Joseph Schumpeter – Sociologia dell’imperialismo

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Questo volume raccoglie due significativi saggi di J. A. Schumpeter. Nel primo, Sociologia degli imperialismi, l’A. analizza i casi più importanti di imperialismo che si sono succeduti nel corso dei secoli: dall’antico Egitto all’impero romano, agli imperatori tedeschi del tardo Medioevo, al colonialismo inglese del diciannovesimo secolo. Nel secondo saggio, Le classi sociali – in ambiente etnicamente omogeneo, l’analisi de!l’imperialismo come fenomeno politico si collega strettamente alla tematica dello sviluppo economico e alla ricerca sulle classi sociali. La tesi di Schumpeter è che non si possa definire l’imperialismo fermandosi solo alla fase più recente dello sviluppo del capitalismo industriale, come aveva fatto Lenin, e trascurando d’altra parte i processi storici e le trasformazioni sociali che rendono la realtà contemporanea ben diversamente articolata. Gran parte della borghesia e la stessa classe operaia, secondo Schumpeter, sono costituzionalmente contrarie a politiche espansionistiche aggressive che non rappresentano la miglior via per la propria crescita economico-sociale. Politici demagoghi, frange di intellettuali, caste militari sono certamente più responsabili dei capitalisti, a giudizio dell’economista austriaco, nel provocare fenomeni imperialistici e nell’alimentarli « culturalmente ». Di qui l’ obbligo di storicizzare l’imperialismo e di valutarne lo svolgimento anche autonomamente dall’analisi dei rapporti di produzione.