Il Corso sugli avversari contiene la prima descrizione del fascismo come regime reazionario di massa, cioè come organizzazione di un consenso diffuso, capillare e partecipato. Esso ha già costituito un riferimento per alcuni studi sulla società di massa durante il fascismo e sui sindacati fascisti; la nuova edizione permette di circostanziare con maggiore precisione l’ambito del discorso di Togliatti. Pur con tutte le sue ambiguità e l’esplicita osservanza alle direttive del Komintern, il corso descrive una tappa decisiva della costruzione politica dell’antifascismo, che maturava proprio attorno al 1934-35, e che avrebbe felicemente innervato la storia d’Italia. Esso costituisce una delle più elevate riflessioni sull’affermarsi dei movimenti di massa, sulle classi dirigenti italiane e sulle possibilità della democrazia in Italia.
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Palmiro Togliatti – La politica nel pensiero e nell’azione
Nel corso della sua vita Togliatti coniugò l’attività di dirigente di partito con un’intensa riflessione sulla politica e sulla storia del Novecento, sulla cultura e la filosofia italiana e europea. Il volume raccoglie un’ampia scelta degli scritti e dei discorsi di preminente valore culturale dal 1917 al 1964: dagli esordi giornalistici negli anni della Grande guerra al celebre Memoriale di Jalta. L’antologia – la più ampia pubblicata in un unico volume – è costituita da sei sezioni tematiche ordinate cronologicamente e dedicate alla storia d’Italia, al fascismo in Italia e in Europa, alla democrazia repubblicana, al comunismo internazionale, all’eredità di Gramsci, alle polemiche culturali. A cura di Michele Ciliberto e Giuseppe Vacca
Palmiro Togliatti – Il rinnovamento democratico del Paese
Nella primavera del 1944, nel pieno della guerra di Liberazione, Palmiro Togliatti, con l’appoggio dell’Unione Sovietica, apre la strada a un compromesso tra tutti i partiti antifascisti, la monarchia e Badoglio. Conosciuta come “svolta di Salerno”, questa mossa audace e apparentemente improvvisa del leader comunista ebbe il merito di sbloccare la situazione di stallo in cui si trovava il paese, legittimando definitivamente il Pci. Oltre all’intervento tenuto di fronte ai quadri del partito napoletano l’11 aprile del ’44, pubblichiamo in questo volume il discorso tenuto al teatro Brancaccio di Roma il 9 luglio del 1944 e quello pronunciato a Torino il 13 giugno 1960, qui presentato in una nuova e più fedele trascrizione. Nel comizio romano, scandito dagli applausi e dai commenti del pubblico, Togliatti, con innegabile arte oratoria, riesce a dare a un uditorio dai forti sentimenti antimonarchici il senso dell’urgenza assoluta di unire tutte le forze antifasciste; mentre in quello torinese torna sulle ragioni della svolta, riaffermandone la validità. Presentati dallo storico Aldo Agosti, i tre documenti rappresentano i tasselli fondamentali di una strategia politica che per alcuni fu l’atto di nascita di un grande partito nazionale e per altri il segno di una “rivoluzione mancata”.
Palmiro Togliatti – La guerra di posizione in Italia. Epistolario 1944-1964
La svolta di Salerno, la questione di Trieste, la costituzionalizzazione dei Patti Lateranensi, l’attentato del 14 luglio 1948, il caso Vittorini, la rivolta di Budapest. Sono solo alcuni degli argomenti affrontati da Palmiro Togliatti nelle sue lettere, di cui questo volume – un’assoluta novità raccoglie un’ampia selezione, dal suo rientro in Italia alla morte. Grazie al profilo e ai ruoli d’eccezione dei suoi corrispondenti (da Pietro Badoglio a Benedetto Croce, da Alcide De Gasperi a Romano Bilenchi, da Pietro Nenni a Vittorio Valletta, da Stalin a Giuseppe Dossetti) e alle caratteristiche delle lettere prescelte, l’Epistolario costituisce una lettura piacevole e vivace. Ogni lettera, corredata da un apparato di note brevi ed essenziali, è accompagnata da un’introduzione che la inquadra storicamente. Nella loro sequenza, le lettere e le introduzioni dei curatori compongono il racconto straordinario di un ventennio di vita italiana, fra cronaca e storia, vent’anni di lotta per l’egemonia nell’Italia della guerra fredda. Prefazione di Giuseppe Vacca.