Il comunismo internazionale ha rappresentato una delle massime forze storiche del nostro secolo, che ha dominato a partire dalla rivoluzione di Ottobre del ’17. E proprio nel periodo del suo collasso, è necessario cercare di comprendere le ragioni che ne hanno determinato il sorgere, la straordinaria ascesa e la lunga fortuna in interi continenti. In questo libro l’autore analizza il pensiero e l’azione dei protagonisti del comuniSmo internazionale da Lenin fino a Gorbaciov, nel contesto della storia dei partiti, dei movimenti e dei paesi che hanno fatto da scena alle vicende della grande utopia che è caduta. Si è trattato di un cammino percorso insieme da «eroi» hegeliani e da individui oscuri, da martiri e da aguzzini, da idealisti e da cinici, da élites e da masse anonime, da persone animate da uno sconfinato disinteresse e da calcolatori senza princìpi. In molti casi le qualità «positive» e quelle «negative» si sono intrecciate negli stessi gruppi e individui. Ma il risultato storico incontrovertibile della «scalata al cielo» tentata dai comunisti, animati dalla fede nel valore demiurgico della violenza rivoluzionaria guidata dalla scienza infallibile di Marx, è un fallimento oggettivo che dominerà a lungo il nostro futuro. Della vicenda storica che ha portato a tale fallimento questo libro è una proposta di interpretazione. Nel tentativo di capire come il comunismo, dopo aver suscitato le ardite speranze in una più grande giustizia e in una più ampia democrazia, ottenendo il consenso di tanti, abbia potuto prima dar vita ad un sistema di potere monolitico e poi disintegrarsi come il gigante dai piedi di argilla nella pressocché universale esecrazione.
Massimo Salvadori – L’utopia caduta. Storia del pensiero comunista da Lenin a Gorbaciov
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