Anthony A. Long – La mente, l’anima, il corpo

La mente, l'anima, il corpo

I greci hanno contribuito in modo sostanziale a formulare un linguaggio della mente e a svilupparne i concetti. Le nozioni greche di mente e identità umana – che da Omero e Platone giungono fino a Epitteto e Plotino – toccano questioni di interesse ricorrente e universale, riguardano il modo in cui descriviamo le nostre esperienze, reali o potenziali, e il modo in cui ci confrontiamo, o dovremmo confrontarci, con il mondo e con noi stessi. Cosa ci accade quando moriamo? Gli esseri umani sono mortali o hanno la possibilità di conseguire l’immortalità? Come sono legate la mente, l’anima e il corpo? Siamo responsabili per la nostra felicità? Perché si è giunti a pensare che la vita migliore è una vita governata dalla ragione, con i desideri e le emozioni subordinate al suo comando? Che cosa ha significato pensare all’intelletto umano nei termini di una facoltà divina? Anthony Long si chiede quando e come queste questioni siano emerse nella Grecia antica, e dimostra quanto i modelli di mente ereditati dai pensatori greci siano ancora efficaci nel cogliere e illuminare la nostra comprensione di noi stessi e delle nostre aspirazioni.

Umberto Curi – La porta stretta. Come diventare maggiorenni

La porta stretta

«La porta stretta». Di lì dovrà passare, secondo il Vangelo di Luca, chi voglia accedere al regno dei cieli. Un varco intransitabile, se non si è disposti a impegnare ogni forza in una lotta pericolosa e dall’esito mai scontato: «molti cercheranno di entrare, ma non vi riusciranno». L’immagine evangelica è perfetta anche per raffigurare un passaggio universale della condizione umana, la fuoriuscita dalla minorità. Dolore, coraggio, decisione, necessità e conflitto contrassegnano nel pensiero occidentale l’impresa di diventare maggiorenni. Tuttavia, una volta intrapreso, il processo di emancipazione non si esaurirà nella compiutezza di uno stato finalmente raggiunto. Adulti si ridiventa sempre di nuovo. Di questo carattere processuale, agonistico e decisorio Umberto Curi rintraccia le massime espressioni filosofiche, religiose e letterarie – da Platone a Dostoevskij, dalla Bibbia a Shakespeare – e le lascia libere di testimoniare ciò che rimaneva inascoltato nelle loro esegesi abituali. Così il congedo dalla sudditanza, oltre che nell’appello di Kant all’indocilità ragionata poi irrisa da Hegel, si vedrà declinato in posture «filiali» antitetiche, combattenti o inermi: nel parricidio consumato dell’Edipo re sofocleo, in quello metaforico del Sofista platonico o in quello depotenziato di Amleto, ma anche, sorprendentemente, nell’obbedienza di Abramo, che sta eretto di fronte al Signore, o del Cristo, che si lascia abitare dalla volontà del Padre. E non meno significativi della logica binaria di ribellione e obbedienza, su cui si regola il transito canonico alla maggiore età, si riveleranno i suoi tracolli e le sue ostruzioni. Tra la via edipica e la devozione biblica, rintocca la quieta intransigenza del Bartleby di Melville, che si sottrae a ogni imperativo con la mossa del cavallo: «Preferirei di no».

Sebastiano Maffettone (a cura di) – L’idea di giustizia da Platone a Rawls

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Cos’è la giustizia e il giusto, se e perché dobbiamo essere giusti, il rapporto fra utilità e giustizia: sono quesiti fondamentali già a partire dall’antichità con le riflessioni di Platone e Aristotele. Dopo di loro, la riflessione di Hobbes, Locke, Hume, Rousseau e Kant arriva a inquadrare il problema della giustizia all’interno della discussione pubblica in politica. Nel XIX secolo Marx pone la questione che le riflessioni su questo tema siano in stretta relazione con la capacità della giustizia di soddisfare fini e aspettative sociali. Infine nel XX secolo filosofi come Hayek e Rawls elaborano diverse ipotesi nell’ambito della teoria politica e arrivano a conclusioni teoriche ancora oggi dibattute.

Vincenzo Ferrone – Lezioni illuministiche

Lezioni illuministiche

Vero laboratorio della modernità, l’Illuminismo appare nelle pagine di Vincenzo Ferrone nella sua autentica natura di nuovo umanesimo consapevole della finitezza dell’essere umano. Progetto culturale ed emancipatorio destinato a ridefinire tutti i saperi e in particolare la politica con l’invenzione del linguaggio dei diritti dell’uomo, il mondo dei Lumi ha sempre subìto e continua a subire feroci attacchi all’insegna della mistificazione. Queste lezioni, frutto di un corso tenuto al Collège de France, oltre a definire i caratteri originali dell’Illuminismo, mirano anche a smascherare le ragioni ideologiche, filosofiche e teologiche di quegli attacchi e a rilanciare l’ambiziosa sfida di una modernità fatta dall’uomo per l’uomo.

