A cinquant’anni dalla pubblicazione di “La dialettica del concreto” (1963), uno dei testi fondamentali per il rinnovamento del marxismo che preparò il ’68, e a dieci anni dalla morte dell’autore, avvenuta nel 2003, vengono presentati in una cornice unitaria i saggi e gli interventi di Karel Kosik dal 1964 al 2000. Si tratta di un utile contributo alla conoscenza di un grande filosofo, legato alla tradizione del pensiero europeo da Hegel a Marx fino a Husserl e a Heidegger, e interlocutore diretto negli anni ’50 e ’60 di Sartre e della cultura francese e tedesca. Si tratta anche della testimonianza dell’impegno etico e politico di Kosik durante la Primavera di Praga, portato avanti instancabilmente nei lunghi anni di isolamento e silenzio a cui fu costretto fin quasi alla morte. Le riflessioni contenute in questi saggi di pensiero critico affrontano, con l’inconfondibile stile radicato nella cultura, nella storia e nella letteratura ceca, il tema del riso, quello del comico e del tragico nel mondo in cui domina la banalità del male, la possibilità di una nuova concezione architettonica e poetica della città, il ruolo di una filosofia che offre la libertà di un nuovo rapporto con la realtà e apre lo spazio per un nuovo legame comunitario. Kosik lascia in eredità al nuovo millennio un programma “antidiluviano”, contro il diluvio della voracità, dell’avidità che minaccia l’umanità.
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Karel Kosìk – Dialettica del concreto [Epub – Mobi]
Il tema centrale della Dialettica del concreto è la ricerca e la ricostituzione di un senso filosofico del marxismo, del suo valore non soltanto ideologico-strumentale, ma veramente conoscitivo. Il punto di partenza della problematica, che fa da filo conduttore alle diverse ricerche di questo libro, è infatti il concetto cruciale di « economia ». Il senso di questo concetto viene chiarito attraverso una complessa fenomenologia, che lo coglie dapprima nel suo* aspetto meramente soggettivo, ne segue criticamente il ribaltamento obiettivistico nelle interpretazioni sociologistiche, e trova la via di una chiarificazione nel concetto marxiano della « prassi » umana. Nello stesso tempo la Dialettica del concreto è anche una sottile analisi di alcune posizioni dominanti della filosofia contemporanea, da Heidegger al fisicalismo neopositivistico e allo strutturalismo. Sparse talora in brevi accenni o nelle note, vi si possono trovare, infine, interpretazioni e critiche del massimo interesse di autori come Lukàcs, Marcuse, Sartre. Nato a Praga nel 1926, già accusato di revisionismo, Karel Kosik è oggi riconosciuto come il più vivace pensatore ceco contemporaneo.
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