Milovan Gilas – Conversazioni con Stalin

Questo libro che l’Universale Economica ristampa a quindici anni dalla sua prima edizione è ormai un classico. Non costituisce soltanto un documento storico, ma rappresenta anche un caso personale: il dramma di Milovan Gilas, l’uomo politico che si è posto nei confronti del suo, del nostro tempo come protagonista e come testimone, nel senso vero del termine. Milovan Gilas ha avuto il suo primo incontro con Stalin nel 1944 a Mosca dove si era recato per conto del governo jugoslavo, del quale egli era uno dei leaders, secondo soltanto a Tito. Stalin dirige tutte le forze dell’Urss contro l’invasione nazista; Gilas arriva fino a lui dopo un lungo e avventuroso giro attraverso le zone già liberate. Ed è già nel corso di quelle prime conversazioni con Stalin e con i dirigenti sovietici che si vanno delineando le successive linee di marcia della politica russa nei confronti dell’Occidente. Gilas non trascura di farci conoscere da vicino le maggiori personalità di quel momento, Molotov, Žukov, Beria, Malenkov, Kruscev, una serie di brillanti, indimenticabili ritratti. L’ultimò incontro con Stalin avviene nel 1948, sempre a Mosca, dove la delegazione jugoslava si era recata per scongiurare la rottura tra i due paesi che, tuttavia, si verificò poco più tardi nello stesso anno.