Con questo nuovo libro, scritto da Roy Medvedev nel quarantesimo anniversario del processo e della morte di Bucharin e pubblicato per la prima volta in questa edizione italiana, lo storico sovietico intende portare il proprio contributo al ritorno di interesse storiografico per la figura del grande rivoluzionario, vittima nel 1938 della repressione staliniana. Concentrando la ricerca sugli ultimi anni della sua vita (dal 1930 al 1938), Medvedev si propone nel contempo di approfondire quell’analisi e quella riflessione sul fenomeno staliniano che sono al centro dei suoi studi e di apportare nuovi elementi alla conoscenza della storia sovietica degli anni trenta. Attraverso la ricostruzione della vicenda di Bucharin avviata al tragico epilogo — la sua estromissione, insieme a Tomskij e Rykov, dal gruppo dirigente del partito, la sua attività nel campo della programmazione della ricerca scientifica, la nomina a direttore delle Izvestija, la sua partecipazione al dibattito culturale sovietico, il suo ultimo viaggio all’estero, la sua vita familiare, i suoi rapporti personali con Stalin, infine le drammatiche vicende dell’istruttoria e del processo — si delinea quindi anche lo spaccato di una società impegnata a trasformarsi secondo quel modello di sviluppo centrato sulla collettivizzazione forzata delle campagne e sulla « rivoluzione dall’alto » alla cui attuazione lo stesso Bucharin si era tenacemente opposto, convinto della necessità di creare una diversa via per la costruzione del socialismo in Unione Sovietica.
Roy Medvedev – Gli ultimi anni di Bucharin 1930-1938
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