Chi fu realmente Shaul Paolo? Un uomo dai due nomi (uno sacro e uno profano), un missionario alla frontiera di due mondi (quello giudaico e quello ellenistico), un intellettuale autore di un’originale sintesi tra due culture (quella ebraica e quella greca). Feroce persecutore dei primi Cristiani, si trasformò in uno dei più accesi testimoni della parola di Gesù. Ma cosa lo spinse ad abbandonare tutto e a percorrere instancabilmente strade e mari del Medio Oriente per diffondere, tra gli ebrei della diaspora e i gentili, il Vangelo? In questo libro documentatissimo e denso di testimonianze di storici antichi e studiosi contemporanei Riccardo Calimani prende in esame la figura di Paolo di Tarso, fariseo per nascita e apostolo di Cristo per vocazione, protagonista di un percorso biografico sofferto e ricco di colpi di scena. Accanto al complesso profilo di questa straordinaria personalità l’autore ricostruisce anche un sorprendente affresco della varietà di tendenze e influssi culturali intrecciatisi nel corso dei secoli in Palestina.
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Hugo Ball – Cristianesimo bizantino. Vite di tre santi
Dopo essere stato, con Dada, un araldo della disintegrazione e del sovvertimento universale, Hugo Ball trovò un fondamento inscalfibile nei grandi testi mistici bizantini, che seppe raccontare magistralmente – come nessuno prima e dopo di lui – in questo libro, forse il suo migliore, senz’altro il più segreto e sorprendente. Un libro rigoroso e visionario al tempo stesso, che illustra le “vite di tre santi” esemplari – Giovanni Climaco, Dionigi l’Areopagita, Simeone Stilita – sulla scorta di uno studio scrupoloso, offrendo pagine illuminanti sui rapporti tra gnosi e cristianesimo, e con una scrittura capace di accendersi in immagini di rara potenza. Tanto che poco dopo l’uscita di “Cristianesimo bizantino”, nel 1924, Hermann Hesse poteva scrivere: “… è nato un libro che non saprei paragonare a nessun altro tra i moderni, con l’eccezione forse delle vite dei santi ebrei scritte da Martin Buber. Promana da queste pagine uno spirito così delicato, una tale grazia e profondità intellettuale che non se ne può parlare senza un sentimento di grande amore e riconoscenza”. Per poi concludere: “Un’aria chiara e tersa spira intorno alle figure che egli descrive … e aleggia un’atmosfera di purezza, come nelle opere dell’Alto Medioevo. Sono grato di aver potuto leggere questo libro prezioso, e grato ne parlo a coloro che vorranno accostarvisi”.
Jean-Luc Nancy – La dischiusura. Decostruzione del cristianesimo I
Farla finita innanzitutto con lo schema unilaterale di un certo razionalismo secondo il quale l’Occidente moderno si sarebbe affermato contro il cristianesimo e sottraendosi al suo oscurantismo (curiosamente, lo stesso Heidegger ripeterà, a modo suo, qualcosa di questo schema): perché si tratta di comprendere come il monoteismo in generale e il cristianesimo in particolare abbiano contribuito a generare l’Occidente. Bloccare, però, anche ogni tentativo di “guarire” i “mali” del mondo attuale (la sua privazione di senso) con un ritorno al cristianesimo in particolare, o alla religione in generale: poiché si tratta di comprendere come siamo già usciti dal religioso. Domandarsi quindi nuovamente che cosa, senza negare il cristianesimo ma senza neanche tornare a esso, potrebbe condurci verso un punto, una risorsa sommersa sotto il cristianesimo, sotto il monoteismo e sotto l’Occidente, che bisognerebbe ormai mettere in luce: perché questo punto aprirebbe, insomma, a un avvenire del mondo che non sarebbe più né cristiano, né anti-cristiano, né monoteista né ateista o politeista, ma capace di andare proprio al di la di tutte queste categorie (dopo averle rese tutte possibili).
Jean-Luc Nancy
Jean-Luc Nancy – L’adorazione. Decostruzione del cristianesimo. Volume II
Adorare si rivolge a ciò che eccede ogni apostrofe. O ancora: si rivolge senza cercare di raggiungere e senza intenzione. Può accettare perfino di non rivolgersi: di non poter né mirare a, né designare, né riconoscere quel fuori a cui s’invia. Può perfino non individuarlo come fuori, perché ciò accade proprio qui, non altrove, ma qui completamente aperto. Nient’altro che una bocca aperta, o un occhio, un orecchio: nient’altro che un corpo aperto. Con tutte le loro aperture, i corpi sono nell’adorazione.“Qui completamente aperto”: ormai è il mondo, il nostro mondo. Aperto a nient’altro che a se stesso. Trascendente nella propria immanenza. Invitato, chiamato a non considerare più la sua ragion d’essere ma, piuttosto, la dischiusura di tutte le ragioni – come pure di tutte le sragioni ciniche, scettiche o assurde – per misurarsi con il fatto che lui solo, il nostro mondo, dà la misura dell’incommensurabile.
