Sossio Giametta – Saggi nietzscheani

Saggi nietzschiani

Con questo sesto libro su Nietzsche, Sossio Giametta, collaboratore all’edizione critica delle opere di Nietzsche di Colli e Montinari e autore di 12 traduzioni da Nietzsche (8 Adelphi e 4 Rizzoli), apporta i tocchi finali alla sua interpretazione di questo tormentato e tormentoso Autore. Distante da quanti considerano Nietzsche solo un filosofo o solo un poeta o profeta o psicologo o politico o moralista, questa interpretazione articola dall’interno i legami organici tra le varie manifestazioni del genio nietzschiano, ne esalta le conquiste, ne mostra le contraddizioni reali o apparenti, ne spiega l’autonomia-dipendenza dalla crisi storica europea. Lumeggiando anzitutto lo Zarathustra, come opera centrale che illumina le precedenti e seguenti come il sole i suoi pianeti, e gettando un arco dalla crisi sorrentina di Nietzsche fino alle opere del nichilismo tutto spiegato: il V libro della Gaia scienza, la Genealogia della morale e il Crepuscolo degli idoli, essa abbraccia in una visione unitaria la personalità e l’opera di Nietzsche, del cui pensiero sintetizza la struttura fondamentale. Non senza chiarire lateralmente i rapporti di Nietzsche con Hölderlin e Leopardi, della filosofia con la scienza e pagare un debito critico al grande filologo nietzschiano Mazzino Montinari, il tutto completato da un saggio in appendice su J.G. Hamann, il più ignorato dei precursori di Nietzsche.

Giuliano Campioni – Nietzsche La morale dell’eroe

Nietzsche. La morale dell'eroe

A partire da Umano, troppo umano, nella filosofia di Nietzsche, accanto al genio e al santo, si “congela l’eroe” esaltato nella metafisica dell’arte della Nascita della tragedia. Questo contrasta certamente con la figura consolidata del mito eroico di Nietzsche che ha comunque caratterizzato, in più modi e direzioni, la fortuna e talvolta perfino il culto del filosofo. Il tema dell’eroismo appare un termine di confronto continuo e centrale che permette al filosofo di differenziare la propria posizione dalle molte “morali eroiche” dell’epoca (da Carlyle a Gobineau, da Wagner a Baudelaire). La prima parte di questo lavoro percorre il tema dell’eroismo in Nietzsche cogliendone – fino alla radicale critica – i significativi mutamenti: la filosofia dello spirito libero dissolve, con le certezze metafisiche, ogni propensione verso una morale eroica che può arrivare all’estremo ascetico sacrificio di sé. La seconda parte è dedicata alla complessa figura di Socrate, “eroe” della decadenza, la cui scelta di morte rivela il vero senso della sua filosofia. La terza parte analizza la lotta di Nietzsche contro le “ombre di Dio” che offuscano l’orizzonte, le diverse figure ed atteggiamenti che il grande avvenimento della morte di Dio produce. L'”uomo superiore” della quarta parte di Zarathustra ha in sé i caratteri dell’eroismo: dalla lotta contro il movimento di Verkleinerung che porta al dominio dell'”ultimo uomo”, alla necessità del proprio tramonto per il sorgere di una forma di esistenza legata a nuovi valori.

Giuliano Campioni & Sandro Barbera – Il genio tiranno. Ragione e dominio nell’ideologia dell’Ottocento. Wagner, Nietzsche, Renan

