Nel contesto della storia moderna dell’etica, in quella vasta terra di nessuno che si estende tra i monumenti della Scolastica e la rivoluzione di Kant, questo libro riconosce e descrive per la prima volta il processo di formazione di una morale “laica” di non professionisti (né filosofi né teologi), nel suo modello fondativo italiano, tra Petrarca e Guicciardini. Un modello capace di proiettare poi la sua funzione normativa sull’intera Europa di Antico regime, grazie all’impatto straordinario e alla ricezione globalizzata di tre libri: il “Cortegiano” di Baldassarre Castiglione, il “Galateo” di Giovanni Della Casa, la “Civil conversazione” di Stefano Guazzo. Radici profonde su cui si innesta anche la grande esperienza dei moralisti d’Oltralpe. Attraverso questo processo culturale si definisce lo statuto stesso di “civilis” e “civilitas” nel binomio strutturale dei costumi e delle lettere, si elabora una forma del vivere del gentiluomo moderno, si prospetta un’etica della virtù e dell’onore geneticamente e funzionalmente riservata e distintiva.
Archivi categoria: Amedeo Quondam
Amedeo Quondam – Rinascimento e classicismi. Forme e metamorfosi della modernità
Sul Rinascimento (parola oggi tuttofare) e sul Classicismo esiste una lunga tradizione di studi, che fa riferimento alle capitali e ai grandi protagonisti della storia culturale europea. Diversa e originale è invece la strada battuta da questo libro, che muove da luoghi e figure più marginali, dai castelli del Tirolo e dai suoi guerrieri che si fecero gentiluomini per giungere alla Galleria Borghese e al suo Cardinale. È messa a fuoco la straordinaria gamma delle forme e delle metamorfosi della cultura d’Antico regime che porta la costruzione umanistica ad irradiarsi dall’Italia in tutto il Vecchio Continente: il sistema della Corte, la “forma del vivere” del gentiluomo, il mercato dell’arte, i codici delle buone maniere, le rappresentazioni della “maiestas” nel cerimoniale come nelle relazioni interpersonali.