Gershom Scholem – Le tre vite di Moses Dobrushka

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Dai ghetti moravi alla corte imperiale di Vienna, dalle salmodie cabbalistiche agli idilli pastorali, dal traffico d’armi ai club giacobini, dalle logge massoniche alla ghigliottina: le tappe della vita avventurosa di Moses Dobrushka si leggono come altrettanti capitoli di un romanzo d’ap­pen­di­ce, prodigo di colpi di scena, oscuri complotti, immense ricchezze e atroci miserie. Spia al soldo delle potenze reazionarie, sincero rivoluzionario, ebreo convertito (ma senza rinunciare alla fede frankista) o semplice avventuriero? Poeta e uomo d’affari, iniziato e citoyen, Dobrushka era imparentato con lo scandaloso pseudomessia Jacob Frank e, prima di salire sul patibolo, durante il Terrore, era stato in predicato di ereditare il comando dell’e­quivoca e strampalata corte di Of­fenbach, sulla quale regnava la figlia di Frank, Eva, che aveva ricevuto i favori e gli omaggi del­l’imperatore Giuseppe II e dello zar Alessandro I. Gershom Scholem, affascinato da questa figura enigmatica, esemplare della parabola dell’e­brai­smo moderno alle soglie dell’eman­ci­pa­zione, illumina le tracce confuse che ce ne restano, riuscendo a far convergere in un saggio magistrale gli strumenti dello storico e l’interroga­tivo metafisico.