Luciano Gruppi – Socialismo e democrazia. La teoria marxista dello stato

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La moderna scienza politica, che ha il suo fondatore in Macchiavelli, ha trovato nel marxismo uno dei suoi più alti punti di sviluppo. « Socialismo e democrazia » inquadra il marxismo nelle precedenti concezioni dello Stato e della società (Machiavelli, Locke, Kant, il liberalismo, il socialismo utopico, Hegel e l’idealismo etico) e nei suoi sviluppi teorici da Marx ed Engels al socialismo della Seconda Internazionale (Kautsky e Bernstein), alla riconquista leninista dei principi rivoluzionari fino ai più recenti sviluppi dovuti a Stalin e Mao Tse Tung e, in Italia, a Gramsci e Togliatti La teoria marxista dello Stato, di Luciano Gruppi, direttore dell’Istituto di studi comunisti « Palmiro Togliatti », è un punto di riferimento essenziale nell’attuale dibattito sulle questioni della democrazia, del pluralismo e dello Stato riproposte oggi come problemi vitali al movimento operaio e democratico sia dagli sviluppi dell’« eurocomunismo » sia dalle polemiche quotidiane dell’estremismo e del conservatorismo borghese.

L’opera si raccomanda per l’esemplare chiarezza del linguaggio, per la ricchezza dei temi trattati e per l’alto rigore scientifico.

Rosa Luxembourg – Scritti politici

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Il criterio che ha presieduto alla presente scelta è stato quello di fornire un panorama abbastanza completo della tematica politica di Rosa Luxemburg. Abbiamo perciò in primo luogo incluso i suoi tre principali pamphlets politici (Riforma sociale o rivoluzione?, Sciopero generale, partito e sindacati, La crisi della socialdemocrazia), nonché alcuni altri scritti che ci sono sembrati fra i piu significativi vuoi perché hanno segnato un momento particolarmente importante o addirittura una svolta storica (come l’articolo sulla ricostituzione dell’Internazionale e il discorso sul programma), vuoi per l’importanza dei temi trattati e la loro utilità per completare il quadro organico del pensiero luxemburghiano (come l’articolo sui problemi organizzativi della socialdemocrazia russa e il manoscritto sulla rivoluzione russa), vuoi infine perché ci offrivano la possibilità di presentare al lettore alcuni temi ampiamente trattati dalla nostra autrice e senza i quali questa scelta antologica ci sarebbe sembrata particolarmente lacunosa (così la prefazione alla Questione polacca per il problema nazionale polacco, il discorso al congresso del POSDR per la sua attività di militante nel quadro della socialdemocrazia russa e per i problemi connessi della strategia del movimento operaio in Russia, e infine l’autodifesa al processo di Francoforte come testimonianza della sua vigorosa campagna antimilitarista).

Lelio Basso

Lev Trotsky – In difesa del marxismo

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In difesa dei marxismo è il titolo che è stato dato alla raccolta degli interventi fatti da Trotskij nel dibattito che si era sviluppato nel Socialist Workers Party, Sezione Ame­ricana delia Quarta Internazionale, all’inizio della II guerra imperialista. Il volume costituisce l’ultimo contributo del rivoluzionario russo alla discussione sulla natura sociale dell’URSS e alla difesa dell’ideologia marxista e, in ordine di tempo, la raccolta dei suoi ultimi scritti (il volume si chiude con una lettera scritta il 17 agosto 1940, cioè tre giorni prima che la mano del sicario di Stalin gli vibrasse il colpo mortale).

Georges Labica – Dopo il marxismo-leninismo. (Tra ieri e domani)

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Questo libro non si rivolge ai nostalgici, né ai liquidatori, bensì a chi non si rassegna e non si trasforma (dentro l’onda lunga del trasformismo). La parte centrale del libro è costituita dal saggio di Georges Labica scritto alla vigilia della perestrojka per fornire “elementi di una critica” su una filosofia allora di regime. Di Labica è anche la postfazione del maggio 1990. Il saggio introduttivo è di Silvano Tagliagambe. La data della sua stesura coincide con la fine della perestrojka. Oggi è vero per l’Est ciò che era vero per l’Ovest – secondo Gramsci – agli inizi degli anni Trenta: “Il vecchio muore e il nuovo non può nascere”. Dopo il marxismo-leninismo (tra ieri e domani) intende costituire perciò non solo il rendiconto di un passato ma anche uno stimolo per il presente.

