Archivi categoria: Slavoj Žižek
Slavoj Žižek – Disparità
Che cos’è la disparità che dà il titolo a questo volume? Pressoché tutto: è la differenza presente già negli elementi primi della materia, nella proto-realtà della fisica quantistica; ma anche nel vuoto incolmabile tra l’essere e l’alterità radicale di dio, tra il desiderio e la sua fantasmatica realizzazione in un Altro. Riprendendo uno dei concetti meno frequentati dell’immenso corpus hegeliano, ed erigendolo a principio ontologico universale, Slavoj Žižek ne libera tutto il potenziale analitico, continuando brillantemente nella sua opera pluridecennale di reinterpretazione di Hegel e Lacan; e nel suo stile inimitabile (un impasto di cultura alta e pop, Schönberg e le canzonette, Heidegger e i noir americani), confeziona uno strumento per dare ulteriore forza alla vocazione militante del suo materialismo: la filosofia come una forma della lotta di classe, per la vera Idea – quella comunista – che è «ciò che essenzialmente divide».
Slavoj Žižek – Come leggere Lacan. Guida perversa al vivere contemporaneo
La psicoanalisi è morta? Se spesso in questo inizio di XXI secolo la domanda è stata più che altro retorica e la risposta inequivocabilmente affermativa, Slavoj Zizek in questa sua breve e incisiva introduzione al pensiero di Lacan, si lancia arditamente controcorrente: non solo la psicoanalisi è in ottima salute, ma, anzi, solo ora, in questa nostra società che spinge al godimento a tutti i costi, le intuizioni freudiane si rivelano in tutta la loro lungimiranza e lucida esattezza. Zizek parte proprio dal lacaniano “ritorno a Freud”, un ritorno sostanziale, per illustrare il pensiero dello psicoanalista francese. Così, se con Lacan la psicoanalisi è fondamentalmente un processo di lettura, Zizek in ciascun capitolo utilizza un passo dell’opera del maestro come strumento esegetico, chiave di lettura di altri testi filosofici o letterari, di fenomeni della contemporaneità, di manifestazioni della cultura pop: dalla politica estera americana all’ultimo Kubrick, da Shakespeare a Nietzsche, da 21 grammi ad Alien. Perché la psicoanalisi rimane, prima di qualsiasi applicazione clinica, uno strumento formidabile per mettere l’individuo a confronto con la dimensione più radicale dell’esistenza umana.
Slavoj Žižek – L’Islam e modernità
Con la strage alla sede di Charlie Hebdo compiuta da un commando di giovani franco-algerini in nome del famigerato Stato Islamico, l’Europa sembra aver avuto il suo 11 settembre, e con ogni probabilità nei prossimi anni avrà le sue leggi liberticide, la militarizzazione della sua società, le sue guerre democratiche. Ma episodi ripugnanti come quello di Parigi quali conflitti sotterranei si prestano a coprire? Slavoj Žižek, in questo pamphlet scritto per «contemperare le reazioni a caldo e l’atto del pensare», ci rivela una verità che è sotto i nostri occhi ma non abbiamo il coraggio di cogliere. Una realtà in cui il fondamentalismo religioso e il liberalismo sono le due facce di una stessa medaglia, in cui jihadisti invasati e dall’aspetto truce, decapitatori, stupratori, genocidi, che sembrano prelevati da un passato mitico e crudele, invece speculano in borsa, sono esperti di informatica e usano le immagini con una maestria che fa impallidire il più consumato regista di Hollywood: in una parola sono i figli ripudiati della modernità. Il filosofo di Lubiana ci costringe ancora una volta, nonostante tutto, a pensare, combinando la critica dell’ideologia alla dissertazione teologica, la prospettiva rivoluzionaria alla difesa degli ideali della Rivoluzione francese, la lettura psicoanalitica all’inchiesta giornalistica: e soprattutto mostrandoci un Islam sconfessato, davvero radicale, perfino libertario, rispetto a quello propugnato da chi pretende, con una brutalità ostentata e senza freni, di affermare una fantomatica «fede» delle origini. Un documento imprescindibile per chi voglia mantenere i nervi saldi e la mente lucida in tempi che si preannunciano difficili.
