Oggi l’etichetta medica o psichiatrica – ma anche quella sociologica o giudiziaria – è ciò da cui tutto il resto discende. E di etichette se ne attribuiscono a profusione: iperattivo, depresso, bipolare, borderline, schizoide, psicopatico, ma anche, più banalmente, iperteso, diabetico, anoressico, obeso, cardiopatico, e persino nichilista, terrorista, zingaro apolide, rifugiato… A ognuna di queste etichette, spesso, corrisponde un farmaco, o una tecnica psicoterapica, o un luogo di rieducazione, identificazione, pena, espulsione… Insomma, tutti questi devianti riluttanti sono pane quotidiano (e guadagno) per il mondo dei normali, di coloro che invece sanno lavorare.
Piero Cipriano – La società dei devianti. Depressi, schizoidi, suicidi, hikikomori, nichilisti, rom, migranti, cristi in croce e anormali d’ogni sorta…
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