I libri possono essere la causa di efferati delitti: si può uccidere per la prima edizione aldina del libro piú bello del Rinascimento o anche per odio verso i libri, per invidia e gelosia. I libri possono essere pericolosi e maledetti: è il caso del famigerato e terribile Necronomicon, o di uno strano manoscritto che sembra avere il potere di far sparire le persone. I libri possono essere poi la causa di una delle malattie piú terribili e insieme piacevoli: la bibliofilia. I libri possono sostituire la vita vera e occupare lo spazio di tutta un’esistenza. Ma i libri sono soprattutto piacere. Chi li ama sa quali soddisfazioni sanno regalarci. Da Flaubert a d’Annunzio, da Nerval a Hesse, da Pirandello a Cortázar, da Lovecraft ad Asimov, un’originale antologia in cui i libri diventano oggetti di voluttà e di mistero, oggetti pericolosi e maledetti, oggetti che dànno la vita, ma anche la morte.
Archivi categoria: Autori Vari
Autori vari – Musil contro Proust [Epub – Mobi]
Musil contro Proust. Non è certo una sfida reale né un duello d’ombre simboliche, piuttosto l’analisi di due proiezioni (cioè di due « effetti » di scrittura, di due immagini della letteratura) sui terreni più aperti del Novecento europeo. Spesso implicitamente, talvolta invece per raffronti ravvicinati o attraverso la mediazione d’altre voci, il gioco incruento di questo confronto prelude a un bilancio, tutto da saldare, dei destini molteplici e delle operazioni conoscitive meno ovvie assegnate ai romanzo, in questa incipiente fin de siècle. Chi ha gridato allo scandalo (al suo solo annuncio) per l’apparente irriverenza di questo match, ha già denunciato così di risiedere nelle dignitose province del buon senso, delle gerarchie consolidate, delle certezze infrangibili, della letteratura pura, da mausoleo. Chi invece se n’è compiaciuto come di una sortita iconoclasta, di vieto sentore ludico, stenta a comprendere che l’ironia è una particolare specie d’amore, non sbaraglia il campo ma cerca solo tracciati diversi, luci attenuate, per dissimulare le stesse passioni che animano gli adoratori d’immagini: solo meno spudorate, meno intransigenti, più circondate da ombre perplesse. L’incontro, in quanto tale, s’è ovviamente risolto con la formula sportiva del «no contest »: ma l’itinerario di questo verdetto racchiude una lezione non neutrale sulle « spettacolari trasformazioni » subite dal romanzo in questo secolo e paragonabili, come sosteneva Albérès, « a quelle delia vita organica nel Terziario e nel Quaternario »
Grazie a Mitzicat per la scansione di partenza.