Jean-Luc Nancy
Dietrich Bonhoeffer – Vita comune
Al centro di questa testimonianza di Dietrich Bonhoeffer sulla vita comune, stesa di getto nel 1938, sta una esperienza concreta. Oltre ad esservi descritta, tale esperienza viene pure motivata e viene fondata teologicamente come autentica prassi spirituale cristiana. Il vivere in comunità non mira a estinguere l’io del singolo nella collettività, bensì a rendere ciascun soggetto una persona libera, forte e adulta nell’assunzione delle responsabilità che la fede cristiana implica, sia per sé che per gli altri.
Dietrich Bonhoeffer – Tra Dio e il mondo
Nell’estate del 1932, a pochi mesi dall’ascesa al potere di Hitler, il ventiseienne Dietrich Bonhoeffer tiene un corso universitario sull’essenza della Chiesa. Sviluppate dal punto di vista della teologia protestante, le riflessioni di Bonhoeffer si concentrano sul rapporto tra l’istituzione ecclesiastica, espressione di Dio nel mondo, e la società che la circonda. Con un’analisi lucida e schietta, il giovane teologo riconosce le difficoltà che ha la Chiesa di rappresentare adeguatamente nel mondo la realtà divina, indicando allo stesso tempo la necessità di continuare a trasmettere ai fedeli il significato dell’appartenenza a una comunità spirituale. Per non perdere il contatto con il mondo, in cui è storicamente collocata, la Chiesa deve recuperare l’autenticità e la passione delle origini, deve cioè ritornare ad essere il «luogo» di Dio in terra. La presente edizione è arricchita da due lettere inedite scritte nel 1936 dal seminario clandestino di Finkenwalde, in cui Bonhoeffer prosegue la sua riflessione sulla vera natura dell’istituto ecclesiastico.
Gianni Vattimo, Giuseppe Ruggeri,Pierangelo Sequeri – Interrogazioni sul Cristianesimo
Quali sono il significato e il destino del cristianesimo nel clima culturale e spirituale dei nostri tempi? In questo libro due pensatori aperti al dialogo si confrontano con il contraddittorio atteggiamento del nostro tempo verso la religione e, in particolare, con il ruolo del messaggio cristiano e della Chiesa nella società postmoderna. Invitati dal giornalista Giovanni Ruggeri, Gianni Vattimo e Monsignor Pierangelo Sequeri trovano un territorio e una lingua comuni per esporre le loro concezioni della fede. La Chiesa è il tramite del messaggio di Cristo oppure una realtà autoritaria e prevaricatrice che opacizza la figura di Gesù? Come agisce l’essere cristiani in rapporto all’etica, alla cultura, all’arte? Alla rivendicazione di Vattimo per una fede fondata sulla parola di Gesù – ciò che ci fa «innamorare» di Lui – senza lo schermo della gerarchia e della dottrina, risponde l’invocazione di Sequeri per «una nuova grande scolastica», che possa «ancorare la parola di Dio al sistema della libertà, della persona, della differenza, dell’alterità». Ne emerge un ampio affresco di temi e prospettive attraverso cui ripensare il significato e la possibilità della fede cristiana, senza avvilirla nella ripetizione catechistica o snaturarla in un moralismo riduttivo.
Maria Teresa Fumagalli Beonio Brocchieri – Cristiani in armi. Da sant’Agostino a papa Wojtyla
Quando una religione monoteista si investe del potere terreno o vi si accorda, la strage in nome di Dio è sicura. Rossana RossandaDall’antichità cristiana ai maestri dei secoli XII-XIII, dalle Crociate alle guerre contro gli eretici, dalla giustificazione dei massacri dei popoli del nuovo mondo alle posizioni durissime di Lutero e Calvino: per tutti la guerra è un momento in cui si realizza la giustizia di Dio, che ovviamente è sempre dalla parte di chi la promuove.Tullio Gregory
Alberto Barzanò – Il cristianesimo nell’Impero romano da Tiberio a Costantino
Il rapporto tra il Cristianesimo e l’autorità civile romana fu ricco di numerose sfaccettature – Barzanò si sofferma in particolare sulla condizione dei «laici» a Roma, su quella della donna e sul significato del servizio militare prestato dai Cristiani – e anzi fu un processo a doppio senso: si può infatti parlare sia di cristianizzazione dell’Impero sia di romanizzazione del Cristianesimo, come la storia successiva della civiltà europea ha d’altronde dimostrato, sia pure in modo problematico. Studiare la figura e l’opera di Costantino, così come degli imperatori che lo precedettero, non è dunque un fatto accademico, ma significa acquisire elementi di conoscenza essenziali per comprendere il senso di molti aspetti del nostro presente.
Paolo Prodi – Cristianesimo e potere
«Il potere ha sempre a che fare con il sacro e la grandezza dell’Occidente è consistita soprattutto nel recintare il sacro, non nell’espellerlo come un demone. Questo ha permesso la de-magificazione del mondo e la nascita della politica come tecnica. L’Occidente nella sua storia ha imparato a tenere a bada il sacro senza scacciarlo e questa è la nostra conquista della laicità, conquista che ora è in pericolo sotto il duplice attacco dei fondamentalismi e delle nuove religioni politiche» Il volume affronta un tema che costituisce il filo rosso di tutta l’indagine dello storico Prodi: una ricerca dedicata a mettere in luce come la caratteristica della civiltà europea sia la peculiare divisione di ambiti fra Chiesa e Stato. Indagine storica ma insieme riflessione sulle trasformazioni di un presente in cui questo secolare equilibrio pare destinato a spezzarsi.