La morte di mio fratello Abele mette in scena, la storia e lo spirito europei in uno spazio temporale che procede dalla fine della prima guerra mondiale sino agli anni ’60, con un continuo andirivieni cronologico tra i grandi drammi dell’Europa, di cui l’io narrante, uno sceneggiatore cinematografico che attende all’opera letteraria della propria vita, è testimone nel passato della memoria e nel presente di una miriade di appunti, di testi, di documenti, che con tormentato lavorio cerca di ridurre a unità, trasformandoli nel grande romanzo che deve scrivere.
Consiglio a cura di Athanasius