«Vechi», che significa «la svolta», è rimasto un testo di riferimento fondamentale per comprendere il dibattito culturale che si svolgeva in Russia prima del ’17. Si tratta di un volume che comprende interventi sull’ intelligence a russa apparso in Russia nel 1909. Gli autori, alcuni dei quali come Berdjaev, Bulgakov, Frank, avrebbero poi raggiunto una fama mondiale, non costituiscono un gruppo omogeneo. Coordinati dalla redazione di P. Struve, sono stati chiamati a discutere quel complesso fenomeno della storia russa che è l’intelligencija, nei suoi diversi fattori, sia come nesso con la cultura occidentale sia come rapporto con la tradizione autoctona russa e istanze rivoluzionarie. Essi si interrogano così sulla natura del fenomeno e le responsabilità dell ‘intelligencija. La pubblicazione di «Vechi» suscitò in Russia accese discussioni in tutti gli schieramenti, fino alla reazione di Lenin che, arrivato poi al potere, espulse dal paese nel ’22 Berdjaev, Bulgakov e Frank.
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L’evoluzione del popolo russo non può essere esattamente compresa senza un attento esame della situazione degli Slavi e dei Russi nel mondo antico e della loro originaria civiltà, storicamente connessa con- la sfera culturale dell’Asia centrale. Il primo capitolo di questo volume è perciò dedicato ad alcuni aspetti significativi del mondo eurasiatico, quali l’organizzazione e l’ideologia politica e sociale, la mitologia, l’etica e l’arte; il secondo e il terzo considerano la posizione degli Slavi primitivi e degli antichi Russi nel fluttuare delle condizioni provocato dal succedersi delle ondate migratorie e dall’espandersi degli imperi alanico e turco, sorti uno dopo l’altro nell’Eurasia occidentale e nell’Europa orientale. Il quarto capitolo, dedicato ai fondamenti spirituali dell’antica cultura russa, permeata di sentimenti e di nozioni religiose, rivela la complessità finora trascurata del paganesimo slavo, imperniato su un sistema di riti, di idee e di miti, in mezzo a cui si distinguono differenti livelli e aspetti, alcuni dei quali sopravvissero anche alla conversione al cristianesimo influendo durevolmente sulle caratteristiche del pensiero religioso russo. Gli ultimi due capitoli illustrano infine il terribile sconvolgimento a cui andò incontro la vita spirituale del mondo slavo nell’alto medioevo. Sebbene lo scopo di questo libro sia quello di studiare l’antico sfondo della Russia e le fondamentali tendenze nella formazione e nel primitivo sviluppo degli Slavi orientali, tuttavia il panorama tracciato dall’autore vale ad illuminare anche molti aspetti della storia successiva di questa vasta porzione dell’Europa. Il tortuoso cammino percorso dallo spirito russo dal mitraismo attraverso il cristianesimo fino al marxismo ha infatti le sue lontane radici in queste origini caratteristiche della civiltà degli Slavi orientali.