Stefano Liberti – Land grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo

Land grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo (Indi Vol. 24) di [Stefano, Liberti]

Stefano Liberti, giornalista vincitore nel 2010 del prestigioso premio Indro Montanelli torna in libreria dopo A sud di Lampedusa con il primo reportage al mondo sull’allarmante e dilagante fenomeno del land grabbing.A partire dalla crisi alimentare e finanziaria del 2007, paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, la Libia, la Corea del Sud, che dispongono di grandi risorse economiche ma non di spazi sufficienti per garantire la sicurezza alimentare ai propri abitanti, hanno cominciato a negoziare l’acquisto e l’affitto di enormi quantità di terra nelle nazioni africane o sudamericane; lo stesso stanno facendo le grandi multinazionali dell’agrobusiness – interessate a creare sterminate piantagioni per la produzione di biocarburanti – nonché una serie di società finanziarie, che hanno compreso che l’investimento in terra può garantire ricavi sempre più alti e sicuri. Questa corsa all’accaparramento delle terre, detta land grabbing, nasconde però una forma insidiosa di sfruttamento e rischia di instaurare un nuovo colonialismo. Viaggiando fra le valli dell’Etiopia, le foreste dell’Amazzonia, la borsa di Chicago, le convention finanziarie a Ginevra, gli uffici della FAO, Liberti porta per la prima volta alla luce in ogni sua componente questo fenomeno complesso, e ci spiega come i legami fra politica internazionale e mercato globalizzato stiano cambiando il volto del mondo in cui viviamo.

Angelo Del Boca – Gli italiani in Africa Orientale. I. Dall’unità alla marcia su Roma

Basandosi su una vastissima documentazione, Del Boca ricostruisce i diversi tentativi colonialistici italiani in Africa Orientale, dai primi anni dopo l’Unità fino all’avvento del fascismo. I protagonisti e le vicende di una tra le più infelici “avventure” della nostra storia.

Angelo Del Boca – Gli italiani in Africa Orientale. III La caduta dell’impero [LDB]

Utilizzando tra l’altro numerose testimonanze dirette in gran parte inedite, l’autore narra in questo secondo volume le vicende del colonialismo italiano in Eritrea, Somalia ed Etiopia, dall’avvento del fascismo all’entrata di Badoglio in Addis Abeba il 5 maggio 1936.

Angelo Del Boca – Gli italiani in Africa Orientale. IV Nostalgia delle colonie

Questo quarto e ultimo volume della storia degli italiani in Africa Orientale ricostruisce le vicende delle ex colonie tra il 1943 e il 1983. Quarant’anni cruciali per Etiopia, Eritrea e Somalia, passate dalla colonizzazione a una difficile e drammatica indipendenza.

Miguel Mellino – La critica postcoloniale. Decolonizzazione, capitalismo e cosmopolitismo

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Questo volume, proponendosi come una genealogia critica degli studi postcoloniali, offre al lettore i contorni di un dibattito recepito finora nel nostro Paese in modo del tutto frammentario. Passando in rassegna le tematiche più ricorrenti e il lavoro degli autori più impegnati in questo campo (Said, Bhabha, Spivak, Hall, Gilroy, Young, Clifford, Appadurai), l’autore intende mettere in luce sia lo sviluppo storico del postcolonialismo sia il suo rapporto con le principali correnti della teoria sociale: il marxismo, il postmodernismo, il decostruzionismo, il post-strutturalismo.

Ania Loomba – Colonialismo/postcolonialismo

COVERPrimo volume pubblicato in Italia sugli studi postcoloniali, Colonialismo/postcolonialismo ha assunto l’impegnativo compito di introdurre al pubblico del nostro paese temi oggi al centro del dibattito culturale nel mondo: una guida irrinunciabile per chi voglia orientarsi in questo complesso, cruciale e attualissimo settore di ricerca, circondato da molto entusiasmo, ma anche, come ricorda l’autrice, da “confusione e scetticismo”. Descrivere in maniera esausitva o soddisfacente cosa possa oggi rientrare nel termine “postcolonialismo” è decisamente arduo, considerata anche la natura fortemente interdisciplinare degli studi postcoloniali, che spaziano dalla letteratura all’economia con grosse oscillazioni di impostazioni e prospettive: per questo l’autrice non ha inteso fornire definizioni assolute, ma piuttosto presentare le questioni principali e le ricerche più significative che potranno guidare il lettore nella complessità dell’ambito e nelle relazioni articolate che lo caratterizzano. Nel primo dei tre capitoli in cui è suddiviso il libro, l’autrice analizza i diversi significati di termini come colonialismo, imperialismo e postcolonialismo, nonché tutte le controversie che li circondano, e collega gli studi sul discorso coloniale ai dibattiti sull’ideologia, sulla soggettività e sul linguaggio, mostrando la necessità dell’approccio interdisciplinare. L’attenzione viene in particolare focalizzata sul rapporto tra colonialismo e studi letterari, ma l’autrice non trascura di presentare anche aspetti del post-strutturalismo, del marxismo e del femminismo rilevanti per l’argomento. Il secondo capitolo indaga la complessità dei soggetti e delle identità coloniali e postcoloniali: come l’incontro coloniale abbia ristrutturato le ideologie della differenza razziale, culturale, sessuale, sociale; che rapporto esiste tra capitalismo e colonialismo; il ruolo della psicoanalisi in questo contesto; la natura del concetto di ibridità; la relazione fondamentale tra i processi materiali ed economici e la soggettività. Infine, il terzo capitolo esamina i processi di decolonizzazione e le loro conseguenze, e analizza le teorie sul nazionalismo, anche in relazione con la produzione letteraria, per chiudere con una discussione sul rapporto tra postmodernismo e studi postcoloniali.