Iring Fetscher (a cura di) – Il marxismo Storia documentaria 3.Politica

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Si conclude con questo volume l’antologia del pensiero marxista di !ring Fetscher. L’argomento – la politica – è articolato nei seguenti temi particolari: Stato, nazione, diritto, partito, rivo­luzione e riforma, socialismo e comunismo. Nei primi tre capi­toli è svolta un’analisi critica dei rapporti politici. I successivi capitoli son dedicati agli strumenti con i quali riplasmare gli Stati e le società esistenti. Il piu importante di essi è il partito, del quale soprattutto Lenin ha cercato di dare una fondazione teorica. Le concezioni che si riflettono nei testi presentati si riannodano in parte direttamente alle riflessioni sociologiche raccolte nel secondo volume. Nel capitolo Rivoluzione e riforma, strettamente connesso con quello sul partito, si dà conto delle discussioni antecedenti la prima guerra mondiale sulla società finale socialista e comunista, tema di recente ridivenuto attuale anche nell’URSS.
Oltre alla consueta esauriente bibliografia degli autori citati e degli scritti su di loro, il volume comprende anche dei brevi profili biografici di tutti gli scrittori presentati nei tre volumi.

Amadeo Bordiga – Russia e rivoluzione nella teoria marxista

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La rivoluzione russa d’ottobre non può essere compresa se non si riconoscono le premesse storiche ed economiche che l’hanno determinata. Ugualmente non si possono trarre delle conclusioni dalla sua sconfitta se non si sono prima considerate tutte le con­dizioni che anticipatamente erano state poste come indispensa­bili al suo pieno successo. li principale interesse di quest’opera sta nel fatto che essa riallaccia tutta l’attuale questione russa al programma classico (Marx-Engels) e all’analisi dei rapporti di forza fra le varie classi e i diversi stati dell’Europa del XIX seco­lo. Mai nessun altro teorico marxista moderno è riuscito a for­mulare in termini cosi chiari ciò che con continua a rappresentare il punto cruciale di tutto il movimento internazionale della classe operaia.

Franco Battistrada – Marxismo e populismo 1861-1921 [LDB]

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Una fitta produzione storiografica ha ormai tolto il populismo dalla dimenticanza nella quale lo avevano confinato la sconfitta politica e il trionfo di posizioni ideologiche ad esso avverse. In effetti dalla metà del secolo scorso agli anni della rivoluzione russa il dibattito sul populismo ha costituito un riferimento essenziale per la riflessione marxista, ne ha condizionato le formulazioni teoriche ed orientato gli sviluppi fino a determinare concrete scelte istituzionali, politiche ed economiche. Nei nostri anni di domande sulle vie percorse dal socialismo e dal comunismo e sulla possibilità di un loro futuro rinnovamento, i termini fondamentali del dibattito offrono a tutti una guida critica e costruttiva.

Lenin – L’imperialismo fase suprema del capitalismo

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Alla luce dei fatti nuovi che han­no mutato tanti aspetti dell’impe­rialismo, le analisi fondamentali di questo « saggio popolare » sono an­cora confermate dalla realtà: le que­stioni dell’economia contemporanea continuano ad aggirarsi attorno a quel nodo storico-sociale che Lenin diede da sciogliere al proletariato internazionale.

Lenin – L’imperialismo. Tutti gli scritti sulla fase suprema del capitalismo

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Il volto simbolo della rivoluzione d’ottobre era anche un grande teorico e scrittore. In queste pagine, Lenin intuisce il destino del capitalismo. In una lucida riflessione supportata dalla logica stringente e dai dati si descrive lo spirito della rapina che muove le nazioni capitaliste a impossessarsi delle ricchezze altrui. In una sola grande analisi ecco descritto il motore avido del colonialismo, la ragion di Stato che si trincera dietro ideali di propaganda, ma che è asservita al potere del denaro. La guerra al terrore per esportare la democrazia era al di là da venire, ma Lenin mette già in campo tutte le armi della critica geopolitica per smascherare la brutalità della legge del profitto.

Nikolaj Bucharin – L’imperialismo e l’accumulazione del capitale

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Quando nel 1913 Rosa Luxemburg elaborò una critica radicale della teoria marxiana della riproduzione e sostenne l’idea dell’inevitabile crollo economico del sistema capitalistico, tutta la socialdemocrazia tedesca insorse contro questa tesi.
Circa dieci anni dopo, il più giovane e prestigioso teorico del marxi­smo rivoluzionario russo, N. I. Bucharin, riprese i temi « luxembur­ghiani » confutandoli nel saggio che qui si pubblica per la prima volta in italiano.