Consiglio a cura di U.s.A.
Slavoj Žižek – Problemi in paradiso. Il comunismo dopo la fine della storia
La caduta del Muro di Berlino venne descritta come la fine della Storia, la porta aperta verso un paradiso lastricato dal capitalismo. Ma che fine ha fatto questo paradiso? Lo vedete da qualche parte? La crisi globale produce da noi gli eterni precari, la tragica disoccupazione giovanile, la demolizione del welfare, la gigantesca evasione fiscale, la crescita di povertà e disuguaglianza; altrove, decine di guerre, centinaia di milioni di schiavi (letteralmente schiavi, più che in qualsiasi altro periodo dell’umanità) e miliardi di sfruttati. Slavoj Žižek, secondo molti il più influente filosofo al mondo, non ha dubbi: è arrivato il momento di svelare le menzogne del capitalismo e di lavorare per superarlo. Ma come? Esaminando le caratteristiche della globalità capitalista, le costrizioni ideologiche entro cui ci dibattiamo ogni giorno, le ben magre prospettive che la persistenza del sistema lascerebbe all’umanità; esplorando le potenzialità e le trappole delle nuove lotte d’emancipazione sparse per il mondo; sostenendo con forza che una fuoriuscita dal capitalismo si potrà avere solo attingendo all’ispirazione – storica e ideale – delle lotte comuniste, socialiste, comunitarie. È quanto fa in questo libro, immergendo nel fuoco dell’argomentazione materie così diverse come il Gangnam Style e Marx, la Thatcher e i film di Hollywood. Problemi in paradiso è dunque un’acuta (e godibile) analisi del mondo in cui viviamo e una felice prefigurazione di quello che – speriamo – verrà.
Slavoj Žižek – Meno di niente. Volume secondo
Platone, Hitchcock, l’Essere e il Nulla, Fichte, la fisica quantistica, la realtà delle finzioni, il Nirvana, Marx, Freud, la plebe, la follia, il sesso… e soprattutto Hegel e Lacan, anzi, più precisamente, la riscrittura lacaniana della dialettica di Hegel. Meno di niente, l’ultima fatica filosofica di Slavoj Žižek, è un libro sterminato, che sembra voler parlare di «tutto quanto si trova sotto il cielo». Ma è anche un’opera destinata a far ricredere quanti considerano Hegel come il filosofo del «Sapere assoluto» che fagocita ogni cosa e la filosofia post-hegeliana (che spesso è filosofia anti hegeliana) come ciò che pone rimedio a questa follia idealista. Perché la nostra situazione è identica a quella con cui doveva fare i conti Hegel e, forse, l’unico modo che abbiamo oggi di prevenire la catastrofe, di fermare l’accelerazione capitalistica, animata da un’implacabile pulsione di morte, è ripetere Hegel. Tuttavia, che cosa accadrebbe se per questa via approdassimo a una semplice, quanto sconvolgente, conclusione? «Se c’è qualcosa anziché il nulla, ciò non avviene perché la realtà ecceda il mero nulla, ma perché la realtà è meno di niente».
Consiglio a cura di U.s.A.
