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Ernst Junger – La capanna nella vigna. Gli anni dell’occupazione. 1945-1948
Lasciare «tracce di luce sul gioco delle onde dei giorni vissuti», più come un «piacere che come un dovere». Sono le parole con cui, all’inizio di un nuovo anno, Ernst Jünger rinnova il proposito di tenere il diario, distillando in un’immagine il senso di questo libro.
Bassa Sassonia, 11 aprile 1945 – 2 dicembre 1948: è il tempo della desolazione, in cui si piangono i propri cari o ci si consuma nell’incertezza della loro sorte. In balia degli umori degli occupanti, con la fame, il peso degli orrori che filtrano dai racconti dei prigionieri liberati dai campi di concentramento e dei nuovi profughi dell’Est che affollano le strade, si soffre l’umiliazione dell’isolamento e dell’unanime condanna internazionale, e si sperimenta una dolorosa fragilità.
La resa incondizionata, la catena di esecuzioni e suicidi dei potenti della stagione appena conclusa (prima Mussolini, poi Hitler, Goebbels, Himmler), la capitolazione giapponese e le bombe su Hiroshima e Nagasaki; come pure il ripristino della corrente elettrica, la prima lettera ricevuta, la fioritura del giardino, il miracolo di un fossile che ci ricorda la vitalità e l’unità dell’universo al di là del tempo e dello spazio: ogni cosa viene puntualmente annotata. La resurrezione cui pian piano si assiste passa per le piccole cose, per una quotidianità di lavoro, letture, abitudini e affetti ritrovati o onorati nel ricordo (come il figlio Ernstel, caduto sul fronte italiano nel 1944); ma anche per un primo tentativo di valutazione di quanto è accaduto. In un documento straordinario, riaffiorano allora volti, fatti, incontri, presagi, lo straniamento e il tragico scetticismo con cui si è assistito all’ascesa del nazismo, senza tacerne l’oscura fascinazione iniziale.
Ernst Jünger – Sulle scogliere di marmo (Edizione Guanda)
Sotto il cielo terso della Marina vive un popolo che ha fatto tesoro della storia ed è arrivato a un felice equilibrio di organizzazione politica e sociale. Ma ai confini di questa contrada serena si addensano nuvole cupe e sinistre. Annunciato da incerti messaggeri, il pericolo si insinua gradualmente, si fa reale e violento: i popoli barbari dei boschi circostanti riversano la loro volontà di potenza sull’armoniosa comunità, fomentano il disordine, minacciano il lavoro dell’uomo.
Ernst Jünger – Sulle scogliere di marmo [Epub – Mobi]
Un popolo vive in un felice equlibrio di organizzazione sociale e politica. Ai confini di questa serena contrada si addensano però le pericolose minacce dei barbari popoli dei boschi. In questo romanzo le autorità tedesche videro un attacco all’ideologia nazista: al di là delle contingenze storiche, il libro si fa portatore di un valore più generale, rappresentando tutta la storia dell’Occidente minacciata dal male e dalla guerra.
Ernst Jünger – Il libro dell’orologio a polvere [Epub]
Forse Ernst Jünger ha stretto un patto segreto con il tempo. E forse questo patto è stato tanto efficace – in una vita che ha raggiunto la soglia dei cento anni, dopo aver attraversato tutte le bufere del secolo e aver assistito per due volte al passaggio della cometa di Halley – perché Jünger, anziché fuggire il tempo, lo ha sempre indagato con amorosa pazienza. Per catturare l’essere imprendibile per eccellenza egli ha avuto anche l’accortezza, con questo libro, di scegliere non già la via della pura speculazione ma quella della divagazione, alla maniera dei grandi eruditi seicenteschi. Così al centro ha posto un oggetto, l’orologio a polvere, che si offre a noi come un «geroglifico del tempo». E intorno a esso, con giri sempre più larghi, ha spinto la sua analisi a investire i diversi modi di vivere il tempo che hanno scandito il corso della civiltà. Dalla polvere che scorre insensibilmente all’interno di quell’oggetto pieno d’incanti che è la clessidra alla ruota dentata dell’orologio meccanico, dal tempo che viene lasciato essere al tempo che viene prodotto: attraverso la storia di questi oggetti, attraverso il succedersi di queste concezioni, una lunga vicenda ci conduce fino a oggi – e ci fa capire alcuni presupposti taciuti della nostra esistenza. Jünger ci guida in questi meandri con sapienza e delicatezza, senza precipitarsi alle conclusioni, ma anzi soffermandosi come un antico artigiano su una miriade di oggetti e di immagini – che costellano le pagine di un libro sicuramente fra i più felici e accattivanti della sua opera imponente.
