In Italia assistiamo a un fenomeno politico inquietante: un populismo di tipo nuovo, virulento e nello stesso tempo istituzionale. Tanto più preoccupante perché emerge non dal margine ma dal centro stesso del potere. Non dal basso ma dal cuore del Governo. Crisi di fiducia verso la politica e ripudio della sua lontananza e delle sue lentezze, crisi della rappresentanza e delle sue istituzioni, crisi dei partiti e del ceto politico. Matteo Renzi è riuscito a mettere a valore ognuna di queste diverse faglie di crisi del sistema politico italiano. Tutte trasformate, come in un gioco di prestigio ben architettato, da problemi in risorse. Una paradossale operazione che valorizza un modello di gestione del potere esplicitamente post-democratico, fondato su una forma estrema di decisionismo. Non si tratta di una questione di stile, o di comunicazione. Tutto ciò che si consuma sotto i nostri occhi allude a una vera e propria mutazione genetica del nostro assetto istituzionale e dell’immaginario politico che gli fa da contorno. È il risultato di prassi reiterate e con più protagonisti, frutto di un processo cominciato già col governo tecnico di Monti, l’exploit del Movimento Cinque Stelle, la rielezione di Napolitano, fino al suo compimento con il governo Renzi.
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Marco Revelli – Finale di partito [Epub]
Finale di partito è un saggio in cui Marco Ravelli riflette sulla crisi politica dei nostri giorni e sul fallimento dei partiti politici tradizionali. Secondo i sondaggi recenti, gli italiani non si fidano dei rappresentanti politici. Meno del cinque per cento della popolazione nazionale dichiara di avere fiducia nei confronti dei partiti politici e dei loro rispettivi leader. La percentuale sale al dieci per cento se viene preso in considerazione il Parlamento. Eppure, questa tendenza, pur essendo riscontrabile in modo evidente nel bel paese, è un fenomeno piuttosto generalizzato che riguarda numerosi altri paesi. Le persone non hanno più intenzione di dare il proprio consenso ai vecchi partiti, e, al contrario, comincia a percepire un senso di fastidio nei confronti di quella che ormai considerano forme di oligarchia i cui membri che godono di forme di privilegio economico e sociale, sono eccessivamente distanti dal popolo e dai suoi problemi. E’ quella che viene comunemente definita La casta, che è nel mirino della gente, stufa di privilegi ingiustificati, di sprechi e di forme di immunità. Ma al di là della denuncia è anche opportuno misurare la protata di questo fenomeno e analizzare le cause che hanno condotto al degenerare di questa situazione di crisi del partito politico tradizionale. Siamo di fronte ad un periodo di grandi cambiamenti, stiamo passando dalla società industriale a quella post-industriale. Pur in una congiuntura temporale sfasata, la crisi dei partiti si ricollega alla fine delle organizzazioni produttive massificate di stampo fordista in favore di nuove forme organizzative, più leggere e decentrate. Marco Ravelli, con Finale di partito, riflette sui cambiamenti epocali che riguardano lo scenario politico dei nostri giorni.
Release a cura di gioca66
Nota: Pubblico con colpevole ritardo queste belle opere inviatemi da Athanasius e Gioca66 un po’ di tempo fa.