Se nel 1411 fossimo stati in grado di circumnavigare il globo, saremmo rimasti abbagliati dallo splendore e dalla potenza della civiltà orientale: a Pechino si costruiva la Città Proibita; nel vicino Est, gli Ottomani stringevano d’assedio Costantinopoli. Nei regni di Aragona, Castiglia, Francia, Portogallo e Inghilterra, al contrario, avremmo trovato malattie, carestie e guerre interminabili. L’idea che l’Occidente sarebbe riuscito a dominare il resto del mondo sembrava un’ipotesi folle e assolutamente irrealizzabile. Eppure è ciò che accadde nei secoli successivi. Cosa ha permesso alla civiltà occidentale di trionfare sull’apparente superiorità degli imperi d’Oriente? La risposta, sostiene Niall Ferguson, è che l’Occidente seppe mettere a frutto sei strumenti assenti nella civiltà orientale: scienza, democrazia, medicina, concorrenza, consumismo ed etica lavorativa. E, oggi, la perdita del monopolio di questi strumenti porterebbe a un declino irreversibile del dominio occidentale. Occidente è un affascinante viaggio intorno al mondo che ripercorre la storia della nostra civiltà: dal Grande Canale della Cina al Palazzo Topkapi di Istanbul, da Machu Picchu alla Namibia. Ma è anche la storia di navigazioni, missili, vaccini e blue jeans. Il racconto definitivo della storia dell’Occidente in età moderna.
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Niall Ferguson – Il grande declino. Come crollano le istituzioni e muoiono le economie
I sintomi del declino dell’Occidente sono da tempo sotto i nostri occhi: rallentamento della crescita, debiti, una popolazione sempre più vecchia, tensioni e violenze interne alla società. Secondo Ferguson la vera causa di questo declino risiede nei quattro pilastri che hanno permesso all’Occidente di dominare il mondo dal 1500 in poi: governi rappresentativi e democratici, libero mercato, le leggi, le regole della società civile. Le nostre democrazie hanno rotto il contratto di scambio reciproco tra le generazioni, i mercati sono regolati da leggi sempre più complesse che peggiorano la situazione invece di semplificarla, la società è degenerata a un livello di inciviltà estremo, in cui si attende passivamente che lo Stato intervenga a risolvere ogni tipo di problema. Questo saggio è un polemico atto d’accusa al nostro tempo: mentre il mondo arabo lotta per la democrazia e la Cina si muove verso un’economia sempre più liberale, europei e americani sembrano aver dimenticato l’eredità culturale e istituzionale che per secoli ha permesso loro di dominare il mondo. Per arrestare questo declino, avverte Ferguson, saranno necessari un grande sforzo collettivo, sotto la guida di una leadership forte e decisa, e riforme radicali.