Nessuno può sottrarsi allo charme di Myra Henshawe: né gli amici artisti, cui riserva una conversazione dove vibra «una lingua speciale» e un’incorreggibile prodigalità, né gli «amici ricconi», che subiscono rassegnati il suo sarcasmo fulmineo. Adorabile e imperiosa, Myra sembra avere proprio tutto. Anche un marito devoto, il quale non può scordare che Myra, per sposarlo, ha rinunciato a un’immensa fortuna. Ma crepe sottili, simili alle incrinature di un vaso prezioso, percorrono la superficie di questa perfezione. Solo l’occhio incantato e perspicace di una ragazzina, Nellie, riesce a scorgerle: ed è come se nella casa degli Henshawe, dove regnano spensieratezza e buone maniere e ogni cosa appare unica e irripetibile, penetrasse uno spiffero gelido, suscitando un misterioso terrore. Dieci anni più tardi, incontrando di nuovo Myra e il marito, Nellie capirà che quella coppia perfetta era un esempio di legame fondato sull’odio non meno che sulla passione, giacché «si può essere nemici e amarsi allo stesso tempo».
Willa Cather – Il mio mortale nemico
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