Gyorgy Lukács – L’uomo e la rivoluzione

I primi due testi di György Lukács qui pubblicati appartengono all’ultimo periodo di attività del filosofo ungherese. La conferenza sulle Basi ontologiche del pensiero e dell’attività dell’uomo fu redatta nei primi mesi del 1968 e doveva essere letta al congresso mondiale di filosofia che si sarebbe tenuto a Vienna nel settembre di quell’anno. Tuttavia, non avendo poi Lukács partecipato a quel congresso, il testo della conferenza fu reso pubblico nel 1969 sia in traduzione ungherese, sia nella stesura originale tedesca. Quanto al contenuto, la conferenza si fonda sulla cosiddetta «grande» Ontologia, il cui manoscritto era allora praticamente già terminato. L’intervista televisiva su Lenin fu concessa al regista Andràs Kovàcs nell’ottobre 1969. Nata da una precedente idea di «girare» un reportage sulla vita di Lukács, a cui quest’ultimo si era rifiutato per non dover apparire sugli schermi televisivi «come una star», l’intervista venne accettata da Lukács quando assunse la forma di un intervento sulla figura di Lenin e sul contenuto attuale del concetto di rivoluzione. La registrazione venne eseguita il 2 ottobre 1969 nella casa di riposo di Jàvorkurt e durò due ore e mezzo. Il terzo testo (Lenin. Unità e coerenza nel suo pensiero) è stato scritto da Lukács nel 1924, poco dopo la morte di Lenin, e fu pubblicato in italiano più di mezzo secolo dopo, con una importante postilla dello stesso autore, ed è ancor oggi molto utile ad interpretare problematicamente tanto il rivoluzionario russo, quanto il filosofo ungherese.