Slavoj Žižek – Evento
Che si tratti di un disastro naturale devastante o di un’importante decisione esistenziale, di una rivolta politica violenta o di un’illuminazione religiosa, di un avvenimento mondano o di una buona notizia, c’è sempre qualcosa di dirompente, inaspettato e addirittura miracoloso in un “evento”: concetto tra i più rilevanti della storia del pensiero e insieme tra i più ambigui, caratterizzato da ben più di cinquanta sfumature. Che cos’è l’evento? Una trasformazione nel modo in cui il mondo ci appare o un cambiamento nella realtà stessa? Entrambe le cose _ e molto di più _ ci spiega con chiarezza e ironia Slavoj Žižek, uno dei più celebri e apprezzati filosofi viventi, spaziando con lo stile irresistibile che gli è proprio tra excursus scientifici e barzellette sconvenienti, tra aneddoti storici e spiazzanti citazioni dai fi lm. Insomma: dal Big Bang agli haiku Zen, passando per il waterboarding, Hegel, Buddha e Lars von Trier, senza tralasciare neppure una rapida ma efficacissima disamina dell’“evento” pop Gangnam Style. Perché per Žižek l’evento può essere la chiave per comprendere uno spettro straordinariamente ampio di fenomeni delle nostre vite. Perfino l’amore: la nascita di «qualcosa di nuovo in grado di sovvertire gli schemi», un evento personalissimo e dirompente al di là di ogni causa e fattore spiegabile.
Slavoj Žižek – 107 storielle di Zizek
Vorreste spiegare il concetto di negazione determinata a un amico, ma temete di essere lasciati a piedi? Sospettate che “filosofia” sia qualcosa di affine al riso e allo scherzo, ma non sapreste come dimostrarlo? In merito di humour avete gusti più fini di Francesco Totti o Silvio Berlusconi? Beh, questo è il libro che fa al caso vostro. Si tratta di una raccolta di storielle, molte delle quali inedite, che ripercorre oltre un ventennio di indefessa produzione filosofica di Zizek (da “L’oggetto sublime dell’ideologia”, 1989, al maestoso “Meno di niente”, 2013-2014) e riassume meglio di qualsiasi trattato “serio” il pensiero del gigante di Lubiana, come quello dei grandi maestri che egli non smette mai di chiamare a confronto: Marx, Freud, Lacan e, soprattutto, Hegel, la cui famigerata dialettica speculativa è candidata da Zizek al ruolo di madre di tutte le barzellette. Ne risulta, insieme, un manuale del politicamente scorretto e un prontuario di critica dell’ideologia. Zizek è un distillatore vivente di paradossi, capace di cogliere il rovescio comico o grottesco di ogni teoria e situazione del mondo reale, per quanto tragiche, scabrose o astruse esse possano apparire a tutta prima: e nessun suo libro lo prova più di questo.
Consiglio di U.s.A.
Slavoj Žižek – L’oggetto sublime dell’ideologia [Epub – Mobi]
Slavoj Žižek – Organi senza corpi. Deleuze e le sue implicazioni [Epub – Mobi]
Dopo essere passato già da tempo per “rockstar del mondo accademico”, Slavoj Zizek incontra uno dei protagonisti più influenti e popolari degli ultimi decenni di filosofia: Gilles Deleuze. Un dialogo? […]. Si tratta piuttosto di un match appassionato, ma senza esclusione di colpi. Lo sloveno guarda a Deleuze come a una figura indispensabile per la contemporaneità – tanto da ricavare dalla sua opera […] indicazioni preziose relative ai campi della scienza […], dell’arte (il cinema, soprattutto), della politica […]. […]. Giocare l’autore di Differenza e ripetizione, […] contro il filosofo dell’Anti-Edipo e più in generale dei libri realizzati in collaborazione con Félix Guattari. Opporre il Deleuze dalle risonanze riconoscibilmente freudiane, lacaniane e persino hegeliane a quello della “produzione del desiderio” e dei relativi […] echi marxisti. Di conseguenza, Organi senza corpo è anche un’acuta presa di posizione nei riguardi dei “deleuzismi” sbocciati in questi anni. Ma è soprattutto la (ri)scoperta, attraverso Deleuze […], di un paradossale, nuovo e arcinoto al tempo stesso, materialismo.
Release a cura di U.s.A.
Nota: Sono stati aggiunte, a cura di Blutaski, le versioni epub corrette dei seguenti libri di Zygmunt Bauman; La Solitudine del Cittadino Globale; La Decadenza degli Intellettuali; Modernità e Ambivalenza; Il Disagio della Postmodernità.