Un condensato delle esperienze di Capote, dei suoi incontri con i grandi personaggi della letteratura internazionale, da Cocteau a Gide, da Pound, Louis Armstrong, Marlon Brando, Marilyn Monroe a un membro della Banda Manson, passando per due gemelle siamesi che raccontano le loro esperienze sessuali. E poi i luoghi dei suoi viaggi e, qualche volta, come in filigrana, la genesi dei suoi capolavori. Una testimonianza rara e rivelatrice della vita di un autore di grande successo, scritta e narrata in un testo fluido, curatissimo, che si legge come se si ascoltasse un amico che ci racconta le sue avventure.
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Truman Capote – Musica per camaleonti
Truman Capote è uno dei maggiori scrittori americani del Novecento e al tempo stesso un insuperabile maestro del reportage. Nella sua opera il confine tra la letteratura e il giornalismo è spesso labile, indefinibile: Musica per camaleonti, pubblicato per la prima volta nel 1980, riesce a essere insieme grande letteratura e grande giornalismo. Al centro del libro è Bare intagliate a mano, un thriller con tutti i crismi che racconta un fatto vero e terribile: un delitto sadico perpetrato con l’aiuto di serpenti drogati con anfetamine.
Un altro pezzo forte di Musica per camaleonti sono gli incontri con personaggi che vanno da Marilyn Monroe a un membro della Banda Manson, passando per due gemelle siamesi che raccontano le loro esperienze sessuali. Condotte con crudele e tenera complicità, queste conversazioni sono sedimentate in interviste-ritratto di terrificante efficacia.
Cangiante e mutevole come un camaleonte, Capote entra in sintonia con i suoi interlocutori, spingendoli a disegnarsi in autoritratti involontari dallo stile vivido e raffinatamente mimetico.
Raccontando pezzi di vita quotidiana e pettegolezzi, sregolatezze e bizzarrie, passando con naturalezza dallo snervante chiacchiericcio del jet-set ai riti della provincia più dimenticata e profonda, Truman Capote riesce a mettere a nudo tutta l’innocenza e la violenza dell’anima americana.
Truman Capote – Altre voci altre stanze
È insolito, ma qualche volta succede, a quasi tutti gli scrittori, che la stesura di una particolare storia risulti facile, esterna a noi, come se stessimo scrivendo le parole di una voce da una nube: è stato le stesso Truman Capote a raccontare così la genesi del suo primo romanzo, il libro che gli avrebbe dato la fama e il successo.
Altre voci altre stanze ha per protagonista il tredicenne Joel Harrison Knox, che da New Orleans arriva in campagna, a Skully’s Landing, un tempo casa padronale ora decaduta, dove vive suo padre. In questo ambiente isolato e bizzarro, animato da presenze grottesche, popolato da personaggi eccentrici, l’adolescente Joel incontrerà i suoi demoni, e potrà misurare la sua solitudine e la sua sete d’amore.
Truman Capote – La forma delle cose
Ci sono quelli scritti negli anni Quaranta e già opera di uno scrittore straordinariamente maturo, come La forma delle cose che racconta l’incontro su un treno diretto in Virginia tra una ricca signora e un reduce di guerra; I muri sono freddi, protagonista una ragazza spregiudicata dell’alta società; Un albero di notte, l’inquietante viaggio di una studentessa che precipita nel peggiore incubo della sua infanzia. Si passa poi a quelli degli Cinquanta e Sessanta, come il malinconico L’occasione, sulla caduta in disgrazia di una donna che ha perso tutto tranne il cane; o La casa dei fiori, in cui una prostituta impara ad amare. Passando per i celebri Fra i Sentieri dell’Eden e Il giorno del ringraziamento, si arriva all’ultimo autobiografico Un Natale, ambientato nell’Alabama e nella New Orleans della sua infanzia.
Questi venti racconti memorabili catturano con stile vivido e incisivo i temi, i personaggi, i luoghi che caratterizzano l’opera e il mondo interiore di Truman Capote: la perfetta combinazione tra fantastico e grottesco, la lucida e attenta osservazione della vita quotidiana, la provincia profonda del gotico Sud e l’alta società della East Coast, e soprattutto un’ineguagliabile talento nell’arte del raccontare che rendono Truman Capote il più grande classico contemporaneo e gli assicurano un posto nell’olimpo della letteratura mondiale.
Truman Capote – L’arpa d’erba
Questo romanzo narra di un ritorno agli anni dell’infanzia, quando il giovane Truman, orfano di madre, viene affidato a due zitelle, Verena e Dolly Talbo, che vivono in un piccolo paese del Sud degli Stati Uniti. «Senti?», gli dice Dolly in una bella giornata di settembre, nel bosco, «è l’arpa d’erba, che racconta qualche storia. Conosce la storia di tutta la gente della collina, di tutta la gente che è vissuta, e quando saremo morti racconterà anche la nostra».
Truman Capote – Preghiere esaudite
In questo suo ultimo romanzo incompiuto, Truman Capote traccia uno spietato ritratto di un mondo di artisti e miliardari, di politici e parassiti, di perversi e candidi inebetiti, insomma di quella lucente corte dei miracoli che era il jet-set di cui lo scrittore era uno dei più fulgidi e contrastati protagonisti. Preghiere esaudite: un libro sulla verità come illusione. Poiché la verità non esiste, non può essere altro che illusione – ma l’illusione, questo sottoprodotto dell’artificio rivelatore, può raggiungere le sommità più vicine alla vetta inaccessibile della Verità Perfetta.
Truman Capote – Incontro d’estate
Grady McNeil è capricciosa e testarda come i suoi diciassette anni. Non ama le regole e le imposizioni. Così, quando i suoi genitori partono per l’Europa, lasciandola sola per un’estate a New York, nel lussuoso appartamento sulla Quinta Avenue, Grady si sente finalmente libera. Niente più la obbliga a tenere segreta la relazione con Clyde Manzer, giovane veterano di guerra ebreo che lavora come parcheggiatore. Mentre l’estate avanza, calda e afosa, quella che all’inizio era solo un’attrazione fragile e ambigua diventa un amore sempre più forte e profondo, una passione che imporrà a Grady una serie di scelte decisive per la sua vita di giovane donna.
Incontro d’estate è il primo capolavoro di Truman Capote. Una scrittura sobria e incisiva, un’eroina impetuosa che non può non ricordare la Holly Golightly di Colazione da Tiffany, una vicenda di asciutta ed emozionante esemplarità. Iniziò a scriverlo giovanissimo, nel 1943, e continuò a lavorarci per oltre un decennio, anche dopo il clamoroso successo di Altre voci, altre stanze. Tuttavia non volle mai pubblicarlo, e a un certo punto dichiarò perfino di averlo bruciato. Alla sua morte, studiosi e biografi lo cercarono invano: è riemerso solo nel 2004, tra le carte abbandonate dallo scrittore nella sua vecchia casa di Brooklyn.
Truman Capote – Dove comincia il mondo
I primi racconti di un giovanissimo Truman Capote sono pagine che già contengono in nuce tutta l’originalità del grande scrittore americano. Pagine in cui Capote cerca la sua voce unica e piena di sensibilità. Un’adolescente che vive i suoi primi drammi d’amore. Un ragazzino che incontra a Central Park il cane dei suoi sogni. Una donna che lotta per salvare la vita di una bambina che ha gli occhi dello stesso colore di quelli del suo amante. Amiche che discutono su quale sia modo migliore per uccidere i mariti. Una vedova ossessionata dalle camelie. Una ragazza mulatta che viene espulsa da un prestigioso collegio femminile.