nobilitato, ed è su questa consapevole accettazione del proprio ruolo storico da parte di ogni singolo comunardo che l’Autrice ha voluto porre l’accento.