Jacques Rivière – Proust e Freud. Alcuni progressi nello studio del cuore umano [Epub – Mobi]

coverLe quattro conferenze tenute al Vieux-Colombier e la conferenza tenuta a Monaco (che qui viene data in appendice) furono pubblicate in «Les Cahiers de l’Occident», Paris, Librairie de France, 1927, con il titolo Quelques progrès dans l’étude du coeur humain (Freud et Proust). Il testo della prima conferenza era già stato pubblicato sul numero speciale di «Le Disque Vert», Paris-Bruxelles 1924, dedicato a Freud et la psychanalyse. La conferenza di Monaco, dopo essere stata pubblicata in una plaquette, fu ripresa nell’ Hommage à Jacques Rivière, numero speciale della «Nouvelle Revue Française» in data 1° aprile 1925.11 saggio Marcel Proust et l’esprit positifche abbiamo ritenuto opportuno, per affinità di temi, aggiungere in appendice, fu pubblicato per la prima volta in Hommage à Marcel Proust, numero speciale della «Nouvelle Revue Française», in data 1 ° gennaio 1923; fu poi incluso inJ. Rivière, Nouvelles études, Paris, Gallimard, 1947, pp. 202-210.

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Federico Bertoni – Realismo e letteratura. Una storia possibile [Pdf scan]

coverRoberto Rossellini diceva che il realismo è “la forma artistica della verità”. E sono proprio i mille paradossi di questa verità ricreata artisticamente a guidare la riflessione di questo libro, che affronta uno dei problemi più controversi della letteratura occidentale facendosi strada in uno spinoso insieme di domande: che cos’è il realismo? Qual è la sua natura? Quali i suoi tratti distintivi, le sue radici culturali, i suoi presupposti teorici? Su quali criteri ci basiamo per stabilire se un testo è o non è realista, o addirittura per misurare il suo “grado di realismo”? Un viaggio articolato in tre tappe guida il lettore nell’ambigua terra di mezzo che si estende fra il testo letterario e quelle vaghe entità che chiamiamo mondo, realtà, esperienza, portandolo a misurarsi con nuove, più insidiose domande: come tradurre l’esperienza in scrittura? Come rappresentare la realtà in parole? Come proporre un’immagine verbale dei mondo che possa plasmarlo in una forma radicalmente nuova, visto che i grandi scrittori, come diceva Balzac, riescono a “inventare il vero”?

Roland Barthes – Il grado zero della scrittura. Seguito da Nuovi saggi critici [Epub – Mobi]

coverIn questo libro Roland Barthes intende affermare l’esistenza di una realtà della forma indipendente dalla lingua e dallo stile, cercare di mostrare come questa terza dimensione formale leghi lo scrittore alla sua società e di far risaltare che non vi è letteratura senza morale del linguaggio. Completano il volume gli otto “Nuovi saggi critici”, raccolti da Roland Barthes in volume nel 1972.

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Edward W. Said – Joseph Conrad e la finzione autobiografica [Epub – Mobi]

cover amIn questa monografia, ormai un classico in tutto il mondo, Edward Said affronta l’opera e la vita di Joseph Conrad. L’oggetto letterario più specifico dello studio sono le opere brevi di Conrad, quelle in cui lui sosteneva di trovarsi più a suo agio, e che meglio raccontano della sua incapacità di sentirsi ordinato e fluido come un lungo romanzo, ma piuttosto frammentario e molteplice. L’uomo che ha scritto “Cuore di tenebra” ha lasciato otto volumi di lettere in cui analizza, racconta, rielabora, costruisce e distrugge il suo passato, la sua storia di uomo e scrittore, di migrante e di straniero. Edward W. Said guida il lettore attraverso l’epistolario di Conrad, la sua vita, fatta di una lingua che non gli appartiene e le sue discrasie; in un percorso strutturato Said ci aiuta ad acquisire consapevolezza, ci regala il suo strumento e illumina quello di Conrad.

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Edward W. Said – Umanesimo e critica democratica. Cinque lezioni [Epub – Mobi]

coverDopo aver assistito al crollo delle torri gemelle nel 2001 e un anno prima della morte, Edward Said rivendica la possibilità di “criticare l’umanesimo in nome dell’umanesimo”. In contrapposizione a un cosmopolitismo elitario e a una deriva nazionalistica chiusa su se stessa, Said rilancia un nuovo umanesimo che recupera la precisione filologica, l’interpretazione critica delle fonti, la sensibilità storica della tradizione umanistica europea, aprendosi al dialogo con culture distanti. Ripercorrere la storia della cultura con lo sguardo filologico significa per l’autore ricostruire gli intrecci e le condivisioni che caratterizzano i rapporti tra tradizioni diverse, sia pure nella conflittualità, come i rapporti tra mondo arabo, ebraico e cristiano. La filologia, come scienza critica della lettura, risulta quindi fondamentale per una conoscenza umanistica, in quanto antidoto contro lo stravolgimento dei testi sacri e profani quotidianamente operato dal linguaggio del potere e dei media. Inizialmente concepiti per il pubblico accademico, destinatario privilegiato di tutta la sua vita e principale referente del suo insegnamento umanistico, questi scritti presentano un viaggio affascinante fra i testi e le parole. Insieme ad alcune delle voci più autorevoli del dibattito critico-filologico del Novecento – Auerbach, Spitzer, Poirier – Said definisce i tratti di un nuovo umanesimo militante adeguato a una visione autenticamente universalistica.