Peter Sloterdijk – Sfere I. Bolle

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Ha inizio con questo primo volume la pubblicazione in lingua italiana dell’opera di uno dei massimi filosofi tedeschi contemporanei: la trilogia delle “Sfere”. In questo monumentale lavoro, Sloterdijk sviluppa un’ambiziosa analisi della storia dell’umanità a partire dal momento in cui quest’ultima si accorge di vivere su di una sfera e in un globo. In “Bolle”, l’autore si interroga sul rapporto tra la sfericità e la nostra esperienza dello spazio primordiale. Ogni crisi epocale nella storia umana, a giudizio di Sloterdijk, è il risultato di un insuccesso o una crisi nella creazione di nuovi spazi abitabili; in particolare, questo è avvenuto in occasione dell”‘esplosione” delle sfere celesti presenti nell’astronomia pre-galieiana, cui ha fatto seguito una vera e propria catastrofe epistemologica.

P.s. Al netto dello scherzo d’aprile, mai avrei potuto biasimare la mancanza di generosità di chi mi segue dopo quello che è successo qualche mese fa, un qualsivoglia contributo pecuniario è comunque ben accetto. Il sistema minaccia sempre di più di pigliarmi per fame, resta fermo però che le release del blog continueranno a prescindere degli oboli pervenuti.

 

Peter Sloterdijk – Sfere II. Globi

Sfere Vol. 2

La trilogia di Sfere è l’opera maggiore di Peter Sloterdijk, uno dei più provocatori intellettuali del mondo contemporaneo. Questa trilogia propone una storia filosofica dell’umanità attraverso il prisma di una forma fondamentale, la sfera, e di tre delle sue declinazioni: la bolla, il globo e l’alveolo di schiuma. Il primo volume, “Bolle”, costituisce un esperimento microsferologico, impegnato a decifrare i piccoli mondi del vincolo di coppia o della partecipazione simbiotica, cioè a disegnare figure che non possono avere una forma circolare in senso geometrico e possono al massimo essere apparentate a sfere metaforiche, cioè appunto a bolle. Nel secondo volume, “Globi”, sotto i riflettori sono Dio e il mondo, e con essi tutte le figure macrosferologiche, di tipo politico o metafisico, che hanno dato vita a costruzioni simboliche e istituzionali di grandi dimensioni. Sloterdijk disegna un itinerario che, partendo dalle città mesopotamiche, arriva alle società contemporanee, interpretandole tutte come dispositivi con cui i collettivi umani hanno istituito delle difese rispetto all’insensatezza.

 

Peter Sloterdijk – Sfere III. Schiume

Sfere Vol. 3

Con il volume Schiume. Sferologia plurale Peter Sloterdijk ha completato il tentativo, suddiviso in tre parti, di offrire un nuovo racconto filosofico delle culture umane. Il concetto antropologico di Sfera, che dà il titolo alla trilogia, fa riferimento alla tesi chiave dell’autore secondo la quale la vita è una questione di forma. Dopo Bolle e Globi, Schiume offre una teoria filosofica dell’epoca contemporanea secondo una prospettiva per cui la vita si sviluppa in modo multifocale. L’immagine della schiuma consente di riconquistare il pluralismo delle invenzioni e costruzioni di mondi, e di formulare un’interpretazione filosofico-antropologica dell’individualismo moderno e dei suoi paradossi. Per fare ciò l’autore ricorre a materiali e argomenti molto differenti tra loro: dalla biologia all’architettura, dalla filosofia ai modelli politici e sociologici più in voga. Schiume, infatti, risponde allo stesso tempo alla questione di quale sia il legame che vincola gli individui a ciò che la tradizione sociologica chiama “società”.

AA.VV. – Genealogie dell’Occidente

Genealogie dell’Occidente

Occidente: parola antica per una categoria geopolitica decisamente moderna, da declinare al plurale. Le idee di Occidente sono sorte dentro e fuori le frontiere che si venivano tracciando, ma le diverse origini a cui ciascuna faceva appello denunciano il proprio carattere di miti etico-politici, più che descrivere una genealogia reale. Sulle rappresentazioni o addirittura invenzioni dell’Occidente, sulle morfologie storiche e i dispositivi concettuali che ne hanno costruito la megaidentità tutt’altro che statica e intangibile, sulle linee di frattura che ormai lo attraversano correndo lungo l’asse planetario, riflettono qui insieme uno storico, due filosofi, un politologo ed economista, un geografo e un islamologo. Un’analisi a più voci necessaria a comprendere quanti stereotipi si siano addensati attorno allo schema binario Oriente/Occidente – il primo spirituale, intemporale, dispotico e seduttivo, il secondo egemonico, faustiano, produttivo e senz’anima – e come la cosiddetta civiltà occidentale non possa vantare una titolarità esclusiva sulla modernità, invocata sotto altra veste dagli occidentalisti asiatici e inscritta nel cuore stesso del radicalismo islamico.

Michael Walzer – Sulla tolleranza

Sulla tolleranza

«In questo splendido libro, Michael Walzer torna a un tema, già caro a Locke e a Stuart Mill, che continua a essere la questione cruciale di ogni ordinamento liberale: come affrontare in modo civile la differenza, sia essa fra razze o fra culture, di genere o di classe? Si tratta di una questione che ha un nuovo rilievo nelle società postmoderne, così frammentate. Walzer ne dà una sua lettura, lucida, evocativa e scevra da dogmatismi, con un esempio raro di come la leggerezza dello stile si possa combinare alla profondità del pensiero. Un libro delizioso e provocatorio!» Ralf Dahrendorf