Negli anni del dominio letterario di D’Annunzio, due piccoli libri portavano ai lettori una nuova idea di poesia. Erano opera di Guido Gozzano, morto prematuramente a trentatré anni, e illustravano un mondo popolato da personaggi comuni e «buone cose di pessimo gusto». Ma dietro l’apparente semplicità di quel linguaggio così diretto sino a essere prosaico si percepiva la raffinatezza di uno stile aggiornato alla luce delle esperienze francesi più innovative. E, su tutto, una sottile e persino affettuosa ironia. Questa edizione, magistralmente annotata e introdotta da unodei maggiori studiosi italiani, Giorgio Bárberi Squarotti, presenta entrambe le raccolte edite da Gozzano e una scelta amplissima delle poesie rimaste inedite, a partire dall’incompiuto poemetto Le farfalle.
Guido Gozzano – Poesie
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