Ernst Jünger – Al muro del tempo [Epub – Mobi]
Sin dalla più remota antichità i passaggi d’epoca sono stati considerati chiusure e aperture di cicli, in obbedienza a una concezione del tempo quale sostanza non uniforme e neppure lineare, come invece l’età moderna si è abituata a pensarlo. Ma anche per i moderni il tempo rimane un’entità oscura, scandita da soglie che suscitano attese esaltanti e crudeli incubi: anzitutto i millenni. Ed è proprio uno di tali momenti che stiamo ora vivendo, in coincidenza con quella che, secondo l’antica concezione astrologica fondata sulla precessione degli equinozi, è la transizione dall’Età dei Pesci all’Età dell’Acquario, i cui caratteri possiamo solo presagire.
Ernst Jünger – L’operaio. Dominio e forma [Epub – Mobi]
Ernst Jünger – Heliopolis [Epub – Mobi]
Heliopolis è una città lontana, proiettata in un futuro che la tecnica domina in modo onnipervasivo. Teatro delle passioni umane in cui confluiscono frammenti del nostro tempo, la città è scossa da uno scontro di potere ai vertici del regime. Tradizioni venerabili e antiche comunità sono spazzate via dalle infallibili armi dell’esercito, ma l’apparato tecnologico, che miete le sue vittime in nome del progresso, sa anche preservare la memoria del passato, grazie a potenti apparecchiature che archiviano l’intero scibile umano. Il comandante Lucius, protagonista del romanzo, si dibatte nelle contraddizioni di un’utopia malata, oscillando tra il culto della disciplina e l’attrazione per Budur, donna sfuggente e altera, immagine dell’amore salvifico. Romanzo visionario, sinistra prefigurazione e insieme una delle prove narrative più alte dello scrittore tedesco, Heliopolis fu pubblicato da Jünger nel 1949.
Ernst Jünger – La pace [Epub – Mobi]
Nel 1941 Junger, ufficiale tedesco a Parigi, scrittore già famoso e gradito al regime, venne a conoscenza delle ingiustificabili atrocità che il suo paese stava commettendo in tutta Europa. La sua reazione prese forma in questo libretto, concepito come un appello alla riconciliazione e alla pace, con un’implicita sconfessione del nazismo. Il testo fu diffuso clandestinamente e divenne un vero e proprio breviario per quei militari che decisero poi di abbandonare l’avventura hitleriana e diedero vita al fallito attentato al Fuhrer.
Ernst Junger – Lo stato mondiale Organismo e organizzazione [Epub – Mobi]
Nel 1960, in un clima ancora teso di guerra fredda, Ernst Junger concepisce l’idea di uno “Stato mondiale” come il punto verso cui sembra tendere il movimento sempre più rapido di trasformazione dell’ordine planetario. Con lucida antivegenza, Junger riconosce il dilagare della globalizzazione tecnico-economica e individua una nuova categoria politica sulla base della quale ripensare l’ordin internazionale superando la tradizionale idea di nazione. La tecnica e l’economia, fenomeni di portata universale, producono effetti di crescente uniformazione, spingono verso una globalizzazione che sarà appunto sancita, politicamente, dallo Stato mondiale. La politica, come l’Eros, scrive Junger, affonda le sue radici in strati più profondi di quello della ragione. Il nuovo stile politico sembra imporsi come un fenomeno cosmico, che sfugge al controllo e alla pianificazione dei soggetti: lo Stato mondiale sembra imposto di necessità da forze che travalicano lo spazio dell’umana libertà. “Alla fine lo Stato dispone tutto sullo stesso livello e attira verso di sé anche quelle esigenze che la natura desta negli uomini e nei popoli: le cure che ruotano e che sono ruotate da sempre, con l’avvicendarsi degli astri, attorno alla semina e alla raccolta, l’estate e l’inverno, le emergenze imposte dall’acqua, dal fuoco, dalla fame.” L’uomo è coinvolto in questo processo non in quanto soggetto nelle proprie azioni, ma in quanto “figlio della terra.