Edward H. Carr – La rivoluzione bolscevica 1917-1923. Storia della Russia sovietica I

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La rivoluzione bolscevica 191J-1023 di Edward H. Carr costituisce senza dub­bio il piu importante contributo della storiografia occidentale a un’esauriente ricostruzione degli avvenimenti destinati a scuotere profondamente il mondo del nostro tempo. Elaborando una ricchissi­ma documentazione originale di difficile accesso e in gran parte praticamente sco­nosciuta, lo storico inglese ricostruisce con rigore scientifico ed ampio respiro narrativo il complesso quadro di eventi che furono all’origine della Rivoluzione d’Ottobre. Dopo il successo iniziale, l’in­tervento straniero e la guerra civile, quel­le drammatiche vicende si conclusero con la costruzione di una compagine statale socialista in uno dei paesi europei piu ar­retrati nelle sue strutture economico-sociali.
Sorretta da una precisa linea interpreta­tiva, quest’opera, che resterà a lungo lo strumento essenziale per la comprensio­ne di questo punto cruciale della storia contemporanea, ci restituisce nella sua affascinante vastità la serie di avveni­menti politici che dal primo affermarsi del partito bolscevico, attraverso lotte e crisi durissime, vide l’élite rivoluziona­ria russa gettare le basi di una nuova società. Successivamente sono illustrate le vicende che, dal caos iniziale e dal periodo del « comunismo dì guerra », giungono fino alla « nuova politica eco­nomica » e ai primi tentativi di piani­ficazione. Nella terza parte, la politica estera costituisce il tema fondamenta­le: i capi comunisti si trovarono infatti dinnanzi a problemi che nel linguaggio polemico dei nostri giorni potremmo sintetizzare nel dilemma: coesistenza o  rivoluzione.
La narrazione del Carr è dominata dalla figura creatrice di Lenin, che all’indomani della rivoluzione vittoriosa seppe imporsi « in tutta la sua statura di am­ministratore, di statista, di politico », af­fermandosi come « il costruttore della posizione e dell’autorità internazionale del suo paese ».

Edward H. Carr – La morte di Lenin. L’interregno 1923-1924. Storia della Russia sovietica II

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Nella Morte di Lenin Edward H. Carr prosegue il suo vasto e originale lavoro di ricostruzione storiografica della rivo­luzione bolscevica. Dopo la conquista del potere, dopo il « comunismo di guer­ra », dopo i tesi rapporti internazionali e l’inizio della NEP un nuovo e problema­tico periodo si apre per l’Unione Sovie­tica: Lenin scompare, fino all’ultimo im­pegnato nell’attività politica e preoccu­pato per le sorti del partito e della rivo­luzione, e una nuova personalità grada­tamente s’afferma, quella di Stalin, e si misura in una nuova lotta ferma, meto­dica, spietata col suo grande avversario, Trockij. Carr espone qui le iniziali e de­cisive avvisaglie di questo capitale con­flitto destinato a svolgersi sempre piu drammaticamente negli anni successivi, e la scena è quella dell’« interregno », quando i contemporanei ancora non sa­pevano chi sarebbe stato il nuovo leader della società nata dall’Ottobre. Lo sfon­do, che Carr disegna con precisione di tratto e dovizia di materiale, è quello di una rivoluzione europea che non esplode e di una situazione sovietica che si com­plica. Siamo alle soglie del « socialismo in un solo paese ».

Edward H. Carr – Il socialismo in un solo paese. La politica interna 1924-1926

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Autentico monumento della storiografia contemporanea, la grande ricerca che Ed­ward H. Carr va dedicando alla Russia sovietica, si arricchisce di un nuovo, es­senziale capitolo, entra nel cuore della vicenda, quegli anni 1924-26 -che «rap­presentarono una cruciale svolta critica e impressero al regime rivoluzionario, nel buono e nel cattivo, la sua direzione decisiva».
La scena è quella dell’«interregno» aper­to dalla scomparsa di Lenin. Su di essa si battono per la leadership del paese Zi nov’ev, Kàmenev, Bucharin, Trockij e Stalin, colti dal Carr in una serie di inci­sivi ritratti. Accanto ai protagonisti, i problemi che sono al centro della vita po­litica ed economica: l’industria, l’agricol­tura, la scuola, le trasformazioni della classe operaia, il dibattito sulla letteratu­ra, i rapporti con la Terza Internaziona­le, l’ampliarsi della burocrazia che giun­ge a controllare completamente il parti­to e la macchina governativa.
Carr conferma in queste pagine le sue doti migliori: la capacità di cogliere il dato importante in una sterminata mas­sa di documenti, la profondità dell’ana­lisi, e il suo serrarsi in una sintesi magi­strale. Il quarto volume di questa Storia affronterà la politica estera, negli stessi anni 1924-26.

Edward H. Carr – Il socialismo in un solo paese. La politica estera 1924-1926

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Il presente volume completa e concludelIo studio dedicato al Socialismo in un solo paese, terza sezione della Storia del­la Russia sovietica di E. H. Carr. Vengo­no qui esaminati, sulla base di un vastis­simo materiale documentario in parte inedito, i problemi di politica estera del nuovo Stato sovietico, caratterizzata ne­gli anni della Nep dalla détente col mon­do capitalistico. La prima parte del libro tratta delle relazioni con i grandi Stati dell’Occidente (Francia, Gran Bretagna, Germania), la seconda parte esamina la politica orientale delPUrss, e il proble­ma-chiave dei rapporti con la Cina e la rivoluzione cinese.
Strettamente legata al quadro della po­litica estera, è la ricostruzione compiuta dal Carr dell’attività del Komintern e dei partiti che ad esso facevano capo. Le re­lazioni con i partiti comunisti stranieri rappresentano una parte essenziale nella strategia difensiva dell’Urss in questi an­ni. Movendo da tale considerazione il Carr studia perciò particolareggiatamen­te le vicende interne dei singoli partiti e giunge a darci il quadro fino ad oggi piu completo della storia della Terza Inter­nazionale.

Edward H. Carr – 1917. Illusioni e realtà della rivoluzione russa

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Edward H. Carr ha raccolto in questo volume una decina di saggi, recensioni e articoli sulla rivoluzione russa e la società sovietica scritti e pubblicati in varie occasioni nel corso degli ultimi anni. I lettori di Carr ritroveranno in queste pagine la stessa ricchezza analitica e lo stesso vigore sintetico che caratterizzano la sua monumentale Storia della Russia sovietica. I saggi più rilevanti del volume – Il posto nella storia della rivoluzione russa (scritto in occasione del cinquantenario della rivoluzione d’Ottobre), L’utopia bolscevica (dedicato all’Abc del comuniSmo di Bucharin e Preobraženskij ), La rivoluzione dall’alto e la via alla collettivizzazione (sulla brusca svolta compiuta da Stalin nel 1929 riguardo alla politica agraria), Riflessioni sull’industrializzazione sovietica ( sul modello di sviluppo economico adottato nell’Urss dopo la presa del potere) – sono altrettanti esempi della straordinaria capacità di Carr di enucleare e mettere a fuoco in poche pagine temi, problemi e svolte cruciali della storia contemporanea. Le qualità di «ritrattista» di Carr risaltano nell’articolo su Rosa Luxemburg e nella recensione a Deutscher, che costituisce in realtà un notevole saggio su Trockij.