Il genio tiranno

La filosofia di Nietzsche si colloca, nell’analisi proposta in questo volume, in un contesto di discussione che coinvolge Schopenhauer e Burckhardt, e, soprattutto, Wagner e Renan. Il tragitto di Nietzsche viene seguito in relazione, innanzi tutto, all’evoluzione teorica di Wagner e, in particolare, alla svolta da “Opera e dramma” alla metafisica della musica assoluta, intesa come “sogno vero” e possibilità di mitizzazione totale della realtà. Inoltre si vede come, insieme al mito wagneriano, incentrato intorno alla magia tirannica del genio, Nietzsche smonti il mito renaniano di un’aristocrazia scientifica, élite che sostiene un rigoroso progetto signorile, costringendo i linguaggi sociali entro un’oppressiva teleologia laica, segnata da una forte commistione di positivismo e romanticismo. La filosofia nietzscheana acquisisce, nel confronto, il valore di una radicale demitizzazione, che lavora a sottrarre all’ideologia romantica il suo fondamento metafisico. Liberato dalle risoluzioni mitiche, il moderno si apre in essa al riconoscimento di una pluralità di forze che richiedono forma e senso e che giungono ad esprimersi in una forma non costrittiva. Essa raccoglie i vari sensi parziali e diviene una relazione di contrari i quali, pur non tendendo alla conciliazione, non hanno valore reciprocamente distruttivo. La “volontà di potenza” è attraversata nel profondo da questa intenzione liberatoria che Musil ha indicato per primo tra i lettori novecenteschi enunciando, attraverso Nietzsche, una nozione di forma come sintesi di nuove possibilità.

Heinrich Detering – L’Anticristo e il Crocifisso. L’ultimo Nietzsche

L'anticristo e il crocifisso. L'ultimo Nietzsche

Alcuni mesi prima del fatidico crollo mentale e fisico del gennaio 1889, Nietzsche inizia a raccontare la storia di Gesù di Nazareth nell’Anticristo, mentre, quasi contemporaneamente, progetta il suo autoritratto narrativo in Ecce Homo. Le trasformazioni in atto in questi ultimi testi così criptici sono sempre state analizzate dalla critica alla luce della pazzia incipiente. In questo libro Heinrich Detering legge invece le ultime opere nietzscheane secondo una via interpretativa di matrice narratologica e non solo filosofica, esplorando nuovi spazi per la discussione di alcuni dei testi più suggestivi e meno esplorati del pensatore tedesco.

Paul Valéry – Lettere e note su Nietzsche

Lettere e note su Nietzsche

Vengono qui presentate, per la prima volta in italiano, tutte le lettere e le note che Paul Valéry dedicò a Nietzsche. Come tutta la sua generazione, Valéry scoprì l’opera del filosofo tedesco attraverso la lettura delle traduzioni che Henri Albert Haug pubblicò nel “Mercure de France” a partire del 1898 e per i successivi dieci anni. Oltre ad essere un’inedita testimonianza della particolare ricezione che ebbe, in un primo momento, la riflessione di Nietzsche in Francia (come ricorderà A. Gide, “presso di noi, l’influenza di Nietzsche ha preceduto la pubblicazione della sua opera”), questa raccolta si pone anche quale meditazione emblematicamente critica sul pensiero del filosofo. Confermandone a più riprese la valenza di excitant per l’esprit, Valéry non manca infatti di farsi esaminatore profondo della dirompente carica sovversiva del suo pensiero, brillando, ancora una volta, per rigore teoretico ed incisività critica nell’instaurare un vero e proprio corpo a corpo con alcune delle tesi più pregnanti della smisurata opera del filosofo tedesco.

Giangiorgio Pasqualotto – Saggi su Nietzsche

Saggi su Nietzsche

Eterno ritorno, Volontà di potenza e Superuomo costituiscono i nuclei tematici del pensiero di Nietzsche che hanno spesso monopolizzato l’attenzione, al punto da far credere che tale pensiero possa venire ad essi ridotto.
I limiti di questa prospettiva interpretativa sono stati segnalati e discussi criticamente da Pasqualotto nel suo Commento all’opera Così parlò Zarathustra (Rizzoli 1985). Qui invece vengono colti ed indagati problemi che nascono da punti meno noti e frequentati, ma non per questo meno importanti e profondi, del pensiero di Nietzsche: quelli dell’attimo immenso e del consentire, della soggettività plurale, della saggezza e della bellezza come forze della natura.