Johann Wolfgang Goethe – La missione teatrale di Wilhelm Meister

Goethe,  Johann Wolfgang - La missione teatrale di Wilhelm Meister (BUR)Per il giovane Wilhelm Meister, il teatro è uno spazio in cui la vita può assumere infinite forme, un mondo in cui la malinconia e l’insoddisfazione nei confronti della realtà non impediscono l’azione. La passione di Wilhelm, profonda e sofferta, lo porta a scontrarsi con le leggi cui l’individuo deve sottostare anche sul palcoscenico, ma nel contempo gli dà la forza per reagire e rinnovare le regole del teatro. Guidato dall’Amleto di Shakespeare, che sente come vera e propria rappresentazione di se stesso e fonte di ispirazione, Wilhelm impara a conoscersi come uomo diviso tra mondo esteriore e io interiore, tra spirito e azione, ma con un destino inevitabilmente legato al teatro.

Consiglio a cura di Athanasius.

Hans Magnus Enzensberger – I miei flop preferiti. E altre idee a disposizione delle generazioni future

coverPerché vergognarsi dei propri flop? Perché non raccontare i fallimenti letterari, teatrali, cinematografici, accumulati nell’arco di oltre cinquant’anni? Sbagliando s’impara, e Enzensberger dimostra di farlo con grande ironia e understatement. Senza versare lacrime, perché in fondo ci si può affezionare anche alle proprie débâcle. Anzi forse si arriva ad amare di piú questi figli negletti che i loro fratelli fortunati: dei successi ci si dimentica in fretta, mentre i passi falsi ce li portiamo dietro per anni, a volte per sempre. *** Dopo la pubblicazione nel 1957 di Verteidigung der Wölfe ( Difesa dei lupi ), la sua prima raccolta di poesie, Hans Magnus Enzensberger divenne ben presto un punto di riferimento per numerosissimi lettori, dapprima in Germania e poi via via in molti altri paesi. Anche perché Enzensberger non si è mai sentito solo «poeta »: come dimenticare le raccolte di saggi sui temi piú disparati (politica, antropologia, sociologia, scienze), i libri per ragazzi (fra tutti Il mago dei numeri ), i «romanzi» (dalla Breve estate dell’anarchia a Hammerstein e Josefine ), le traduzioni, le riviste («Kursbuch» oltre che un successo commerciale di prim’ordine, fu la rivista forse piú importante del ’68 tedesco ed europeo), l’attività di editore (gli oltre 250 volumi pubblicati in vent’anni dalla Andere Bibliothek), le installazioni poetiche. Inevitabile che in oltre cinquant’anni di poliedrica attività qualcosa non sia andato per il verso giusto: riviste concepite e mai pubblicate, altre andate in edicola ma dalla vita assai breve (forse perché troppo innovative per il gusto dei lettori), promettenti iniziative editoriali abbandonate per l’intervento degli avvocati, opere liriche, drammi e commedie, sceneggiature cinematografiche, libri per ragazzi, fontane creatrici di poesia. Ai «tonfi» – ora non privi di una loro intima grandezza, ora piú dimessi e silenziosi – e ai progetti mai usciti dal loro stato embrionale, Enzensberger dedica questa affettuosa e ironica retrospettiva: perché a differenza dei trionfi, gli insuccessi favoriscono in vari modi l’intelligenza, aiutandoci anche a capire come funziona il complesso universo dell’industria culturale. E consentono a noi lettori di passare in rassegna, con passo lieve, cinque decenni di storia europea. *** «Un’autobiografia spirituale, narrata sulla scorta dei suoi progetti di minor successo. Un libro ricco di idee, estremamente vivace e intelligente». «Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung»

Hans Magnus Enzensberger – Jospehine e io

coverQuando Joachim, un economista di trent’anni con buone prospettive di carriera e dalla vita sentimentale travagliata, la salva da uno scippo e le restituisce la borsa ricamata di perline, l’anziana signora con la veletta bianca lo ringrazia solo con un cenno del capo. Poi però per sdebitarsi lo invita a prendere un tè e lui accetta di buon grado. La grande villa che lo attende al numero 12 della Kastanienallee ha visto tempi migliori: l’intonaco si sfalda, le persiane stanno su per miracolo, l’arredamento, ridotto all’essenziale, non può nascondere i segni dell’usura. La padrona di casa, Josefine K., però non intende assolutamente rinunciare a un certo decoro: all’epoca del nazismo è stata una cantante lirica molto famosa e ancora oggi è una grande dame piena di verve, che vive e pensa fuori dagli schemi, arrogante, sempre pronta a giudicare il prossimo, a mettere in discussione antiche certezze, a esprimere opinioni che si esiterebbe a definire politicamente corrette. Affascinato non da ultimo dal suo passato e dall’alone di mistero che la avvolge, per otto mesi Joachim passerà quasi ogni martedì pomeriggio in quel vetusto salotto discutendo – e molto spesso litigando – degli argomenti più disparati: dal femminismo alla recentissima riunificazione tedesca, dal Terzo Mondo all’Olocausto, dai difetti della democrazia alla deprecabile moda del fitness; ne nasce – temperato dal rispetto, dalla discrezione e dalla differenza di età – un sentimento di vicinanza che consente al giovane di penetrare i tanti segreti della sua interlocutrice e di registrarli meticolosamente in un diario.

