Luce D’Eramo – Deviazione

Deviazione

“A volte quando si tocca il fondo di uno sviamento, si sbuca infine dall’altra parte.” Luce d’Eramo. Lucia è una giovane donna di origini borghesi, figlia di un sottosegretario della Repubblica di Salò, che è vissuta in Francia e ha alimentato, attraverso la lontananza, i miti del fascismo dentro i quali è cresciuta. Non solo, ora è convinta che fra le menzogne sul nazifascismo ci siano anche le crudeltà dei campi di lavoro. Decide di verificare in prima persona e si reca, come volontaria, nei Lager, sicura di poter smentire quelle che ritiene calunnie sulle modalità di trattamento dei “lavoratori” da parte del grande Reich di Hitler. È allora che comincia una discesa agli inferi, complessa, violenta, che legge l’orrore, lo assume in sé e sembra addirittura “scontarlo”. Luce d’Eramo ripercorre con Lucia un tracciato di formazione che è stato il suo, un tracciato che tuttora, soprattutto ora (accecati da ogni sorta di revisionismo), suona come avventura della coscienza, testimonianza e grido di allarme. Deviazione è una storia che guarda in faccia il Male e l’orrore, e che disegna, attraverso una struttura e una lingua saldamente governate, un destino non ancora concluso, tutto ancora confitto nella violenza liberatoria di ogni possibile “deviazione”. Uscito nel 1979, Deviazione ha conosciuto subito un grandissimo successo ed è stato pubblicato in tutto il mondo.

Luce D’Eramo – Tutti i racconti

Tutti i racconti

L’edizione integrale dei racconti di Luce d’Eramo, qui proposta per la prima volta, raccoglie i testi narrativi brevi che l’autrice, con fedeltà al suo rigoroso laboratorio, ha affiancato alla scrittura dei romanzi tra il 1943 e il 1999. Oltre ai Racconti quasi di guerra, apparsi solo nel 1999 per Mondadori, a molti anni dalla stesura originaria, il volume comprende due raccolte preparate da Luce d’Eramo prima della sua scomparsa e mai date alle stampe, Racconti privati e Sei racconti estremi; in appendice vengono presentati invece Altri racconti, destinati a sedi estemporanee e ora recuperati. Si delinea così un percorso di scrittura e di riflessione che muove dai tragici fatti della Seconda guerra mondiale, vissuta da un’adolescente matura e volitiva, per arrivare alle inclinazioni sociali e culturali degli anni Novanta, attraverso alcune narrazioni di fantascienza, genere a lei molto caro per l’“apertura mentale” che può offrire. Questi racconti, congeniali in misura e lucidità alla scrittura essenziale e scabra di Luce d’Eramo, rivelano una curiosità morale umanissima, inesausta e acuta, sia verso i fatti della Storia, dal grande conflitto al terrorismo, sia verso i nodi privati, più intricati, contraddittori e dolenti, delle relazioni personali.

Luce D’Eramo – Ignazio Silone

Ignazio Silone

Luce d’Eramo entra in contatto con Ignazio Silone nell’estate del 1965, dando inizio a un’amicizia che il tempo renderà profonda e che s’interromperà soltanto con la morte dello scrittore nel 1978. Questo libro raccoglie gli scritti che la d’Eramo ha dedicato a Silone nel corso degli anni, un lavoro che non è soltanto una perfetta guida alla lettura, ma anche la testimonianza unica di una simbiosi letteraria e il prodotto di un’attitudine critica fondata sull’indissolubilità di scrittura e impegno, esistenza e stile. Il corpo principale è costituito dal monumentale saggio che Luce d’Eramo pubblicò, dopo una lunga lavorazione, nel 1971: L’opera di Ignazio Silone. Saggio critico e guida bibliografica. Minuziosa ricostruzione della fortuna critica di Silone, il volume rispondeva anche alla necessità di ristabilire la statura di un autore che era già un classico fuori dai confini italiani, mentre in patria subiva ancora le conseguenze della propria non conformità politica ed estetica. Il saggio è anche una singolare avventura metodologica, dove la d’Eramo vuole «fornire al lettore tutti gli elementi affinché possa formarsi un giudizio proprio», e ricostruisce il percorso dello scrittore abruzzese attraverso l’esame di un’enorme quantità di documenti. Qui, e con crescente chiarezza negli interventi e negli articoli successivi, vengono rovesciati ambiguità e pregiudizi critici sul linguaggio di Silone, mentre la «conversione» cristiana è considerata come il naturale proseguimento della battaglia ideale iniziata nel partito comunista. Il carteggio inedito tra i due scrittori mostra infine, per frammenti e bagliori, la densità di un rapporto umano e intellettuale che si offre oggi allo studio e all’attenzione dei lettori.