Pietro Grifone scrisse questo libro nel 1940, per i confinati politici di Ventotene. Aveva lavorato nell’ufficio studi della confindustria nel periodo fascista, e dominava perfettamente tutti gli aspetti tecnici della materia.
Il libro descrive l’ascesa, e poi la crisi, del capitale finanziario, concepito come struttura di fondo dell’economia italiana e come elemento di coesione della classe borghese. Ma è anche, consapevolmente, una storia, breve ma ricchissima di dati, dell’economia fascista. Malgrado il tempo trascorso, osserva Vittorio Foa nella sua introduzione, l’opera non è invecchiata (la rende attuale l’intreccio che le è proprio fra impegno storiografico e azione politica) e anzi, con l’accendersi dell’interesse storiografico sul periodo tra le due guerre, mantiene una insostituibile utilità come punto di riferimento e stimolo alla riflessione.
Pietro Grifone – Il Capitale finanziario in Italia
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