La baita di Raphael Mendelsohn, compagno di studi di Hannah, innamorato di lei ma non ricambiato, è il teatro della relazione proibita fra la diciottenne Hannah Arendt, studentessa di filosofia all’università di Friburgo, e il professor Heidegger, sposato e di parecchi anni più anziano di lei. Siamo nel 1924 e i tremendi anni che seguiranno porteranno il professore nelle braccia del partito nazista con tutti gli onori accademici mentre lei dovrà lasciare la Germania perché ebrea. Anni dopo, nel 1975, nel suo appartamento di New York la professoressa Arendt, reduce da un infarto, riceve la visita di Michael Ben Shaked, giovane israeliano che si spaccia per uno studente di filosofia dell’università di Gerusalemme ma che in realtà è il figlio di Raphael Mendelsohn, venuto a cercarla dopo la morte del padre per scoprire una parte a lui ignota della sua vita. Mediante dialoghi tra i due e flashback del passato la pièce ripercorre le tappe della storia d’amore impossibile, irrazionale e drammatica tra i due protagonisti. La banalità dell’amore ha avuto gran successo nei teatri d’Israele e in Germania.
Savyon Liebrecht – La banalita dell’amore. Hannah Arendt e Martin Heidegger, storia di un sentimento mai sopito
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