Hans Magnus Enzensberger – La grande migrazione. Trentatrè segnavia

coverrIl problema che sta al centro del libro è: la presenza dell’altro, la infiltrazione extracomunitaria e soprattutto l’insorgere della violenza di piazza. ‘Di fronte alla massiccia comparsa di bande di picchiatori in ogni parte della Germania, l’apparato di repressione – a cominciare dalla polizia fino ai tribunali – ha reagito fino ad ora con una moderazione inaudita … Se lo Stato si rifiuta di proteggere i cittadini … si dovranno armare per legittima difesa … Tutto questo può portare politicamente a condizioni simili a quelle vissute dalla Germania verso la fine della Repubblica di Weimar’.

Winfried Sebald – Vertigini

coverSpartito in quattro racconti, “Vertigini” è un libro in cui domina il tema del viaggio: un errare che ha per protagonisti non solo il narratore nelle sue lunghe peregrinazioni fra Vienna, Venezia, Verona e i luoghi dell’infanzia nelle Alpi bavaresi, ma anche scrittori come Stendhal, Casanova e Kafka, ritratti durante i loro soggiorni in Italia. Stazioni ferroviarie e camere d’albergo, fughe di case e alberi dietro i finestrini di un treno, compagni di viaggio che paiono minacciose reincarnazioni di personaggi storici, estenuanti itinerari cittadini con lo zaino in spalla scandiscono questi percorsi nello spazio e nel tempo: percorsi interiori, alle radici della malinconia e del ricordo, cui solo la scrittura può restituire la vita.

Winfried Sebald – Storia naturale della distruzione

coverUna madre con il cadavere carbonizzato del figlio nella valigia, una famiglia che fa colazione nella veranda di una villa in mezzo alle macerie, una massaia che pulisce i vetri dell’unico edificio rimasto in piedi in mezzo alla distruzione. Immagini che testimoniano la serie di bombardamenti alleati che distrussero Amburgo durante la Seconda guerra mondiale e che hanno sempre costituito un argomento tabù in Germania. In quanto colpevole, il popolo tedesco doveva tacere il dolore patito da milioni di civili. Sebald trattò questo tema nel 1997 in una serie di lezioni di poetica tenute a Zurigo, toccando un nervo scoperto e componendo una storia naturale della distruzione in cui il meccanismo della guerra non risparmia niente e nessuno.

Ernst Jünger – Sulle scogliere di marmo (Edizione Guanda)

CopertinaSotto il cielo terso della Marina vive un popolo che ha fatto tesoro della storia ed è arrivato a un felice equilibrio di organizzazione politica e sociale. Ma ai confini di questa contrada serena si addensano nuvole cupe e sinistre. Annunciato da incerti messaggeri, il pericolo si insinua gradualmente, si fa reale e violento: i popoli barbari dei boschi circostanti riversano la loro volontà di potenza sull’armoniosa comunità, fomentano il disordine, minacciano il lavoro dell’uomo.

Ernst Jünger – Sulle scogliere di marmo [Epub – Mobi]

coverUn popolo vive in un felice equlibrio di organizzazione sociale e politica. Ai confini di questa serena contrada si addensano però le pericolose minacce dei barbari popoli dei boschi. In questo romanzo le autorità tedesche videro un attacco all’ideologia nazista: al di là delle contingenze storiche, il libro si fa portatore di un valore più generale, rappresentando tutta la storia dell’Occidente minacciata dal male e dalla guerra.

Ernst Jünger – Heliopolis [Epub – Mobi]

coverHeliopolis è una città lontana, proiettata in un futuro che la tecnica domina in modo onnipervasivo. Teatro delle passioni umane in cui confluiscono frammenti del nostro tempo, la città è scossa da uno scontro di potere ai vertici del regime. Tradizioni venerabili e antiche comunità sono spazzate via dalle infallibili armi dell’esercito, ma l’apparato tecnologico, che miete le sue vittime in nome del progresso, sa anche preservare la memoria del passato, grazie a potenti apparecchiature che archiviano l’intero scibile umano. Il comandante Lucius, protagonista del romanzo, si dibatte nelle contraddizioni di un’utopia malata, oscillando tra il culto della disciplina e l’attrazione per Budur, donna sfuggente e altera, immagine dell’amore salvifico. Romanzo visionario, sinistra prefigurazione e insieme una delle prove narrative più alte dello scrittore tedesco, Heliopolis fu pubblicato da Jünger nel 1949.