La vicenda riguarda l’antagonismo nella scelta di vita esistente tra due fratelli; Robert, un sacerdote il cui comportamento appare sempre esemplare e provo di qualsiasi macchia, è chiamato “L’Abbé” (l’abate) e partecipa alla rete clandestina della resistenza francese ai nazisti. Contro il suo punto di vista moralmente ineccepibile si scontra il fratello gemello Charles, un ‘filosofo’ dedito al libertinismo. Gli anni della seconda guerra mondiale servono da sfondo per esplorare i temi della soggettività, del tradimento, dell’anticlericalismo e la lontananza dalle pubbliche virtù che caratterizzano Charles. Questi si trova presto ad aver una relazione con Eponine, la quale si sente però anche notevolmente attratta da Robert il quale, segretamente tentato, precipita in un costante clima di tensione psicologica e finanche sessuale.
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Georges Bataille – L’azzurro del cielo
“L’azzurro del cielo” fu scritto da Georges Bataille nel 1935 ma non fu pubblicato perché ritenuto dall’autore troppo limitatamente personale (uscì nel 1957 grazie al consiglio di alcuni amici dell’autore). Il romanzo porta i “segni premonitori” di una tragedia storica imminente, rappresentando i mali che sarebbero dilagati con la guerra. Predominano il colore nero del lutto dei paramenti funebri per la morte di Dolfuss e il rosso delle bandiere con la svastica di Hitler. Ma è da un tormento privato che la vicenda prende avvio, ispirandosi a incontenibili pulsioni scandite in “mostruose anomalie”. Londra, Parigi, Barcellona disegnano una topografia della perdizione, una cornice nella quale il protagonista Troppman, attraverso sbronze, notti in bianco e strani riti, si avvicina a una nuova forma di purezza, alla comunione con la morte grazie allo scoperta illuminante del sordido.
Georges Bataille – Su Nietzsche
L’aspirazione estrema, incondizionata, dell’uomo è stata espressa per la prima volta da Nietzsche a prescindere da un fine morale e dal servizio di un Dio. Nietzsche non può definirla con precisione ma essa lo anima, egli la assume sotto tutti gli aspetti. Ardere senza rispondere a qualche imperativo morale, espresso drammaticamente, è certo un paradosso. È impossibile predicare o agire partendo da queste premesse. Ne deriva un risultato sconcertante. Se di uno stato d’ardore noi non facciamo più la condizione di un altro, successivo e dato come bene attingibile, lo stato proposto sembra una pura folgorazione, uno struggimento vuoto. […] Nietzsche non ebbe chiara coscienza di questa difficoltà. Dovette constatare il suo fallimento: seppe alla fine che aveva parlato al deserto. Eliminando l’obbligo, il bene, denunciando il vuoto e la falsità della morale, distruggeva il valore d’efficacia del linguaggio. La fama tardò e poi, quando venne, egli non potè più far nulla. Nessuno rispondeva alla sua attesa. Oggi credo di dover dire: quelli che lo leggono e lo ammirano, lo scherniscono, ed egli lo seppe, lo disse. Escluso me? (semplifico). Ma tentare di seguirlo come lui chiedeva significa abbandonarsi alla stessa prova, allo stesso suo smarrimento.” (Dallo scritto di Maurice Blanchot)
Georges Bataille – La struttura psicologica del fascismo [Pdf – Epub – Mobi]
Georges Bataille è stato uno dei pochi intellettuali francesi a tentare una riflessione originale sulla singolarità del fenomeno nazista e fascista proprio al momento del suo affermarsi sulla scena europea. Questo confronto diretto e rischioso con il fascismo, concepito al contempo come una nuova minaccia e come la manifestazione di terribili forze che la modernità laica e democratica aveva rimosso, s’iscrive nel quadro più ampio dell’elaborazione di una politica, di un’etica e persino di una gnoseologia e di un’ontologia peculiari.
Release a cura di U.s.A.