Nel 1980 Paolo era un ragazzone di 24 anni, aveva un lavoro, amici, faceva sport, corteggiava le ragazze. Il 14 luglio si tuffa come ha fatto mille altre volte da uno scoglio, ma qualcosa va storto e batte con violenza la testa. Due vertebre in frantumi, quando torna a galla è tetraplegico. I primi anni sono terribili: le cure e gli interventi chirurgici, l’indifferenza delle istituzioni, la disperazione di trovarsi inchiodato in una dolorosa, immutabile routine quotidiana. Ma grazie alla sua tenacia, all’affetto e alla dedizione dei suoi genitori e di tanti amici Paolo riesce a reagire: smette di sognare un ritorno alla vita di prima, cerca di sfruttare tutte le potenzialità rimaste e decide di vivere pienamente la sua nuova condizione. Da 26 anni è Consigliere Comunale ad Alessandria, ha fondato con altre persone con disabilità l’associazione IDEA, che si occupa dei loro problemi, ha promosso la nascita di una comunità-alloggio a loro dedicata e lotta tutti i giorni perché le loro condizioni possano migliorare in tutto il Paese. La sua storia contiene dunque un duplice, vibrante appello: a prenderci cura dei più deboli e a fare della nostra vita un’avventura ricca di significato.
Paolo Berta – Un tuffo nella vita
Rispondi