Il «mal di vivere» risale al XVIII secolo, ma il malessere che designa esiste da quando l’uomo cerca di dare un senso alla sua esistenza. Già nell’Antichità i medici descrivevano pazienti colpiti da sindromi depressive e proponevano rimedi a base di piante per guarirli. I filosofi si interrogavano sull’ambivalenza di queste «affezioni dell’anima», caratterizzate da stanchezza, accidia, malinconia, noia, inquietudine, spleen, nichilismo, nausea, angoscia, depressione. Il mal di vivere ha preso forme diverse nel corso dei secoli, tutte sempre legate al malessere della condizione umana. Da Lucrezio a Schopenhauer, numerose menti illuminate hanno analizzato la malinconia e molti vi hanno visto il temperamento per eccellenza dei «grandi uomini». Da Eschilo a Cioran passando per Shakespeare, il mal di vivere ha ispirato i più grandi autori della cultura occidentale. Dall’impossibile rivolta di Prometeo contro il destino, all’angoscia dell’uomo contemporaneo che affronta le trappole della libertà, questo libro svela come il mal di vivere sia il pegno da pagare per i progressi della civiltà.
George Minois – Storia del mal di vivere. Dalla malinconia alla depressione
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