Georges Minois – Il libro maledetto. La storia straordinaria del Trattato dei tre impostori

Primo luglio 1239: Gregorio IX accusa l’imperatore Federico II di avere dichiarato che il mondo intero è stato ingannato da tre impostori, Gesù, Mosè e Maometto. Poco dopo l’insinuazione del papa, si diffonde una voce ancora più inquietante: Federico II e il suo braccio destro, Pier delle Vigne, avrebbero scritto un trattato in latino, il De tribus impostoribus, sostenendo questa tesi empia. Eppure nessuno ha visto il libro maledetto. E per secoli nessuno lo vedrà, anche se di volta in volta il manoscritto fantasma sarà attribuito a personaggi eterodossi da screditare: da Machiavelli a Ramo, da Bruno a Hobbes, dall’Aretino a Spinoza. Finché nel 1719, in Olanda, accade l’imprevedibile: il Trattato dei tre impostori viene stampato in francese. Ma un interrogativo grava sulla pubblicazione: è davvero l’opera di cui si parla dal Medioevo, o è una semplice truffa commerciale, un’impostura sull’impostura? In un saggio appassionante come un giallo storico Georges Minois, brillante studioso della cultura, scioglie questo e molti altri enigmi, ripercorrendo le tappe principali della vicenda complessa che da una calunnia ha portato alla nascita della “Bibbia dell’ateo”. Un documento contraddittorio quanto misterioso che, per un curioso gioco della Storia, fi – nisce con l’avere almeno un aspetto in comune con il Dio contro cui si scaglia: sulla sua natura, e sul mistero della sua esistenza, non si smette di interrogarsi.

George Minois – Storia del mal di vivere. Dalla malinconia alla depressione

cover - 0001Il «mal di vivere» risale al XVIII secolo, ma il malessere che designa esiste da quando l’uomo cerca di dare un senso alla sua esistenza. Già nell’Antichità i medici descrivevano pazienti colpiti da sindromi depressive e proponevano rimedi a base di piante per guarirli. I filosofi si interrogavano sull’ambivalenza di queste «affezioni dell’anima», caratterizzate da stanchezza, accidia, malinconia, noia, inquietudine, spleen, nichilismo, nausea, angoscia, depressione. Il mal di vivere ha preso forme diverse nel corso dei secoli, tutte sempre legate al malessere della condizione umana. Da Lucrezio a Schopenhauer, numerose menti illuminate hanno analizzato la malinconia e molti vi hanno visto il temperamento per eccellenza dei «grandi uomini». Da Eschilo a Cioran passando per Shakespeare, il mal di vivere ha ispirato i più grandi autori della cultura occidentale. Dall’impossibile rivolta di Prometeo contro il destino, all’angoscia dell’uomo contemporaneo che affronta le trappole della libertà, questo libro svela come il mal di vivere sia il pegno da pagare per i progressi della civiltà.