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Edward W. Said – Sullo stile tardo [Epub – Mobi]

coverMi concentrerò su alcuni grandi artisti e sul modo in cui, alla fine della vita, la loro opera e il loro pensiero abbiano acquisito un nuovo linguaggio che vorrei definire stile tardo. Edward Said descriveva così il progetto al quale aveva dedicato oltre vent’anni di studio, diversi cicli di conferenze e lezioni universitarie, e che lo impegnava ancora al momento della morte. Adorno, Beethoven, Richard Strauss, Benjamin Britten, Tornasi di Lampedusa, Luchino Visconti, Glenn Gould, Jean Genet, come pure Mozart, Euripide, Kavafis, Thomas Mann. Nelle loro ultime prove – a differenza di quanto accade, per esempio, con Rembrandt, Matisse, Sofocle, Shakespeare, Verdi – non si avverte una pacifica risoluzione delle contraddizioni, una serena compiutezza, bensì “intransigenza”, “difficoltà”, “disgregazione”, a tratti una “feroce militanza contro il proprio tempo”, un anacronismo perseguito con ostinazione. È proprio questa “tardività inconciliata” ad attrarre maggiormente l’interesse di Said, che la esplora in quanto cifra stilistica più che per le implicazioni biografiche e autobiografiche, alle quali pure non era e non poteva essere insensibile, non da ultimo per la consapevolezza della propria malattia e dunque della mancanza di tempo. Lo scandaglio critico insiste sul linguaggio con cui il tema viene declinato nelle opere originali e, in alcuni casi privilegiati, nelle riletture e riscritture successive, talvolta realizzate con mezzi differenti.

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Gianfranco Contini – Dove va la cultura europea? Relazione sulle cose di Ginevra [Epub – Mobi]

cover“È ingenuità riunire un congresso sullo “spirito europeo” per poi consigliargli di espungere la politica dalla propria competenza. A meno che la cultura non pretenda di giungere al suo estremo della presa di coscienza per isolarsi e trovare nella propria giustificazione un alibi e un pretesto all’inazione. In senso peggiorativo, potrebbe ben darsi che questa fosse una definizione dell’Europa; e non è da escludere che essa sia questo scadimento (che è morale) d’una cultura a metodo scolastico. Se la reazione consiste nel frenare arbitrariamente lo sviluppo d’un processo dialettico, nel rifiutarsi alle deduzioni necessarie, sarà lecito senza peccato di demagogico vocabolario chiamare reazionaria una cultura che, giunta alla sua presa di coscienza, si rifiuti di convertirsi in azione”. Queste parole si leggono nel reportage che il giovane Contini, “inviato” a Ginevra, scrive nel 1946 per la “Fiera letteraria”. In esso sfilano e si confrontano alcuni protagonisti della cultura europea. L’occasione è la prima di quelle Rencontres internationales de Genève che da allora, con cadenza biennale, hanno discusso temi cruciali della nostra epoca. Con un saggio di Daniele Giglioli.

Tzvetan Todorov – La bellezza salverà il mondo. Wilde, Rilke, Cvetaeva [Epub – Mobi]

coverPer millenni e millenni, gli esseri umani l’hanno chiamato “Dio”. Poi ha preso anche altri nomi: “Nazione”, “Classe”, “Razza”. Oggi molti non si riconoscono più in queste forme religiose o politiche, e tuttavia continuano a inseguire l’assoluto. Una delle strade che si possono intraprendere in questa ricerca è l’arte, l’aspirazione alla bellezza. Al centro della vita di Oscar Wilde, Rai-ner Maria Rilke e Marina Cvetaeva c’è proprio questa ossessione: questi tre grandissimi scrittori non si sono accontentati di creare opere d’arte sublimi, ma hanno posto la loro intera esistenza al servizio del bello e della perfezione. Fino alle estreme conseguenze: per Wilde, questo ha portato alla decadenza fisica e psichica; Rilke ha avuto come compagna costante la depressione; la Cvetaeva è arrivata addirittura al suicidio. Tzvetan Todorov racconta i loro destini, così appassionanti e tragici. E si interroga sul senso più profondo della loro esperienza di “avventurieri dell’assoluto”. Per chiedersi in che cosa consista davvero una vita bella e scoprire il segreto dell'”arte della vita”.

Stefano Poggi – Gli istanti del ricordo. Memoria e afasia in Proust e Bergson [Epub – Mobi]

coverLetteratura e filosofia sono percorse tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900 da un rifiuto sempre più accentuato per quella osservazione della realtà oggettiva a cui, dalla metà del XIX secolo, si erano imperativamente attenuti scrittori e scienziati; la creazione artistica e la cultura in generale si aprono alle teorie psicologiche e psicopatologiche, all’indagine sui processi della vita mentale nei suoi dispositivi più insondabili e oscuri. Nella sua attenta lettura Poggi esplora le profonde sollecitazioni che le teorie di Bergson sul tempo e la memoria pura hanno esercitato su Proust, ricostruendo le conoscenze e convinzioni filosofiche del grande romanziere; le origini delle teorie percettive della «Recherche» sullo sfondo delle acquisizioni della psicologia e della scienza medica del secondo ’800; gli elementi di bergsonismo attivi in Proust soprattutto attraverso la nozione di coscienza, cervello, memoria; e infine l’emergere nella scrittura proustiana di un presagio di malattia e di morte entro cui autore, narratore ed eroe del romanzo finiscono per annullarsi, perfettamente identificati. I temi della memoria, dell’oblio, del sogno, del silenzio, del ricordo diventano così il filo conduttore che tra Proust e Bergson delinea la mappa di una sensibilità estetica e filosofica irresistibilmente calamitata verso le zone notturne di quell’io interiore su cui incombe l’anatomia freudiana.

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